La relazione empatica con il prossimo è un bisogno insito nella coscienza cristiana. La sollecitudine che anima ogni cristiano nel prodigarsi con intensità nei confronti dell’ altro, al di là della consapevolezza dei limiti quotidiani, costituisce una lode al creato e un sano rapporto con esso.
Prestare il proprio tempo, porsi in ascolto donando attenzione e sorrisi, in una società narcisista che sacrifica l’ altro in nome di interessi personali e in cui l’imperativo categorico è apparire, divenire artefice del bene comune, esprime la volontà di provare a costruire un corpo sociale basato sui principi morali del rispetto e della condivisione.
La bellezza della misericordia fattivamente espressa dall’ amore per il prossimo. È questo il concetto che ha animato lo spettacolo solidale “Laude alla misericordiosa bellezza”, in scena lo scorso venerdì al Parco Princessa di Santa Venerina.
La serata è stata promossa dall’ associazione La Voce dell’ Jonio, in collaborazione con l’ Ufficio per la pastorale delle comunicazioni sociali della diocesi di Acireale e col patrocinio del Comune di Santa Venerina.
Letizia Franzone ha condotto la serata. L’evento si è aperto con un focus dedicato al ruolo dell’ informazione e della comunicazione come prima forma di solidarietà. E affidato al giornalista Giuseppe Vecchio, direttore della storica testata giornalistica acese “La Voce dell’ Jonio”.
I criteri dei media per la selezione delle notizie escludono la cultura del volontariato, poiché le norme su cui si formano le diverse linee d’azione della cronaca si basano sui cosiddetti criteri di notiziabilità. È evidente dunque che non c’è correlazione tra i dati reali e le notizie. Ruolo dell’ informazione è quello di formare coscienze critiche, capaci di vedere oltre la notizia shock. Capaci di apprezzare il buono e il bello di una comunicazione positiva. Questo il significato dell’ intervento del noto giornalista.
“Laude alla misericordiosa bellezza”, messaggio di solidarietà, inclusione e integrazione
Sull’ importanza del volontariato nel terzo settore si è espressa Valentina Pulvirenti, assessore alla Pubblica Istruzione e vicesindaco di Acireale.
“L’ istituzione, come parte attiva della società, – ha dichiarato il vicesindaco – necessita dell’ ausilio sul territorio delle reti associative, con cui si lavora in collaborazione e in coprogettazione. Soprattutto nella gestione del bene comune”.
L’ iniziativa ha riunito forme espressive diverse in nome della solidarietà e della sensibilizzazione. Un vero e proprio progetto educativo che, con le sembianze di uno spettacolo dedicato, ha accesso una moltitudine di emozioni, generando un impatto positivo sul pubblico.
Uno spettacolo di musica, danza e intrattenimento ma soprattutto una serata di solidarietà, inclusione e integrazione. Professionisti, volontari e persone di diverse abilità insieme sul palco. In un mix che ha scardinato i luoghi comuni, gli stereotipi, le convenzioni su un mondo la cui percezione è sovente distorta dai nostri timori.
Hanno partecipato alla serata diverse associazioni di volontariato: Associazione 104 Orizzontale, Associazione 20 Novembre 1989, Associazione Misericordia, Scuola di Calcio ACD Zafferana Etnea.
L’ evento è stato arricchito dal contributo canoro di Salvo Greco. Il cantante per l’occasione ha scelto di eseguire brani del panorama musicale italiano, carichi di pathos perché dedicati all’ emarginazione e alla disabilità. Ma anche brani che raccontano la speranza e la gioia di vivere.
Rita Vinciguerra