Lo scorso sabato, 31 luglio, al teatro antico di Taormina le celebri canzoni di Lucio Battisti hanno regalato tante “Emozioni”. I brani, eseguiti dalla voce di Gianmarco Carroccia, sono stati accompagnati dagli intermezzi di Mogol. “Cantare fa bene alla salute”, ha dichiarato il noto autore ad apertura di serata. Il suggerimento è stato accolto con tanto entusiasmo dal pubblico. È diventato “liberatorio” per l’animo.
Alla voce di Carroccia seguiva quella unanime degli spettatori, che ne completavano le canzoni. Gli interventi di Mogol, seduto e divertito, hanno raccontato del suo privato e di un’epoca. Le canzoni assumevano un’altra sfumatura dopo le sue spiegazioni. In alcuni casi ne chiarivano i contenuti, in altri la loro genesi.
“Mi hanno accusato di voler comprare le donne con una motocicletta”, ha affermato l’autore, in relazione alla canzone dal titolo “Il tempo di morire”. Ha, quindi, riassunto la sua grande considerazione per la figura femminile. “Le donne sono responsabili del novantanove per cento della procreazione, noi uomini dell’uno per cento”, ha dichiarato.
Carroccia canta le emozioni di Battisti
Sotto il cielo stellato sembrava di sentir cantare davvero Battisti. Carroccia ne ha rispettato le caratteristiche sonore e vocali, pur inserendo la sfumatura personale nella sua interpretazione. In diversi momenti della serata ha guadagnato applausi e ovazioni. Subito eseguiti i brani “Un’avventura”, “Dieci ragazze”, “Fiori rosa, fiori di pesco”. Mogol ha espresso la sua voglia di “poter fare di più per gli altri”, che nel passato si concretizzava con il raccontare nei testi le loro realtà.Ne è un esempio la descrizione delle tre tipologie di donne in condizione di difficoltà. Esse sono narrate nel brano “Anche per te”. L’autore ha posto in evidenza una mamma, una signora sola e una prostituta. La prima cresce con le sue forze il suo bambino, la seconda si rifugia nella preghiera, l’ultima lascia i suoi soldi al compagno ben lontano dall’amarla.
Mogol ha ripercorso spaccati di vissuto, rendendoli incancellabili. “Ho scelto di parlare della mia vita nelle canzoni, descrivendo la verità delle situazioni”, ha spiegato. “I giardini di marzo” ripropongono i ricordi dei suoi anni giovanili a Milano. Ogni dieci giorni arrivava il carretto con il gelato, tanto atteso dai ragazzi, ma spesso i soldi non bastavano per comprarlo. Il vestito nero “coi fiori non ancora appassiti” era quello quotidianamente indossato dalla madre. Altri testi veicolavano situazioni di dolore. “Pensieri e parole” si riferiva alla difficile condizione della sua separazione. Una condizione che negli anni addietro condannava all’emarginazione, come ha ricordato Mogol.
Un’orchestra di sedici elementi
Un universo di sentimenti, pensieri e situazioni che i brani hanno saputo condividere. La capacità di comunicazione è propria delle parole e della musica. E una comunicazione brillante è avvenuta al teatro antico. L’orchestra di sedici elementi, diretta dal maestro Marco Cataldi, ha accompagnato la performance.
Lo spettacolo “Emozioni” per il secondo anno consecutivo ha fatto tappa con successo a Taormina. È stato organizzato dall’associazione Progetto Eventi, con il patrocinio dell’assessorato regionale al Turismo, Sport e Spettacolo e della Fondazione Taormina Arte, in collaborazione con il Comune di Taormina.
Rita Messina