Solidarietà / Grazie a UniCredit, il Banco Alimentare Sicilia acquista un furgone refrigerato e un muletto

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Unicredit sostiene Banco Alimentare

UniCredit Foundation scende in campo con il Banco Alimentare della Sicilia. Perché la Povertà – specie quella alimentare – può e deve essere quel terreno comune dove dal dialogo si costruiscono azioni concrete, reali.
Un grande contributo- si legge in una nota del Banco – quello che UniCredit Foundation ha donato al Banco Alimentare della Sicilia. Contributo che ha permesso di intensificare le azioni per contrastare povertà e spreco alimentare e di acquistare un furgone refrigerato e un muletto retrattile.

A dare lo start a questa collaborazione che sa di sinergia, la visita al magazzino del Banco Alimentare della Sicilia di Salvatore Malandrino, Regional Manager Sicilia di UniCredit.
Ad accogliere e ringraziare il nuovo “Compagno di Banco”, Pietro Maugeri, Presidente del Banco Alimentare della Sicilia, insieme a Mirko Viola nel Board e allo staff.

La passeggiata tra i corridoi in cui vengono immagazzinati tutti gli alimenti divisi per categoria offre, a chi li attraversa, un colpo d’occhio particolare. E così, guardando, è più semplice spiegare tutti i passaggi che consentono al Banco Alimentare, non di comprare ma di recuperare il cibo che viene poi selezionato e distribuito in proporzioni tali da garantire, a chi lo riceve, di poter non solo sfamarsi, ma contare su l’apporto nutritivo più completo possibile. Proteine, carboidrati, vitamine e lipidi giocano un ruolo fondamentale nella vita di ogni giorno. E ancora di più in chi si trova nella difficoltà concreta di procurare il cibo per sé e per i suoi cari.Unicredit e Banco Alimentare

Sostegno dell’UniCredit al Banco Alimentare

“UniCredit – commenta Salvatore Malandrino – è da sempre vicina alle esigenze dei territori. Il tema della solidarietà ci sta particolarmente a cuore. E per noi essere banca del territorio significa anche fornire un contributo concreto alle necessità delle comunità nelle quali operiamo supportando il mondo del volontariato. Quando le comunità sono in difficoltà dobbiamo chiederci cosa possiamo fare per sostenerle. Ed è proprio ciò che abbiamo fatto non appena è scoppiata la pandemia e che stiamo continuando a fare anche oggi.
UniCredit Foundation svolge un ruolo fondamentale in questo senso, come dimostrano gli importanti fondi distribuiti e il significato che avranno per le persone che versano in stato di difficoltà. Siamo al fianco del Banco Alimentare della Sicilia per contrastare la povertà e lo spreco alimentare”.

Come un cerchio che si chiude ritrovando il suo centro, un furgone refrigerato in più consente al Banco di ampliare la raccolta degli alimenti deperibili, avviata con il progetto Siticibo. E velocizzarne la distribuzione alle strutture convenzionate fino alle persone in difficoltà. Un percorso virtuoso che il Banco Alimentare riesce a replicare sia alternando 15 prodotti diversi ogni stagione sia con il progetto Ri-Pescato tramite il quale il pesce, pescato di frodo e sequestrato, viene riassegnato al Banco Alimentare e poi pulito, porzionato, abbattuto e distribuito. Un’occasione importantissima per offrire, nel famoso pacco finale, le proteine nobili del tonno e del pesce spada.

I nuovi acquisti in risposta alle richieste di chi è in difficoltà

“Nonostante le difficoltà di questi ultimi anni il Banco Alimentare della Sicilia ODV ha continuato il suo operato senza fermarsi – dichiara Pietro Maugeri. Ciò per rispondere alle richieste sempre crescenti delle persone in difficoltà. In questo contesto si inserisce la donazione che abbiamo ricevuto da UniCredit Foundation che ci ha permesso di rafforzare il lavoro in magazzino. E l’invito al dott. Malandrino per fargli toccare con mano ciò che abbiamo realizzato e avere l’occasione di presentare il magazzino con un tour dedicato. Malandrino si è congratulato per l’attività meritoria che facciamo e si è reso disponibile a incontrarci nuovamente per parlare della situazione sociale in Sicilia”.

In via Passo del Fico si respira più consapevolezza. Per costruire cambiamento servono percorsi condivisi, serve una contaminazione tra i diversi attori – imprese, aziende, istituzioni, società civile – che hanno ruoli determinanti per la crescita e il miglioramento dei territori. Al centro – come bene comune – il benessere delle persone.

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