Sostenibilità / Il prof Fabio Fatuzzo, Commissario per la depurazione, a “Ecomondo” sul riutilizzo delle acque

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Fabio Fatuzzo

Il Commissario nazionale per la Depurazione prof. Fabio Fatuzzo  è intervenuto alla Convention di Ecomondo 2023 tenutasi a Rimini, presso la Sala Agorà Tiberio.
Un convegno incentrato sui temi della Revisione e Direttiva 91/271 in cui la tematica principale è stata quella del riutilizzo acque – nutrienti in agricoltura senza rimozione.

In apertura il prof. Fabio Fatuzzo, ha sottolineato che, pur essendosi insediato nello scorso agosto, oggi sta ancora costruendo i suoi uffici perché tutti gli atti firmati dal Commissario decadono con la fine del mandato.

“Siamo nella fase di ristrutturazione – ha detto. Questo significa che non solo bisogna ricostruire tutto da capo, ma stiamo riprendendo le procedure ed i lavori svolti negli anni precedenti che rappresentano la storia delle attività commissariali precedenti. Il che ci fa rischiare di perdere d’occhio il futuro guardando il passato.
Quando si parla della realizzazione delle condotte fognarie, senza tenere in considerazione la differenza tra acque meteoriche e acque fognarie, già questo è il primo errore. Il secondo grave errore è che non è previsto allaccio agli utenti”.Convegno Ecomondo

Bisognerebbe ricostruire tutta una rete che non esiste – aggiunge Fatuzzo. E corriamo il rischio di investire centina di milioni, circa duemila e settecento, per tentare di recuperare un’infrazione comunitaria che sappiamo non avverrà. Poi bisognerebbe che qualcuno ricollegasse gli utenti alle fognature. Impensabile una cosa del genere. L’Italia si troverebbe a dover pagare centosessantacinquemila euro al giorno, oggi. E domani con altri interventi ci troveremmo davanti a cifre astronomiche, sprecando tempo e denaro.

Da Commissario cercherò di accelerare i lavori per bypassare la burocrazia. La prima cosa che farò, sarà quella di sottoporre al Ministero il fatto che un Commissario appena insediato non può essere lasciato da solo e ripartire da zero perdendo la storia e tutto ciò che è stato acquisito in precedenza. Bisogna superare tanti vincoli e  accelerare gli interventi che devono finire in poco tempo, evitando di trascinare i lavori per un lungo periodo.
Un periodo può essere di sei/nove mesi al massimo, non si può pensare che un lavoro duri anni. Bisogna ricostruire dentro dei limiti dove il parere si rilasci in tempi brevi applicando delle sanzioni se è necessario. Perché il Commissario non rappresenta interessi privati ma interesse pubblico.convention Ecomondo Rimini

Bisogna evitare che quando decade un Commissario, il nuovo che avanza blocchi e faccia decadere i lavori precedenti. Non è possibile che per autorizzare o intervenire su una strada occorra una serie di autorizzazioni e per avere le concessioni occorrano mesi o addirittura anni“.

Infine ha sottolineato l’importanza del recupero delle acque di depurazione che oggi finiscono a mare. Ma che potrebbero invece essere riutilizzate non soltanto per l’agricoltura, ma anche nel settore dell’industria e per uso sanitario nelle città, evitando inutili sprechi.

Bisogna iniziare un percorso per il bene della comunità cominciando dalla valorizzazione dell’acqua come risorsa per guardare al futuro nel rispetto dell’Ambiente.

Giusy Giacone

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