La IV edizione della manifestazione SabirFest si svolgerà contemporaneamente dal 5 all’8 ottobre a Messina, Catania e Reggio Calabria. È un evento che nello spirito del sabir, la lingua franca che si parlava fino all’Ottocento nei porti e sulle imbarcazioni del Mediterraneo, pone al centro dell’attenzione questo mare, i paesi e i popoli che lo circondano e che lo abitano, come spazio di crescita culturale e di partecipazione sociale determinante per rappresentare nuove forme di cittadinanza contro vecchie e nuove ingiustizie, vecchie e nuove preclusioni.
I punti su cui si articolerà il Festival in queste quattro giornate saranno: conoscenza, libertà, solidarietà e diritti.
Il tema principale di questa edizione sarà (S)cortesie per gli ospiti, che inviterà a riflettere sull’ambivalenza del termine “ospite”, cioè colui che ospita ma anche colui che è ospitato sulle ambiguità della “cortesia”, infatti essere cortesi non significa di per sé essere veramente ospitali, capaci di accogliere chi giunge alla nostra porta, l’ospite, lo straniero, il diverso o l’altro. Questo Festival serve a far riflettere sulle (s)cortesi ipocrisie che arrivano a tradursi in false accoglienze, ingiustizie, violazioni dei diritti e violenze, sul senso, il valore e la pratica di quell’ospitalità che accompagna la storia delle genti del Mediterraneo ma che è sempre più compromessa dalle politiche neocoloniali, dal razzismo, dall’intolleranza e dall’ignoranza.
SabirFest è dedicato a Özlem Dalkiran, una donna impegnata da anni per la difesa dei diritti umani in numerose organizzazioni internazionali. Ha contribuito alla nascita di Amnesty International Turchia, di cui è stata presidentessa per due volte, ed è una delle fondatrici di Citizens’ Assembly. Coordinatrice dell’Helsinki Citizens’ Assembly per il programma di aiuto ai rifugiati. Nel luglio 2017 è stata arrestata senza alcuna motivazione a Istanbul nel corso di una riunione sui diritti umani.
Dedicato anche a padre Paolo Dall’Oglio, gesuita, che ha fondato in Siria la comunità religiosa al-Khalil ed è un riconosciuto artefice del dialogo tra cristianesimo e Islam. Il 29 luglio 2013 è stato sequestrato a Raqqa e da allora non si hanno più sue notizie. E infine, a tutte le donne, gli uomini e i bambini che hanno perso la vita cercando di raggiungere l’Europa.
SabirFest, dunque, invita tutti a riflettere sulla conoscenza, la libertà, la solidarietà e i diritti umani. Valori che ormai, negli anni si stanno perdendo.
Per il programma completo invito a visitare il sito web: http://www.sabirfest.it/
Michela Abbascià