Antonio Presti è ormai un uomo molto conosciuto in Sicilia per le sue opere da mecenate. Nel corso degli anni ha, infatti, sostenuto vari progetti per la riqualificazione sociale e la promozione della bellezza. Grazie alla sua fondazione Fiumara d’Arte, è riuscito a completare opere che esaltano la bellezza e tengono a sostenere i giovani. E soprattutto grazie al suo interesse per i giovani di Librino che Antonio Presti ha focalizzato la sua attività da mecenate negli ultimi anni, con il progetto #IoAmoLibrino.
Solidarietà / Antonio Presti e la fondazione Fiumara d’Arte
Antonio Presti è nato a Messina il 12 maggio 1957. Figlio di un imprenditore, una volta ereditata l’azienda di famiglia ha deciso di affiancare il suo lavoro alle sue attività di mecenate. Proprio in onore del padre, nel 1982 ha commissionato la sua prima opera d’arte che ha inaugurato il suo percorso: si tratta di La materia poteva non esserci realizzata dall’artista Pietro Consagra e collocata all’aperto nei pressi della fiumara del fiume Tusa. Da lì, infatti, prese lo spunto per il nome della sua fondazione, con la quale ha commissionato la creazione di varie opere all’aperto. L’insieme di tutte queste opere che si sono aggiunte negli anni, costituiscono un vero e proprio museo all’aperto tra i più importanti in Europa.
Tra le varie opere realizzate da artisti contemporanei, è giusto menzionare il Labirinto di Arianna di Italo Lanfredini, Monumento per un poeta morto (popolarmente nota come “Finestra sul mare“) di Tano Festa e, più recente, 38º parallelo – Piramide dello scultore Mauro Staccioli. Quest’ultima è particolarmente cara al mecenate perché protagonista dell’ormai famoso Rito della Luce.
Antonio Presti / Il Rito della Luce
Ogni anno, nei giorni del solstizio d’estate, la Piramide 38° Parallelo diventa punto di incontro durante il Rito della Luce. La Piramide viene aperta al pubblico per permettere ai visitatori di vivere un’esperienza quasi mistica. L’opera, infatti, è orientata a nord-ovest e spaccata da una fessura che permette, al tramonto, di far entrare la luce e illuminare completamente il suo interno. Inoltre, il materiale con cui è fatta, l’acciaio corten, al calar del sole inizia a raffreddarsi: il raffreddamento delle giunture provocano echi e crepitii, che rendono l’esperienza ancora più mistica. Il Rito della Luce, dunque, è un momento magico che vede artisti e poeti ritrovarsi per celebrare la rinascita della Terra e la bellezza del nostro Universo.
Antonio Presti / L’Atelier sul Mare
Nonostante le opere da lui commissionate siano state realizzate con il consenso degli amministratori locali, nel 1990 inizia il processo per abusivismo edilizio. Seguirono anni di polemiche finché, solamente 23 anni dopo, il processo si concluse positivamente. Riuscì quindi a vincere e ad impedire la demolizione dei manufatti. Nel corso di questi anni, Presti decise di ritirarsi a Castel di Tusa. Compra un albergo davanti al mare, e affida l’arredo delle 40 stanze a un artista sempre diverso: nasce così l’Art Hotel Atelier sul Mare.
L’idea alla base è, secondo Presti, che l’arte per essere apprezzata non deve essere solamente guardata, ma bisogna viverci dentro, farla diventare parte della nostra quotidianità. Oggi l’Hotel è punto di riferimento per coloro che vogliano scoprire il museo all’aperto, grazie a percorsi organizzati appositamente. Inoltre, in una sala è possibile seguire dei corsi di ceramica, nella quale artisti ceramisti insegnano a produrre pezzi personalizzati e sempre diversi.
Antonio Presti / #IoAmoLibrino
Sin dai primi anni del 2000, Antonio Presti ha fatto sentire il suo affetto nei confronti del quartiere periferico Librino di Catania. Ha collaborato in vari progetti che hanno visto protagonista il quartiere, e che fanno parte di un macro-progetto chiamato #IoAmoLibrino. Il suo scopo è quello di portare bellezza in questo quartiere spesso dimenticato. Ma soprattutto, far crescere l’orgoglio di vivere in questo territorio. In più occasioni ha reso partecipi i ragazzi delle scuole di Librino, coinvolgendoli in attività artistiche. Si ricorda l’installazione di 500 bandiere nella strada della Playa di Catania nel 2004. Ma anche il Rito della Luce – Solstizio d’Inverno del 2012, che ha visto partecipi 30 scuole di Catania e circa 3000 studenti.
Tra le opere più importanti però, è obbligatorio menzionare la Porta della Bellezza, inaugurata nel 2009, e la più recente Porta delle Farfalle, inaugurata il 14 aprile di quest’anno, come espansione della prima. Anche in questi due casi, l’aiuto dei giovani di Librino è stato particolarmente forte, con la creazione delle centinaia di opere in terracotta. L’amore mostrato da Presti per Librino, anche questa volta, è stato fortemente ricambiato. D’altra parte, a lasciare il segno nella storia di un territorio, sono progetti come questi.
Milena Landriscina