Donare il sangue non è semplicemente importante, è indispensabile in quanto si tratta di un prezioso farmaco salvavita non riproducibile in laboratorio.
La ricerca scientifica ha compiuto tantissimi passi in avanti. Nononostante questo, ad oggi non è possibile creare un prodotto che abbia le stesse caratteristiche del sangue umano.
Sono migliaia i pazienti che necessitano di trasfusioni per svariate condizioni, dalle malattie croniche, agli interventi chirurgici, alle attività di pronto soccorso.
Purtroppo la Sicilia non si dimostra autosufficiente in termini di unità di sangue da destinare a coloro che ne necessitano. Questo si traduce in una conseguente condizione di criticità per chi deve sottoporsi alla terapia trasfusionale con regolarità o in situazioni di emergenza.
La cultura della donazione di sangue è ancora poco radicata nella nostra società. E’ scarsa o cattiva l’informazione a riguardo, spesso avvolta da stereotipi o pregiudizi.
La popolazione sconosce o non conosce abbastanza quanto sia grave la carenza di sangue nel nostro territorio. Sconosce l’iter della donazione, gli utilizzi e i fruitori del sangue stesso.
Upgc e Avis in un progetto di educazione alla donazione del sangue
Nell’ambito delle proprie attività l’ UPGC – Università Popolare “Giuseppe Cristaldi” di Acireale incontra i volontari dell’AVIS – Associazione Volontari del Sangue, in un percorso di studio in tre tappe dal titolo “Legàmi: la donazione tra motivazione, donatori e riceventi”.
Il progetto si presenta come un viaggio nel mondo della donazione del sangue. E’ stato ideato e condotto dalla dott.ssa Rita Vasta, formatrice, affiancata dai volontari Maria Cittadino e Antonio Giovanni Caliò. L’evento ha visto coinvolti inoltre il presidente dell’AVIS comunale Acireale, Domenico Scudero e il presidente dell’AVIS provinciale Catania, Angela Belfiore.
Progetto in tre tappe
La prima tappa del viaggio nel mondo della donazione del sangue ha portato l’attenzione sulla motivazione del donatore considerata appunto come il motore che attiva la macchina della solidarietà rappresentata dalla donazione.
La tappa numero due ha posto i riflettori sui Donatori considerati come anello indispensabile della catena del dono. Il prezioso gesto da loro compiuto ha un valore inestimabile in quanto garantisce la possibilità di elargire cure adeguate e continuative a tutti i pazienti che vivono grazie alle trasfusioni di sangue.
La terza e più emozionante tappa è quella incentrata sui riceventi, i diretti fruitori del sangue donato. Loro sono espressione del nodo strettissimo, del “legame” autentico, profondo seppur invisibile che tiene saldamente stretta la mano del donatore a quella del ricevente. Un “legame” di sangue indissolubile che significa possibilità di vivere, di accedere alle cure trasfusionali con regolarità e nel rispetto di tutti gli standard di qualità che la raccolta sangue deve necessariamente rispettare.
Questa ultima tappa è stata caratterizzata dalla straordinaria testimonianza di un ricevente con la sua incredibile esperienza di vita quale segnale fortissimo di normalità, speranza e gratitudine verso chi dedica un poco del proprio tempo per garantire un prezioso farmaco salvavita a disposizione di tantissimi pazienti.
Entusiasti e sicuramente più ricchi nelle proprie conoscenze, coloro che hanno aderito ai tre incontri mostrano nei loro visi quanto sia stato coinvolgente questo viaggio nel mondo delle donazioni e della solidarietà. Un doveroso grazie all’Università popolare per aver sostenuto fortemente l’iniziativa.
Giuseppe Lagona