Si è tenuta ad Acireale una conferenza dedicata all’ architettura del ‘700 e in particolare all’ attività della storica famiglia di architetti acesi Amico. La sala stampa del palazzo di Città, gremita da un pubblico entusiasta e attento, ha fatto da cornice all’interessante incontro dal titolo “Architettura del 700: gli Amico, mastri, architetti ingegneri per le terre di Aci”. Ad organizzarlo l’associazione culturale Siciliantica sede di Acireale.
L’iniziativa proposta rappresenta il secondo evento della ricostituita associazione acese.
Questa si prefigge come finalità la promozione di attività dirette a migliorare le condizioni di conoscenza e conservazione del patrimonio culturale.
Dopo i saluti di rito affidati all’ assessore alla Cultura, avv. Enzo Di Mauro, la parola è passata a Silvana Cardì, presidente di SiciliAntica.
La dottoressa Cardì ha presentato, con tono commosso e solenne, il prof. Eugenio Magnano di San Lio, relatore dell’ incontro.
Il docente è stato accolto sia dalle autorità locali che dai rappresentanti dell’ associazione stessa con partecipazione ammirativa e amicizia.
L’architettura del ‘700 e la famiglia degli Amico
La conferenza si è aperta con una rievocazione genealogica della storica famiglia di architetti, per poi rievocarne l’operato inserendolo nel contesto storico di appartenenza.
La lectio magistralis del professore universitario ha posto in evidenza le complessità della cultura progettuale nell’architettura barocca, quale tematica argomentativa, al centro di un excursus temporale. Una relazione comparativa, riflessiva e critica che tramite la videoproiezione di documenti e scatti storici ha raccontato una pagina del passato acese.
Basata su un approccio storico ben dosato, l’ esposizione del professore Magnano di San Lio ha fatto emergere gli elementi costitutivi dei lavori degli Amico, i modelli di riferimento, le similitudini e le dissomiglianze con il vicino patrimonio barocco catanese.
Pubblicare la ricerca del prof. Magnano di San Lio
Una felice proposta ha espresso la dottoressa Silvana Cardì, la quale auspica che “ l’ interessante ricerca svolta nel corso degli anni dal professore Magnano di San Lio sulla famiglia degli Amico, possa ottenere il meritato riconoscimento attraverso la pubblicazione degli atti del convegno”.
In perfetta concordanza con l’ augurio della dottoressa Cardì, unitamente ad altri eventuali sponsor e all’ associazione stessa, si è espresso il presidente regionale di SiciliAntica, avv. Nunzio Condorelli Caff. Simbolico in tal senso il dono offerto dal presidente al professore Magnano di San Lio. Si tratta del volume “Dal mito alla storia. La Sicilia nell’ Archaiologhia di Tucidide (a cura di Marina Congiu, Calogero Miccichè, Simona Modeo. Salvatore Sciascia Editore)”. In esso sono contenuti gli Atti del VIII Convegno di Studi del “Progetto Mesogheia”. Questo, su iniziativa della sede nissena di SiciliAntica, si è tenuto a Caltanissetta a maggio 2011.
La conferenza ha messo in contatto realtà diverse, dai semplici estimatori e appassionati, ai professionisti del settore. Sono stati chiamati a dare il proprio contributo, l’ingegnere Aldo Scaccianoce e l’architetto Maurizio Militello. Entrambi hanno richiamato l’attenzione sul principio matematico della bellezza. Meglio conosciuto come Sezione Aurea o rapporto aureo, quale principio ispiratore in natura, scienza e architettura.
Il pomeriggio si è concluso con il conferimento dei riconoscimenti agli artisti che, a inizio gennaio scorso, hanno esposto alla collettiva d’arte “ La memoria dell’ antico nel barocco acese”, promossa e organizzata da SiciliAntica, sede di Acireale.
Rita Vinciguerra