Siccità / La crisi idrica in Italia, tra dati e campagne di sensibilizzazione

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L’attuale crisi idrica in Italia sta facendo crescere le campagne di sensibilizzazione ed informazione sulle risorse d’acqua e numerosi sono anche i progetti nati per risolvere il problema della siccità grazie a tecnologie innovative e rivoluzionarie. Queste campagne di sensibilizzazione hanno lo scopo di informare su questa risorsa limitata, per far sì che la gente impari ad usarla consapevolmente. Spesso contribuiscono alla nascita di progetti che aiutano a combattere la crisi idrica.

Crisi idrica / #Risparmialacqua, in Sicilia la campagna di sensibilizzazione per evitare siccità

Dal 13 ottobre nelle principali piazze siciliane è cominciata la campagna #Risparmialacqua. Mira a sensibilizzazione ed informazione sull’uso consapevole delle risorse idriche. La prima tappa è stata Palermo, dal 13 al 15 ottobre a Piazza Verdi. A seguire Catania, che giorno 21 e 22 a Piazza Università ha visto un gran numero di giovani studenti. Successivamente, dal 27 al 29 ottobre, sarà la volta di Messina e poi da novembre nelle altre città capoluogo. Il progetto #Risparmialacqua è stato lanciato dal dipartimento dell’Acqua e dei rifiuti della Regione Siciliana e co-finanziato dall’Unione Europea. Ha come principale obiettivo il diffondere informazioni su un consumo responsabile dell’acqua, sostenendo progetti di consultazione, partecipazione e dialogo col pubblico. Grazie a queste occasioni, si cerca di favorire un processo di mutamento dello stile di vita, dei modelli di comportamento ritenuti causa primaria dei danni recati all’ambiente.

Nelle principali piazze delle città metropolitane verranno allestite delle isole espositive dove sarà possibile fruire di tecnologie avanzate come schermi touch, gazebo con tecnologia VR e sale immersive. Queste tecnologie permetteranno di ottenere ulteriori informazioni sul risparmio idrico e svolgendo giochi a tema. Il visitatore seguirà un percorso altamente formativo, cercando di stimolare la presa di coscienza sulla necessità di modificare i propri comportamenti quotidiani incrementando la percezione del concetto di risorsa primaria, limitata e “non scontata” caratteristico dell’acqua.

Siccità / Il progetto di Webuild per rendere potabile l’acqua salata

Si chiama “Acqua per la vita” il progetto di Webuild nato per desalinizzare l’acqua del mare e renderla potabile. Si tratta di una soluzione che cerca di risolvere in breve tempo il problema della crisi idrica che sta colpendo l’Italia. Secondo Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, si tratta di un progetto che richiede una spesa piuttosto ridotta. Serviranno solo 2-3 miliardi di euro per creare degli impianti di desalinizzazione nelle zone dove c’è carenza d’acqua. Collaborando con Fisia Italimpianti Spa, il gruppo Webuild da anni porta l’acqua dove non c’è. Già dal 2016 ha realizzato un impianto in Nevada per la città di Las Vegas. Successivamente ha costruito impianti a Dubai e Abu Dhabi. Riguardo la situazione in Italia, Salini fa notare come in Italia venga prodotta solamente il 4% di acqua dissalata, contro il 56% ad esempio della Spagna.

“Cosa rende impossibile ad un Paese come il nostro che è circondato per tre quarti dal mare non approfittarne?” si chiede Salini. All’emergenza idrica per la siccità si aggiunge la mancanza d’acqua dovuta alla scarsa manutenzione della rete idrica, che causa problemi ad oltre il 32% degli italiani. Ogni anno, infatti, si perdono grandi quantità di metri cubi di acqua. Per risolvere anche questo problema, Salini propone un intervento anche a lungo termine per un piano di manutenzione di tutta la rete idrica italiana.

crisi idrica siccità italiaCrisi idrica / L’attuale situazione in Italia

L’Anbi, Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e della Acque Irrigue, si mostra particolarmente preoccupat per l dati pluviometrici riguardanti il Nord Italia. L’attesa di precipitazioni intense e regolari necessarie per riequilibrare il grave deficit idrico del 2022 è forte e le speranze iniziano a scemare. Questa situazione aumenta il rischio idrogeologico su corsi d’acqua che oggi sono praticamente irriconoscibili. È particolarmente preoccupante la situazione della Lombardia, dove permane in sofferenza il fiume Adda. Sono quasi dimezzate anche le riserve idriche della regione, con i bacini montani che contengono solo il 30% dell’acqua che normalmente hanno in questo periodo. Inoltre, tutti i grandi laghi del Nord sono ai livelli minimi, nonostante l’anno scorso segnavano percentuali di riempimento pari ad almeno il 60%.

Il fiume Po è quasi ovunque nuovamente sotto il minimo storico. Le alte temperature, che continuano a verificarsi anche in questi giorni teoricamente autunnali, alimentano la necessità di apporti irrigui per le campagne della Basilicata e della Puglia. Infine, in Sardegna gli invasi trattengono complessivamente una quantità d’acqua inferiore alla media del decennio, anche se sono bastati solo una trentina di millimetri di pioggia per allagare l’Orosei. Il paradosso è che spesso i rovesci violenti mettono gravemente a rischio la tenuta idrogeologica del territorio. In questo senso, il Sicilia orientale si registra l’importante accordo quadro coordinato dal GAL Terre di Aci, che ha coinvolto molteplici comuni dell’area Jonico-etnea per la mitigazione del rischio idrogeologico e ripristino ufficiosità idraulica.

Milena Landriscina

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