Una piccola folla di appassionati ha cominciato ad assieparsi, fin dalle ore 12, lungo la meridiana della Cattedrale, il 20 giugno scorso, per assistere al momento in cui il raggio di sole, proveniente dallo gnomone, avrebbe segnato il mezzogiorno astronomico nel punto più a sud del tracciato.
C’era, come al solito, l’ing. Nino Ortolani piazzato quasi sulla formella del cancro a fare le sue verifiche e a fornire notizie ed informazioni a chiunque gliele chiedesse. Già da un po’ egli aveva seguito il percorso del sole sul pavimento della cappella di Santa Venera e, ad intervalli regolari, aveva applicato a terra dei post-it per potere constatare ancora una volta – e farlo constatare agli altri – che il cammino del sole in fase di avvicinamento al punto centrale della meridiana non segue un percorso rettilineo, ma leggermente arcuato. Quest’anno il solstizio d’estate ha anticipato di un giorno, il 20 anziché il 21 giugno, per il fenomeno cosiddetto della “precessione astronomica”; dal punto di vista astronomico, esso avviene stavolta esattamente alle ore 22,51 (ora italiana).
Il libro “Adam fecit” in anteprima
La novità che riguarda quest’anno l’evento acese è data dalla pubblicazione del libro (edito dalla casa editrice de “La Voce dell’Jonio”) “Adam fecit”, che raccoglie venti riflessioni scientifiche pubblicate dall’ing. Ortolani nell’arco di cinque anni, dal 2018 al 2023, nell’edizione web del nostro giornale diocesano. Tali osservazioni riguardano la meridiana acese e alcuni fenomeni astronomici ad essa collegati. Il libro è stato presentato per l’occasione, in anteprima, dallo stesso Peppino Vecchio, direttore de “La Voce dell’Jonio” e dell’omonima casa editrice. Il direttore Vecchio ha ringraziato l’ing. Ortolani per le dotte riflessioni pubblicate nel corso degli anni sul giornale, e che sono ora raccolte nel volumetto in questione, sottolineando come esse siano scritte in un linguaggio molto semplice e “accessibile a tutti, anche ai ragazzi”, come viene pure evidenziato nel sottotitolo della pubblicazione. Il direttore Vecchio ha pure ringraziato Nino De Maria (altro collaboratore de “La Voce dell’Jonio”), il quale ha curato la pubblicazione e ne ha scritto la prefazione. Un ragazzo ha pure letto uno dei saggi del volume, quello che lo ha particolarmente colpito e incuriosito: si tratta del figlio del dott. Antonino Cucuccio (altro esperto ed appassionato della meridiana acese), che in occasione del solstizio d’estate del 2023 ha fatto un intervento che è poi entrato anch’esso nella raccolta di saggi del libro.
Alle 13,01 in punto, come previsto, il raggio del sole ha toccato l’estremità sud della meridiana, mentre tutti i presenti applaudivano e facevano foto per immortalare il momento. Il 20 giugno, quindi, è la giornata più lunga dell’anno nell’emisfero settentrionale, e da questa data inizia ufficialmente la stagione estiva.
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