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Il romanzo è una dichiarazione d’amore aperta nei confronti della propria città: Catania. Una Catania popolare, quella degli anni Settanta, in cui la trama si sviluppa attraverso un racconto effettuato a più voci: quella di Tanino e di Melina. I due si sposano e il loro mènage proseguirebbe tranquillamente se non intervenisse il figlio Roberto, che a un certo punto della sua vita si ubriaca di idee separatiste, creando un grande scompenso alla famiglia. Roberto, personaggio surreale, ha un ruolo quasi scardinatorio e con la sua logica delirante offre alla scrittrice le occasioni per delle descrizioni davvero divertenti ed esilaranti. Gli intenti dell’autrice però sono ben più profondi e vanno oltre il semplice far sorridere, hanno infatti una valenza educatrice di fondo molto importante: la riaffermazione dell’identità della propria terra, dei valori etici e morali, condizioni indispensabili per custodire la memoria di un popolo e continuare a preservarne la cultura. “Del romanzo è stato fatto anche un book trailer, prodotto dalla ARGOT Film – conclude La Colla – per richiamare non solo l’attenzione di un pubblico giovanile poco abituato a leggere ma anche quella di chi vorrebbe portare questa storia in teatro”.