Solidarietà / “Tessitrici contro la violenza”, lavorare con il filo per sostenere donne e minori vittime di abusi

0
76
Il dott. Massimo Buscema

Il Palazzo della cultura di Catania è stato sede di un incontro su un tema delicato, scottante e purtroppo sempre più attuale “la violenza sulle donne e i minori”. Un momento di riflessione, in un mondo poco attento ad una piaga sempre più diffusa, ma che spesso per paura viene tenuta nascosta tra le mura domestiche.

Il dott. Massimo Buscema
Il dott. Massimo Buscema

L’iniziativa ha voluto far conoscere anche nel nostro territorio il lavoro svolto dalle “tessitrici contro la violenza” per sostenere le donne vittime di ogni forma di abusi. La prima coperta realizzata è stata donata dalle tessitrici il 25 novembre 2014, in occasione della giornata internazionale contro la violenza, alle associazioni onlus Soccorso Rosa e la Casa dei diritti.

Il progetto delle tessitrici nasce da una violenza su una minore e del lungo e doloroso cammino che vittima e mamma hanno percorso insieme. E’ difficile fuggire, lasciare tutto alle spalle e ricominciare in un altro luogo, ma se questo è il prezzo da pagare per poter essere più protette bisogna accettarlo. Nei lunghi momenti di silenzio e dolore,   specialmente la notte quando i fantasmi tornano a popolare la mente della vittima, bisogna pensare ad altro, e allora mamma e figlia hanno incominciato a tessere, a ricamare, perché così è più facile far passare la notte e il “filo” può aiutare e tenere compagnia. Dalla constatazione che la tessitura poteva aiutare a distogliere la mente da incubi e ricordi del proprio vissuto negativo, è stato proposto ad altre donne, anch’esse vittime di violenza, di tessere coperte con lo scopo di poterle poi regalare alle associazioni onlus. Le coperte realizzate e poi esposte aiuteranno a sostenere l’attività di “Soccorso rosa”, attraverso le libere offerte di coloro che vorranno appoggiare questa meritevole iniziativa. La coperta rappresenta un tessere pian piano rapporti e relazioni che i soprusi e la violenza avevano interrotto, ma la speranza di uscire da un tunnel buio ci deve essere, per costruire rapporti positivi, sereni, dove le parole rispetto, condivisione, amore devono essere la base del vivere quotidiano. Molti comuni italiani hanno aderito a questa importante iniziativa da Courmayer a Catania, l’Italia unita da nord a sud contro la violenza.

Il pubblico in sala
Il pubblico in sala

Valentina Scialfa, assessore alle Pari Opportunità ha aperto l’incontro, presenti il sindaco di Catania on. Enzo Bianco che ha avuto parole di elogio per l’iniziativa, Nadia Muscialini presidente del “Soccorso Rosa” onlus, Manlia Banci, curatrice del laboratorio tecnico “Le tessitrici contro la violenza”, Graziella Priulla, esperta di politiche di genere Università di Catania e Ersilia Saverino, consigliera comunale nel comune di Catania. Presente anche il regista Giovanni Virgilio, autore del film “La bugia bianca”. Il progetto ha coinvolto pure le farmacie di Milano e l’Ordine nazionale dei medici. Toccante l’intervento del presidente dell’Ordine dei medici di Catania prof. Massimo Buscema, che ha raccontato un episodio legato agli eventi di Hiroshima e Nagasaki, esempi della scelleratezza della guerra che miete vittime innocenti non solo al momento del conflitto ma anche negli anni a venire contaminando i luoghi dei massacri.

Gabriella Puleo