Sicilia Mondo celebra la “Giornata della donna siciliana in emigrazione”

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Anche a Catania, in sintonia con le numerose Associazioni siciliane aderenti in tutte le parti del mondo, Sicilia Mondo ha celebrato nella sede sociale la “Giornata della donna siciliana in emigrazione” sul tema La parità dei diritti a partire dai comportamenti della quotidianità per  diventare cultura di civiltà
L’iniziativa, giunta alla 29^ edizione – informa un comunicato stampa del sodalizio – ha coinvolto due generazioni di donne siciliane, un appuntamento che riaggrega il mondo femminile con un incontro denso di sentimenti, di ricordi della lontananza sicilia mondo 2e del presente, nella gioia tutta siciliana  dello stare insieme.
Un evento storico che si ripete e che abbraccia orizzonti ancora lontani  per le radici profonde di  una identità  fondata sui valori permanenti.
Il presidente, avv. Domenico Azzia nella sua relazione ha ricordato la recrudescenza della violenza che attraversa il mondo globalizzato. Gli Stati si consultano e corrono ai ripari. Nel 2011, a Instanbul, gli Stati membri del Consiglio d’Europa e non e l’UE, hanno approvato una Convenzione sulla prevenzione e tutela della donna contro la violenza, ratificata e fatta propria dal governo italiano, nel settembre scorso. Anche negli Stati Uniti, nel 2012, le Nazioni Unite hanno approvato una nuova Convenzione sui diritti dell’uomo, specificando la violenza sulle donne.
“Ma le convenzioni e le leggi non bastano, dice Azzia. Occorre partire  dal basso, dalla quotidianità dei comportamenti per creare una cultura della parità dei diritti. Questo è il tema della “Giornata”.
Francesca Cuffari, delegata giovanile dell’Associazione, ha sottolineato la tragedia della donna emigrata ed immigrata che in terra straniera, deve adattarsi non solo alla ricerca del lavoro ma anche all’ambiente, spesso ostile, alla lingua e alla educazione dei figli.
La parità dei sessi, anche se formalmente annunciata, in realtà stenta ancora ad affermarsi,  anche se a Catania, i segnali in senso positivo non mancano. Tre strade cittadine sono state intitolate a tre donne meritevoli: Rita Adria, Francesca Morvillo, Indira Gandhi. Meritevole anche la iniziativa della signora Gabriella Comis, esempio di imprenditoria virtuosa che ha avuto il coraggio di farsi assegnare una piazza dal Comune, per trasformarla in “giardino accogliente”,  valorizzarla e restituirla al pubblico. Questi segnali di valorizzazione delle donne, ci fanno guardare al futuro con nuova speranza.
Teodora Nicoleta Pascu, rumena, ha illustrato, con dovizia di riflessioni e di dati, la tragedia delle donne in Europa, dove la violenza  rappresenta la prima causa di morte delle donne. Anche in Italia, il fenomeno è in accentuazione, particolarmente  per le donne immigrate.
Nicoleta Pascu ha poi affrontato un tema che ha vivamente commosso l’assemblea. Ha ricordato il drammatico fenomeno degli “orfani bianchi” e della  “sindrome Italia”.Si tratta di bambini rumeni che, sentendosi abbandonati dalle mamme trasferite in Europa  per servizi domestici, si suicidano. Un fenomeno che ha raggiunto dimensioni allarmanti negli ultimi anni. Questa autentica tragedia si ricollega con la sindrome depressiva acuta che colpisce le donne rumene  che  lavorano in Italia e lasciano i propri figli senza vederli per anni. Queste donne non si considerano più “buone madri” per la prolungata lontananza dai figli, con l’aggiunta di una conseguente crisi di identità dovuta allo sradicamento dalla terra di origine. E’ chiamata  “sindrome Italia” per la numerosa presenza di  rumene nel nostro Paese.
sicilia mondo 31Il fenomeno, purtroppo in aumento – recita il comunicato stampa-  è stato scoperto nel 2005 da due ricercatori ucraini. L’allarme è consistente per la numerosa presenza della comunità rumena in Sicilia. Un fatto non accettabile  in un Paese come il nostro che pone al centro il diritto alla vita ed alla dignità delle persone.
Sulle relazioni è intervenuto  Dario Pettinato, docente al Dipartimento di Politica e Scienze Sociali dell’Università di Catania che si è detto convinto della necessità di potenziare e dare forza all’impegno sociale di Sicilia Mondo, assicurando anche un proprio contributo di collaborazione.
Sebastiano Spoto Puleo, già assessore regionale, nel sottolineare che celebrare la “donna in emigrazione” è un fatto di civiltà, ha dato il contributo della sua lunga esperienza. Nell’attuale difficile momento che attraversa anche la nostra Sicilia, i cittadini ma anche le istituzioni devono  assumersi le loro responsabilità.
Nel corso della manifestazione, l’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, on. Ester Bonafede, ha espresso con una telefonata  vivo compiacimento per la iniziativa sulla “Giornata della  donna”. L’assemblea ha risposto con un lungo applauso.
Il presidente Azzia, nel tirare le conclusioni, ha assicurato, tra l’altro,  che Sicilia Mondo si farà portavoce per sensibilizzare le altre associazioni e le istituzioni sul fenomeno degli “orfani bianchi” e della “sindrome Italia” che meritano tutta l’attenzione, proprio  in Sicilia che ha lunghe tradizioni di ospitalità e civiltà. L’organizzazione della giornata è stata curata dal vice presidente Paolo Russitto.

 

 

 

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