Blas Aurelio Primo Aprile, più conosciuto come Elio Aprile, è una figura molto importante per il nostro approfondimento nella storia delle migrazioni dei siciliani in Argentina. Grazie ai suoi contributi teorici e politici, ha permesso la nascita di un gemellaggio siculo-argentino tra la città di Acireale e quella di Mar del Plata. Il periodo in cui tale gemellaggio è stato formalizzato si colloca tra il 1996 ed il 1997. E a partire da quel momento, il legame tra l’Argentina e la Sicilia si è intensificato sempre di più.
Siciliani in Argentina / I contributi politico-letterari di Elio Aprile
Elio Aprile, figlio di Salva e Pino Aprile, è nato il 20 marzo del 1949 a Comiso, nel ragusano. Dopo aver passato i primi anni della sua infanzia in Sicilia, nel 1960 emigrò insieme alla sua famiglia in Argentina, a Mar del Plata. Durante la sua vita si è impegnato in diversi ambiti molto eterogenei. E’ stato professore, scrittore, segretario della cultura e politico. Ha ricoperto il ruolo di sindaco della città di Mar del Plata dal 1995 al 2002. Inoltre, è stato padre di quattro figli, frutto dell’amore scaturito dal matrimonio con Elena Abad. E’ morto a causa di un attacco cardiaco il 5 agosto del 2012, a Mar del Plata.
La sua produzione teorico-letteraria conta poco più di una dozzina di libri, tra i quali figura la sua opera più importante: La infinita Maratón de Pino, dedicata al padre. Ciò che rende particolare la storia di Elio Aprile è proprio quel meccanismo per cui un siciliano, figlio di siciliani, è riuscito ad ottenere la fiducia sulla scena politica di un paese non solo lontano dalla Sicilia, ma addirittura dall’Italia. Contraddistinto dalla sua tenacia e determinazione, Elio Aprile non ha dimenticato le sue origini natìe. Anzi, ha fatto in modo che la sua patria italiana e quella argentina rimanessero legate per lungo tempo grazie al gemellaggio siculo-argentino tra la città di Acireale e quella di Mar del Plata. Un legame ancora attuale, che si manifesta attraverso i frequenti viaggi degli argentini verso la Sicilia e viceversa.
Siciliani in Argentina / Elio Aprile ed le conseguenze del gemellaggio tra Acireale e Mar del Plata
Il gemellaggio siculo-argentino non è soltanto un patto suggellato su carta tra la città di Acireale e quella di Mar del Plata. E’ nato invece per rispondere all’esigenza effettiva di un grande numero di emigrati siciliani stabilitisi in Argentina. La Sicilia era una realtà tangibile per quelle persone, anche se fisicamente lontana. Moltissimi siciliani ebbero dei figli nella nuova terra, ma il fatto che si trovassero in Argentina non impedì loro di educarli secondo tradizioni e valori tipicamente siciliani.
Gli emigrati di prima generazione portavano nel cuore un amore nostalgico per la Sicilia. Un amore nostalgico ereditato dai loro figli insieme anche alla lingua, il dialetto, i modi di fare, le festività religiose e molto altro. Questa preziosa eredità culturale siciliana divenne pervasiva nelle vite dei nuovi argentini figli di siciliani: questo, Elio Aprile lo aveva capito con estrema lungimiranza. Per tale ragione ha permesso la nascita di un gemellaggio siculo-argentino. A dimostrare l’efficacia del gemellaggio sono le storie di Roberto Carlos Pennisi e Braian Schub Mattera, due argentini figli di siciliani che, nonostante abbiano vissuto gran parte della loro vita in Argentina, si identificano come siciliani. E lo sono davvero. Forse molto più orgogliosamente e attivamente di tanti altri nostri conterranei.
Grazia Patanè