Sostenibilità / L’Italia e il suo “overshoot day”

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wind turbine, solution. Original public domain image from Flickr

La sostenibilità in Italia è un parametro che sembra portare dati positivi, anche se il nostro Overshoot Day, ossia la giornata entro cui le risorse del Paese per l’anno in corso sarebbero già esaurite, risulta anticipato rispetto all’anno precedente.

Sostenibilità/ L’Italia e il suo overshoot day: Un quadro più che positivo

Un grande primato da attribuire all’Italia è quello dell’economia circolare: essa ha infatti la più alta quota di rifiuti riciclati in senso relativo (quindi sul totale degli scarti prodotti). Parliamo di una percentuale dell’83,4%, una quantità di gran lunga più alta rispetto alla media europea (53,8%). E’ italiano il più grande ente privato a livello mondiale che opera nel campo delle rinnovabili: l’Enel. Sono inoltre ben 531 mila le aziende sul territorio che hanno compiuto investimenti green negli ultimi cinque anni. L’agricoltura italiana è la migliore a livello europeo sul piano della sostenibilità e della qualità. Queste sono alcuni dei dati annunciati nel dossier della Fondazione Symbola ‘L’Italia dei 10 selfie 2023’, redatto con la collaborazione di Unioncamere ed Assocamerestero. La decima edizione di questo report è accessibile in otto lingue diverse e diffusa internazionalmente.

“Il nostro Paese – spiega Ermete Realacci, presidente di Symbola – dà il meglio di sé quando incrocia i suoi cromosomi antichi con un modo tutto italiano di fare economia: che tiene insieme innovazione e tradizione, coesione sociale, nuove tecnologie e bellezza, capacità di parlare al mondo senza perdere legami con territori e comunità, sostenibilità, flessibilità produttiva, competitività”. “I 10 selfie – continua – sono un racconto che vuole essere un promemoria e un’agenda. C’è molto da fare ma da qui possiamo partire per affrontare non solo i nostri mali antichi ma il futuro e le sfide che ci pone”.

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Sostenibilità / L’Italia e il suo overshoot day: peggioramenti rispetto all’anno precedente

Nonostante i dati molto incoraggianti che evidenzia il nostro paese, non mancano le contraddizioni. Di fatti, la data del nostro Overshoot Day corrisponde al 15 maggio scorso: è stato il giorno in cui l’Italia ha consumato tutte le risorse che la natura è in grado di offrirle per l’intero 2023. E’ proprio dalla metà di maggio, quindi, che stiamo impiegando risorse ulteriori che invece dovrebbero essere destinate agli anni successivi. L’Italia ha terminato le proprie risorse annuali in appena 4 mesi e mezzo, anticipando la data del “giorno del superamento” rispetto all’anno precedente. Un dato che, in prospettiva, restituisce l’immagine di un paese che in 365 giorni consuma il 167% in più dei beni che dovrebbe gestire.

Overshoot - Day - logo

Questo dato è stato riportato dal Global footprint network, che si occupa di calcolare sia l’overshoot day globale che quello dei singoli paesi. Effettua il calcolo a partire dai dati relativi alla quantità di risorse disponibili e alla domanda della popolazione, dividendo il primo per l’impronta ecologica delle comunità e moltiplicando il risultato ricavato per i giorni dell’anno.

Sostenibilità / L’Italia e il suo overshoot day: confronto con gli altri paesi

Certo, il nostro paese ha un dato decisamente negativo, ma ve ne sono altri che hanno consumato in maniera ancora peggiore. Il Qatar ha addirittura finito tutte le sue risorse annuali a febbraio. A livello extraeuropeo il Canada, gli Stati Uniti, l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi hanno sprecato prima di noi le loro risorse. E anche in Europa molti altri paesi hanno visto il proprio overshoot day prima di noi: Belgio, Olanda, Lussemburgo, Danimarca, Finlandia, Svezia, Norvegia, Austria, Slovenia, Repubblica Ceca, Irlanda, Francia, Portogallo, Germania, Spagna e Svizzera.

Restiamo in attesa di conoscere l’overshoot day globale: sarà comunicato dal Global footprint network il prossimo 5 giugno, nel corso della giornata mondiale dell’ambiente.

                                                                                       Maria Maddalena La Ferla

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