“Nel mezzo del cammin di nostra vita/ mi ritrovai per una selva oscura,/ ché la diritta via era smarrita”. Sicuramente noti a molti di noi, questi famosi versi sono il preludio del poema allegorico considerato una delle più grandi opere della letteratura di tutti i tempi, conosciuta e studiata in tutto il mondo perché tra le più importanti testimonianze della civiltà medievale.
Scritta nel 1321 da Dante Alighieri, l’opera ebbe subito un gran successo e contribuì in modo decisivo al consolidamento del dialetto toscano come lingua italiana; essa racconta, attraverso una similitudine, lo smarrimento spirituale del suo autore ma anche il suo viaggio di redenzione, universalizzato poi per tutti gli uomini, dunque, la storia dell’anima cristiana che si rivolge a Dio.
Ma ammettiamolo, chi l’ha dovuto studiare a scuola forse non gli ha rivolto da subito molti apprezzamenti anzì ha, quasi sicuramente, fatto il possibile per risparmiarsi la fatica di doverla leggere per intero attraverso l’economica alternativa dei famosi riassunti del BIGNAMI.
La città di Catania, però, è tra le poche privilegiate che avrà l’occasione di farsi conquistare da una versione innovativa e ambiziosa del poema, riletto in chiave moderna, che parla i linguaggi delle nuove generazioni e che, attraverso nuove forme espressive, ci trascinerà in un viaggio sorprendente e suggestivo facendoci rivalutare, con molta probabilità, l’approccio scolastico infelice che abbiamo avuto da giovani con l’opera letteraria.
Per la prima volta in Sicilia, precisamente al Pala Catania, domani 21 febbraio e dopodomani, andrà in scena La Divina Commedia Opera Musical, un colossal teatrale prodotto da Music International Company ed organizzato in Sicilia da Giuseppe Rapisarda Management. Insignita della Medaglia d’Oro dalla Società Dante Alighieri, l’opera approda a Catania per l’unica tappa siciliana forte dall’importante riconoscimento ricevuto come Miglior Musical al Premio Persefone 2019, dove si è aggiudicata l’ambita statuetta salendo sul podio davanti a importanti produzioni internazionali.
Uno spettacolo di due ore, il viaggio dall’Inferno al Paradiso, reso avvincente dal continuo susseguirsi di scenografie immersive e coreografie acrobatiche: un teatro che ha tutta la forza dell’immaginazione di un libro, quello a cui si ispira e rimanda, ci assicura Antonello Angiolillo, interprete di Dante, che insieme ad un cast di voci eccezionali ed con un corpo di ballo acrobatico promettono di trascinare lo spettatore dentro alla potente fantasia del genio di Firenze con il successo già riscontrato nei sold out delle precedenti tappe di Isernia, Pescara, Brescia, Padova e Catanzaro.
Le scuole siciliane sono già pronte ad invadere il PalaCatania per i due matinèe e se per la prima data anche a Catania è già sold out, rimangono disponibili gli ultimi posti della replica serale del 22. Chissà.. magari una platea sempre più ampia si lascerà incuriosire e, dopo, forse anche conquistare dal valore culturale delle celebri pagine dantesche.
Cristiana Zingarino