Sir / Al via la pubblicità sul sito dell’Agenzia dei media cattolici: una sfida per fronteggiare le difficoltà dell’editoria

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Il 16 ottobre del 2014 è un giorno importante per il Sir (Servizio informazione religiosa). Da questo giorno, infatti – informa lo steso Sir – il sito dell’agenzia ospita la pubblicità. A questa scelta si è giunti con l’esplicito consenso dell’editore, cioè la Cei (Conferenza episcopale italiana). Si tratta di un’innovazione profonda che altre ne annuncia, a cominciare dal ridisegno del sito che verrà realizzato nel 2015 e al quale si sta lavorando per rendere i contenuti informativi sempre più interessanti e vicini a quella “Chiesa in uscita” che Papa Francesco ci ha indicato e che la Chiesa italiana, con generosità, realizza giorno per giorno.foto (3)

Ma torniamo alla pubblicità che sarà raccolta per il Sir da una concessionaria specializzata e qualificata: “AdEthic”. Ci rendiamo perfettamente conto che per le centinaia di migliaia di lettori che ogni giorno si accostano al sito del Sir, potrà essere uno choc, ma siamo sicuri che capiranno e ci saranno vicini. Anche il Sir, come già avviene per gli altri media della Chiesa italiana (Avvenire, Tv2000 e ReteinBlu) ha la necessità di autofinanziarsi, in un momento di grave difficoltà per tutta l’editoria, laica e cattolica. Apparentemente potrebbe sembrare il momento sbagliato, ma così non è, perché il futuro dell’informazione sarà sempre più digitale. Peraltro il Sir è da sempre in internet, sin dal 20 settembre del 1995, come una delle prime presenze cattoliche nel web. Oggi accetta la sfida della pubblicità, in una prima fase sperimentale, nella consapevolezza che il futuro ci vedrà ancora protagonisti dell’informazione religiosa in Italia. Certo, con le caratteristiche proprie di un’agenzia di stampa che, accanto al servizio quotidiano, serve con i propri articoli le 190 testate associate alla Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici).

A tutti i nostri lettori, sempre attenti e qualificati- conclude il Sir –  chiediamo di confermarci la loro simpatia e la loro attenzione. Anche quella della pubblicità, come quella informativa,  è una scommessa da vincere insieme.

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