È trascorso un mese dalla terribile notte di Santo Stefano e ad Aci Sant’Antonio, uno dei centri maggiormente colpiti dal sisma – si legge in un comunicato del portavoce del sindaco – si tirano le prime somme: sono 1079 le richieste di sopralluogo in merito all’edilizia privata giunte fino ad ora all’Ente, e dalle 1062 fino ad ora evase sono emerse ben 171 abitazioni totalmente inagibili (la maggior parte appartenenti alla categoria ‘E’ – su base delle schede AeDES – e il resto alla categoria ‘F’ e alla ‘D’), mentre 221 sono quelle per le quali è stata riscontrata una inagibilità temporanea (la maggior parte appartenenti alla categoria ‘B’, il resto ‘C’).
Per i proprietari di queste ultime sarà possibile accedere, dietro richiesta, al contributo per il ripristino dell’agibilità, come recentemente comunicato dal Dipartimento Regionale della Protezione Civile, che ha appena dato anche il via libera per i lavori nei plessi scolastici colpiti: in quello di via Messina a Santa Maria La Stella (scuola media), quello di Lavinaio (scuola elementare) e quello di via Gentile (scuola materna),quindi, potranno essere avviati i lavori per i quali è stato presentato il preventivo di spesa dall’Ente.
“Una notizia che aspettavamo e che siamo lieti di poter comunicare alle famiglie interessate – ha dichiarato il sindaco, Santo Caruso – Adesso
daremo immediatamente il via ai lavori per far sì che i plessi tornino ad essere agibili il più presto possibile, di modo che studenti e docenti possano tornare e riprendere lì le lezioni”.
Unico plesso del tutto inagibile è quello di via Cantagallo (sempre a Santa Maria La Stella), per il quale però lo stesso sindaco Caruso assicura che si sta lavorando per trovare la soluzione più congeniale in merito ai locali.