Ha preso il via ad Acireale la presentazione degli spettacoli della 6^ edizione di “Chi è di scena”, il Festival del Teatro scolastico organizzato dal settore Pubblica Istruzione dell’assessorato comunale guidato dalla dott.ssa Plamina Fraschilla. L’inizio apre all’insegna del Teatro siciliano con “I civitoti in pretura”.
Nel nostro territorio diverse Compagnie e gruppi teatrali propongono opere di autori siciliani con i loro testi che tramandano uno stile e un tipico modo di vivere. E’ una tradizione che non nasconde l’orgoglio di un’appartenenza. Per capire questa scelta basta scorrere le tipiche rappresentazioni goldoniane nella tradizione italiana o il teatro di Eduardo De Filippo o quello di Dario Fo o di Gigi Proietti o, anche, gli scritti di Andrea Camilleri trasferiti sulla scena o sullo schermo.
Il primo Istituto Comprensivo acese ha coinvolto i più piccoli in una esperienza piuttosto impegnativa con un soprendente risultato. Parole come “llìccasapùni”, “sàia”, “trùscia”, “tùppu”, “bùmmulu”, “craùinchiu” … si susseguono e s’incrociano nel variopinto racconto costellato di un linguaggio popolare ricco di aspetti di vita di quartiere.
Insegnamento del siciliano nelle scuole
Il 31 maggio 2011 la Regione Sicilia ha disposto, con la Legge n° 9, la “Promozione, valorizzazione e insegnamento della storia, della letteratura e del patrimonio linguistico siciliano nelle scuole”.
In effetti, noi siciliani non abbiamo mai smesso di ritenere una autentica “lingua” il nostro modo tradizionale di parlare. E, a questo punto, faccio ricorso al grande Luigi Pirandello che iniziò con lo scrivere diverse opere in lingua siciliana. Perché riteneva che ogni personaggio era veramente vivo, totalmente se stesso, quando si esprimeva con il proprio linguaggio particolare. Quando si muoveva e operava nel proprio ambiente. Tutta la sua forza espressiva si fondava sulla realtà storica che lo aveva accolto.
Espressionismo e realismo trovano, infatti, nella lingua originaria uno strumento insostituibile. Teniamo presente, ad esempio, che la commedia pirandelliana “Liolà” nacque e venne rappresentata in lingua siciliana. Il suo successivo adattamento in lingua italiana ha perduto tutta la sua forza espressiva. Avvenne anche che il regime fascista iniziò a bandire i dialetti locali e, in Sicilia, questo ripudio, in qualche modo, esiste ancora. Si pensi che nei collegi e anche in alcune scuole entrò, nel processo educativo, l’uso dell’accipe che era un simbolo che gli alunni dovevano passare a chi parlava in dialetto. E chi lo riceveva, non poteva parlare fino a quando non si autoliberava consegnando il simbolo a un altro trasgressore.
Oggi l’uso della lingua siciliana, spesso, viene considerato “volgare”. Anche perché si sconosce l’ampio contenuto di una parola dialettale che, in più casi, è il risultato dell’insieme di undici civiltà che hanno occupato la nostra isola.
“Chi è di scena” apre con un testo di Nino Martoglio
Ci hanno meravigliato oggi i nostri piccoli attori. Mostrando una inusuale proprietà della lingua siciliana. E lasciando che questo pregio si accompagnasse a una forte capacità espressiva nelle movenze e nei gesti, nelle pose e nella mimica facciale. Certamente la loro spontaneità e la loro semplicità ci ha coinvolti.
Hanno scelto un testo assai noto di Nino Martoglio che era contemporaneo di Pirandello. Entrambi hanno conosciuto il Verga. Ma, anche se con concezioni diverse e punti di vista diversi – assieme ad altri scrittori e poeti siciliani – hanno lasciato un patrimonio culturale di alto valore sulle nostre tradizioni e sulla nostra storia.
“Chi è di scena”, gli interpreti
Questi i nomi dei piccoli personaggi-interpreti di I CIVITOTI IN PRETURA
Usciere, Mario Greco; Pubblico Ministero Carola Strazzeri; Avvocato, Marta Neri.
Giovanni Masillara, Davide Condorelli; Cancelliere, Angelo Fichera; Pretore, Luisa D’ Urso.
Cicca Stonchiti, Giorgia Grillo; Violante, Virginia Scavo; Messer Rapa, Angelo Ardizzone.
LAPARDERA : Giusy Ardita, Sofia Rotazione, Elena Pagano, Federica Fichera.
A FORFICIA: Irene Maugeri, Rosario Fichera, Sofia Frascona.
A SUNNAMBULA: Martina Rizzio, Carlotta Gieri, Elena Pennisi,Sveva Noto, Nicole Scuto.
PRESENTATORE: Orazio Spoto.
DOCENTE ESPERTO: Rosa Grasso.
TUTOR: Maria Luisa Greco.
Nino Leotta