Avevano promesso di catturare l’interesse di partecipanti di ogni età e di riuscire a mantenere alta l’attenzione del pubblico dal primo all’ultimo minuto, gli interpreti dello spettacolo teatrale “La Divina Commedia Opera Musical” che si appresta a diventare un vero kolossal, e pare ci siano riusciti davvero.
Nonostante qualche parere dissonante, manifestato probabilmente più per l’organizzazione e la location del Pala Catania molto meno accogliente di un teatro, in tanti hanno espresso giudizi positivi ed entusiasti, grati di aver assistito al materializzarsi di cenni di figure e luoghi, fino ad allora rimasti solo nel proprio immaginario, suggeriti da ciò che si era letto tra i banchi di scuola.
Durante la visione, invece, quei versi spesso difficili da intendere, e per questo motivo considerati noiosi, hanno preso voce, colore, suoni ed emozioni; inoltre, la bravura nella rivisitazione del lessico di alcune terzine ha reso l’opera più fruibile a tutti gli spettatori. A qualcuno è addirittura venuta voglia di rileggere il celebre testo, forte del nuovo bagaglio visivo, potente ed emozionante, regalato da attori ‘in carne ed ossa’, che renderà sicuramente la lettura più entusiasmante. Dunque, nutriti apprezzamenti, scroscianti e prolungati applausi hanno confermato il successo dello spettacolo teatrale che ha appena concluso la sua due giorni dell’unica tappa siciliana.
C’è sicuramente tanto lavoro dietro le quinte che si percepisce e merita per primo il dovuto riconoscimento. Selezionati tra i migliori talenti del panorama teatrale italiano per affiancare i protagonisti delle precedenti edizioni, il cast di voci eccezionali ed il corpo di ballo acrobatico hanno dato vita ai personaggi più emblematici del poema dantesco, muovendosi su musiche suggestive avvolte da proiezioni video di ultima generazione che dipingono la scena con quadri in 3D in continuo mutamento.
Gli effetti tecnologici sorprendenti ed avanzati sono riusciti a trascinare lo spettatore nel mondo onirico dei regni ultraterreni attraversati da Dante nel suo viaggio tra demoni, creature mitologiche e personaggi storici; che dire, poi, dei versi che appaiono sulla scena come scritti da una mano divina e che si dissolvono subito dopo come sabbia spazzata dal vento.
E ancora, la strumentazione potenziata dei live session delle percussioni hanno aggiunto il massimo coinvolgimento ritmico non solo dei ballerini in scena, ma anche dello stesso pubblico in sala.
Ciliegina sulla torta è stata, infine, l’interpretazione esclusiva di Giancarlo Giannini come voce narrante, profonda e calda, espressione della maturità del Dante che ha trovato nella scrittura una salvezza creativa e che si contrappone al giovane Dante insicuro e spaventato durante la sua crisi personale e degnamente interpretato da Antonello Angiolillo.
Cristiana Zingarino