Bassa politica / Il disonore del “neo-parlamentare” Alessandro Pagano che definisce “neo-terrorista” Silvia Romano

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Raramente, probabilmente, da professionisti, cooperanti, ricercatori, studenti, uomini della ricerca e dell’innovazione, ma soprattutto da cristiani innamorati della propria terra, in Italia e nel mondo, i siciliani si sono sentiti così disonorati per come la propria amata isola sia rappresentata in Parlamento. Sentire il deputato Alessandro Pagano, siciliano di San Cataldo che ha già militato in più partiti per poi convertirsi alla Lega Nord, (proprio nei giorni in cui il presidente regionale Musumeci affida peraltro l’assessorato ai beni culturali dell’isola in quota al partito di Matteo Salvini), apostrofare “neo-terrorista” una concittadina italiana, liberata dopo 18 mesi nelle mani di criminali, non è solo un atto inqualificabile con pochi precedenti, ma si connota di viltà e menzogna.

Nel video ormai virale infatti, dopo avere definito così Silvia Romano, Pagano mente gravemente anche sul funerale di Pasquale Apicella: alle esequie, in forma riservata per le restrizioni, del povero poliziotto napoletano ucciso, il governo era presente. Così come Pagano mente non dicendo che, al relativo minuto di silenzio alla Camera, la Lega Nord fosse ASSENTE, come purtroppo spesso accade sui tavoli di lavoro regionali, italiani ed europei… Tavoli dove servono competenze, conoscenze e lingue e che non si limitino alla becera chiacchiera da locale marittimo.

Non è qui che entreremo nel merito della complessa e delicata questione legata a Silvia Romano, che per tanti tuttologi da tastiera italiani, di ora in ora esperti contempraneamente di virologia, macroeconomia, diritto internazionale, cooperazione e strategia militare, ha principalmente la “colpa”, come ha scritto lucidamente ancora una volta il direttore Tarquinio su Avvenire, di essere tornata viva e non in una bara, di essere andata in Africa, di essere tornata con nome e vesti islamiche e magari di essere donna…

Servono in proposito, in ordine, sincera gioia, rispettoso silenzio e poi, serenamente e giustamente, precise domande in merito a opportunità di modalità di cooperazione, sicurezza ed eventuale riscatto, certo. Ma OGGI, da contribuenti che pagano un lauto stipendio al deputato Pagano, da cittadini patrioti e siciliani disonorati, esigiamo le DIMISSIONI IMMEDIATE di quello che, nel 2020, è un “neo-parlamentare” dal comportamento inqualificabile. Si risparmino le scuse: sarebbero orpello inutile e retorico.

Mario Agostino

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