Sicilia Antica Acireale / La presidente Silvana Cardì: ” Raccolgo un’eredità impegnativa”

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Silvana Cardì

Abbiamo incontrato per un’intervista Silvana Cardì, presidente di Sicilia Antica, sezione di Acireale. Cardì si presenta con occhiali da sole, abiti di alta moda con collana, orecchini e anelli squisitamente abbinati. La sua dialettica è appropriata e ricercata, con gusto per i latinismi; ma mai pesante, non quella di certuni che a sentirli parlare ti viene da dire: “Avrà capito che non sta facendo lezione all’università”?
Dietro un’apparenza fintamente sbarazzina, sebbene curatissima, e un modo di fare sornione, si nasconde una donna attenta all’uso delle parole, e che ha bene in mente quale immagine vuole dare di sé.

Che cosa si propone come obiettivo Sicilia Antica?

Sicilia Antica è un’associazione di volontariato, senza scopo di lucro, uno strumento per costruire, con la partecipazione responsabile di tutti i soci, una comunità rispettosa della propria memoria storica e identità. E come si può facilmente evincere si occupa spesso di archeologia. Diamo notizie riguardanti nuovi scavi archeologici, nuove scoperte e convegni di professionisti. Tengo a sottolineare che lo statuto di Sicilia antica ha un oggetto culturale molto ampio che arriva ad abbracciare la legalità e l’antimafia.Silvana Cardì presidente Sicilia Antica Acireale

Come dice lei, l’oggetto informativo di Sicilia Antica è molto ampio, però parlandoci apertis verbis, la maggioranza dei suoi contenuti sono altamente specialistici, senza giri di parole, di nicchia. Non manca il carattere “popolare”?

L’associazione opera attivamente sul territorio, quindi abbraccia tutto ciò che ne fa parte. Beninteso anche come ambiente; dagli scavi archeologici alla valorizzazione del percorso cicloturistico le vie dell’acqua, fra Aci catena e Acireale – la contesa su chi ne vanta l’appartenenza è ancora aperta – o la chiesa di S. Venera al pozzo, con quel bellissimo anfiteatro abbandonato. Sicilia Antica è un luogo di confronto, dove il discorso sulla comunità è in costante evoluzione.

Andiamo a toccare un tasto dolente: dov’è la sede di Sicilia Antica sezione acese?

Sicilia Antica, già ai tempi della presidente Pinella Musmeci, non aveva una sede vera e propria. Ecco, io vorrei rivolgere un appello alle istituzioni affinché possano fare qualcosa in proposito.

Silvana Cardì, com’è stato raccogliere l’eredità di Pinella Musmeci, e qual è, invece, la novità della sua presidenza in quanto, usando un termine molto in voga, outsider?

Appena eletta presidente dell’associazione pensavo di trovare un clima ostile, per usare un eufemismo, in realtà le mie idee sono state accolte e sono riuscita a portarle avanti con buoni risultati. L’opera della Musmeci è stata veramente vasta, incidendo molto nella vita culturale di Acireale. Un’ eredità pesante ed impegnativa.

Diciamocelo senza ipocrisie, lei non ha i titoli per dirigere Sicilia Antica; non è archeologo e non risulta che abbia esperienze passate nell’ambito dei beni culturali.

La verità è che non ho una laurea attinente a quello che è il principale campo d’azione di Sicilia Antica; ho tutt’altra formazione. Però la passione per l’arte, quella sì, l’ho sempre avuta, e questa è ciò che mi ha spinto, sempre, ad aggiornarmi e, espressione permettendo, a farmi una cultura.Silvana Cardì, Sicilia Antica

Da quel che si intuisce, Sicilia Antica Acireale è ancora in fase di assestamento dal punto di vista dell’organizzazione?

L’associazione è sempre alla ricerca di figure nuove, che supportino l’attività. E’ beninteso il voler mantenere un livello alto; quindi non è un’operazione semplice.

Lei è veramente brava con le parole: come le sceglie e come le usa, un re Mida che trasforma in oro tutto ciò di cui parla..

Sono presidente di Sicilia Antica, quindi organizzo mostre d’arte, convegni; non basta capire come avvicinare il pubblico ad eventi non proprio popolari e comprenderne le inclinazioni, ma bisogna anche interpretare.

Silvana Cardì nasce a Catania, dopo gli studi classici, si iscrive alla facoltà di Scienze politiche all’università di Catania, come dice lei in un indirizzo a metà strada fra l’economico e il giuridico. In seguito frequenta una scuola di specializzazione biennale in discipline giuridiche e consegue due master di Economia e Management, di cui uno alla scuola superiore di Catania.

Dopo la laurea, lavora in un ufficio amministrativo. Attualmente è presidente dell’ “Osservatorio sulle pubbliche amministrazioni” di Catania, e da gennaio è anche presidente di Sicilia Antica di Acireale. Da presidente, Cardì ha organizzato una mostra su “La memoria dell’antico nel barocco acese”, una conferenza sull’architettura del settecento sulla famiglia degli Amico, e lo scorso maggio un dibattito sui giacimenti archeologici subacquei dell’area etnea. Infine, qualche settimana fa, la presentazione di due libri sull’ antimafia.

 

Giosuè Consoli

 

 

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