Solidarietà / Alla biologa scozzese Karina Atkinson assegnato in Valle d’Aosta il premio internazionale “Donna dell’anno 2017”

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Il Premio internazionale “La Donna dell’Anno”, istituito nel 1998 dal Consiglio regionale della Valle D’Aosta per sostenere l’attività e i progetti di donne straordinarie impegnate nella promozione della pace, nella difesa dei diritti umani e nello sviluppo sostenibile in diverse aree del mondo, è stato assegnato il 31 maggio scorso, nel corso di una cerimonia presso il Centro Congressi Grand Hotel Billia di Saint-Vincent, alla presenza della campionessa di sci, Federica Brignone, madrina della 19° edizione.

Karina Atkinson

Il prestigioso riconoscimento, che ha ottenuto una Medaglia del Presidente della Repubblica, – si legge in una nota dell’organizzazione – è organizzato con il patrocinio della Camera dei Deputati, della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità, e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ed è promosso in collaborazione con il Comune di Saint-Vincent e il Soroptimist International Club Valle d’Aosta.
La Giuria ha ritenuto Karina Atkinson il personaggio femminile più vicino al tema dell’edizione 2017, il “dovere”, inteso secondo la frase di Gandhi «La vera fonte dei diritti è il dovere». “Dovere” come valore etico e capacità di dare forma a progetti di convivenza civile, economici e sociali, a sostegno dei diritti umani fondamentali.
La vincitrice, scelta tra una rosa di nomi proposti da 23 associazioni e ONG di tutto il mondo, ha ricevuto un contributo economico di 20mila euro, che è vincolata a impiegare nel completamento del progetto per cui è stata selezionata dalla Giuria del Premio.
«Per questa diciannovesima edizione, abbiamo scelto il tema del dovere – evidenzia il Presidente del Consiglio regionale della Valle d’Aosta, Andrea Rosset – perché è un concetto alla base della convivenza civile. Ma è anche un valore morale che si realizza nei confronti del prossimo attraverso il rispetto e la solidarietà, il sacrificio e l’altruismo. Le donne che abbiamo conosciuto quest’anno hanno concretizzato questo valore etico, hanno saputo guardare oltre il loro orizzonte dando vita a progetti straordinari per abbattere barriere, promuovere i diritti umani, valorizzare uno sviluppo sostenibile
In occasione della premiazione, sono stati conferiti anche altri 2 riconoscimenti:
Premio Popolarità di 15mila euro, assegnato dal pubblico del web di tutto il mondo ad Alessandra Farris, imprenditrice sarda che, per aiutare i genitori sordi, ha creato la start up IntendiMe, un innovativo sistema rivelatore di suoni che consente ai non udenti di superare la loro “disabilità invisibile”.
– Terzo Premio di 10mila euro – assegnato a Monika Hauser, medico scozzese che ha dedicato la sua vita a curare e sostenere le donne vittime di violenza sessuale nei conflitti di tutto il mondo, dalla Bosnia all’Afghanistan, e si batte affinché le politiche europee contrastino questa pratica bellica e includano lo stupro in guerra nelle motivazioni che danno diritto all’asilo.
Come ogni anno, nel corso della cerimonia è stato assegnato inoltre il Premio Soroptimist International Club Valle d’Aosta, del valore di 2.500 euro, alla cardiologa italiana Elisabetta Rossi impegnata contro la fame in Eritrea con il progetto Moringa Oleifera, pianta ad alto potenziale nutritivo e a bassa necessità idrica.
Infine una speciale Targa di Donna Moderna, media partner del Premio, è stata consegnata all’imprenditrice sarda Alessandra Farris dalla direttrice del settimanale Annalisa Monfreda. «Fra le 3 finaliste del 19° Premio Internazionale Donna dell’Anno abbiamo scelto di assegnare la targa speciale Donna Moderna ad Alessandra Farris per il coraggio con cui ha lanciato la start up IntendiMe e per la determinazione con cui sta portando avanti l’innovativo progetto di un rilevatore universale di suoni per le persone non udenti – dice il direttore del magazine Annalisa Monfreda -. Alessandra ha saputo trasformare una dolorosa esperienza personale in uno stimolo ad agire per aiutare tutti coloro che, come i suoi genitori, convivono ogni giorno con la disabilità invisibile della sordità. La targa di Donna Moderna vuole essere un riconoscimento per i traguardi che questa giovane imprenditrice italiana ha già raggiunto e un incoraggiamento a realizzare nuovi obiettivi
Le premiate nelle edizioni precedenti
I personaggi femminili premiati quest’anno si aggiungono a una lunga lista di donne straordinarie selezionate nelle passate edizioni: la giornalista congolese Caddy Adzuba Furaha, la deputata curda Leyla Zana, il medico Chiara Castellani, la delegata dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati Alessandra Morelli, l’attivista yazida che si batte contro i crimini dell’Isis Nadia Murad (vincitrice edizione 2016).

 

 

 

 

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