In Sicilia una impresa su quattro è guidata da donne. Puntano sulle nuove tecnologie e sull’e-commerce per fare business. E ce la fanno, più che al Nord. L’Isola infatti registra un boom di imprenditrici under 35. Le nuove aziende con a capo una giovane donna in Sicilia sono aumentate dell’8,1%. Più timorose, invece, si rivelano le colleghe più adulte, la cui voglia di mettersi in proprio è inferiore del 2 per cento. D’altra parte in Sicilia, spesso, mettersi in proprio è l’unica alternativa e questo le donne lo hanno capito. Nell’isola un’impresa su tre risulta gestita da donne nel settore dell’agricoltura, turismo, ristorazione, commercio, manifattura ed edilizia.
Sicilia / Il boom delle donne nell’imprenditoria: questo da cosa è dipeso?
Una vitalità, quella delle imprese gestite da donne, che non è legata alla disponibilità di incentivi. Il Fondo per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri, che garantisce finanziamenti bancari per la nascita di imprese al femminile, infatti, su un totale di 106.986 garanzie concesse in tutta Italia per 8,34 miliardi di euro di prestiti, dalla Sicilia negli ultimi tre anni ha ricevuto appena 4.832 richieste per 241 milioni. Questo vuol dire che in Sicilia le donne che avviano un’impresa sono particolarmente capaci, intraprendenti e dinamiche e trovano adeguato sostegno da parte di realtà bancarie più attente a questo settore.
Sicilia, boom delle donne nell’imprenditoria: nasce il Movimento Donne Impresa Sicilia
Nel 2018 è nato il “Movimento Donne Impresa Sicilia” alla cui guida è stata eletta Maria Grazia Bonsignore, ceramista di Monreale. Gli obiettivi del movimento sono principalmente quelli di rafforzare la partecipazione femminile all’imprenditoria. Tra gli obiettivi, anche quello di intercettare e diffondere strumenti di sostegno alle aziende artigianali rosa. Fiscali. È un’opportunità di rilancio per il sistema delle donne. Le imprenditrici devono affrontare dinamiche di equilibrio tra vita professionale e vita privata che sono spesso percepite come un peso, combinando gli obblighi familiari, la maternità con l’impegnativa vita professionale. Sono ancora molti gli ostacoli che impediscono alle donne di esprimere la loro vocazione imprenditoriale.
Sicilia, boom delle donne nell’imprenditoria: la scelta di Banca popolare Sant’Angelo
Ines Curella, amministratrice delegata della Banca popolare Sant’Angelo, aprendo con il presidente Antonio Coppola la tavola rotonda su “Imprenditoria siciliana“, si è dimostrata particolarmente favorevole al sostengo alle imprese femminili. “Una banca ‘in rosa’ come la nostra, che già nel 55 ebbe mia nonna, Ines Giganti Curella, come prima presidente di banca al Sud, composta da un quarto di dirigenza e un terzo di organico da donne, ha da sempre nel proprio dna una maggiore apertura al mondo femminile”. Infatti, conta 2.419 socie di cui 494 imprenditrici. Inoltre fra le clienti, 2.622 amministratrici di società e 1.651 fra artigiane e libere professioniste trovano nella Sant’Angelo il loro partner finanziario ideale.
Sicilia, boom delle donne nell’imprenditoria: effetti della pandemia
In un Paese in cui l’imprenditoria femminile è ancora limitata e per molti versi arretrata, rispetto al resto d’Europa, le startup femminili sono ancora meno anche se negli ultimi anni si è assistito ad un aumento di entrambi in Sicilia. Questi passi in avanti avanti purtroppo sono stati arrestati dalla pandemia. Infatti l’Osservatorio sull’imprenditoria femminile di Unioncamere e Infocamera ha registrato un rallentamento di queste attività: segnale in controtendenza che lascia l’amaro in bocca. Anche perché l’Osservatorio sottolinea sono proprio le imprenditrici giovani quelle che hanno subito le conseguenze più gravi della pandemia. Ma per cercare di ridimensionare questo problema quale provvedimento è stato varato?
Fondo impresa donne: inclusione e coesione
Il Ministro dello sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha firmato il decreto interministeriale insieme al Ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco e al Ministro per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti che rende operativo il Fondo Impresa Donna. Questo mira a rafforzare gli investimenti e i servizi a sostegno dell’imprenditorialità femminile. Il Fondo Impresa Donna è istituito con un finanziamento iniziale di 40 milioni di euro. A questo si aggiungeranno le risorse PNRR (piano nazionale di ripresa e resilienza), 400 milioni, destinate all’imprenditoria femminile.
Il progetto costituisce un intervento cardine inserito tra le linee di intervento del Ministero dello sviluppo economico nel PNRR nell’ambito della missione “Inclusione e coesione”. L’obiettivo della misura è quello di incentivare la partecipazione delle donne al mondo delle imprese, supportando le loro competenze e creatività per l’avvio di nuove attività imprenditoriali e la realizzazione di progetti innovativi, attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.
Roberta La Terra