Oggi, 28 gennaio, con ordinanza n. 169, il sindaco di Aci Sant’Antonio, Santo Caruso – informa un comunicato – ha disposto la chiusura di una delle tre chiese centrali del paese, la chiesa di San Michele Arcangelo, danneggiata dal sisma dello scorso 26 dicembre e resa temporaneamente inagibile per via di una lesione sulla muratura e sulla volta dell’abside (lato strada), nonché lesioni sparse sulla volta e una lesione verticale sul torrino che porta al campanile e alla copertura.
L’edificio sacro va così a sommarsi a quello della Madonna de la Salette della frazione di Lavinaio, chiuso lo scorso 6 gennaio, e a quello parrocchiale della Madonna della Stella, della frazione di Santa Maria La Stella, che già all’indomani del terremoto mostrava danni nella struttura. La chiesa Madre, invece, è stata riaperta dopo gli interventi che l’hanno resa nuovamente agibile.
Continuano ad arrivare, intanto, le richieste di sopralluogo, il che ha spinto il primo cittadino a chiedere il rinnovo della presenza dei funzionari della Protezione Civile, gli unici abilitati per questo aspetto del post-sisma, che avevano lasciato la postazione al COC (nel palazzo comunale) lo scorso 25 gennaio.
“È fondamentale la presenza dei funzionari della Protezione Civile in questo momento – ha precisato Caruso – visto che abbiamo già superato le
mille richieste di sopralluogo e altre continuano a giungere, il che potrebbe portarci purtroppo, verosimilmente, oltre le quota di millecento”.
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