Spettacoli / L’ironica comicità di Valentina Persia e il suo legame affettivo con Catania

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Valentina Persia a Catania

L’ironia è stata la chiave di lettura per passare in rassegna le varie fasi della vita. Ha suscitato la risata anche con la sua gestualità innata. Valentina Persia ha divertito il pubblico del teatro Metropolitan di Catania con le sue battute su quanto la vita riservi a ciascuno.
Ieri sera, giovedì 5 dicembre, si è esibita intrattenendo il pubblico per un’ora e mezza circa, alternando il dialogo al monologo. Alla base, il coinvolgimento dello spettatore per tutto il tempo del suo show.

L’artista ha dedicato il momento iniziale ai suoi ricordi. Ha manifestato tutto il suo legame affettivo con la città di Catania. “Questa è la prima sera, in trent’anni di carriera, che mi esibisco a Catania. Mi ospita questa città che ho vissuto per quattro anni”.
A questo punto la voce si spezza e l’emozione sfocia quasi in pianto. “Ho abitato in via Etnea. Sono realmente a casa e mi fate sentire parte di questa città magica”.
Ancora le parole sono interrotte ed è necessario prendere un bel respiro.Valentina Persia

Momenti di serietà e rifessione nello spettacolo di Valentina Persia

Altri momenti dello spettacolo hanno toccato i toni della serietà e della riflessione. In particolare la delicata condizione dell’essere madre. “In questa esperienza non c’è niente di sicuro. Si può avere paura, perché, magari, non si riesce ad essere felice, ci sono tante difficoltà. Non esiste una regola per essere una buona madre. Non si deve giudicare”.
La risata, per qualche minuto ha lasciato il posto al silenzio. Il pensiero è andato allo “status” di donna, su quanto le si attribuisca.

Ben presto ritorna il sorriso. Si ironizza tanto sui comportamenti femminili tanto su quelli maschili. “Quanto è brutta la vecchiaia! Voi uomini, poi, cercate di mantenervi giovani fino a ottanta o novant’anni!”.
La Persia accompagna le parole con un gesticolare idoneo e adatto al contesto raccontato. Nelle sue espressioni verbali inserisce anche termini dialettali. Ne colorano la performance. Ripercorre la sua carriera, dagli esordi al contemporaneo. Recita la barzelletta con cui ha avviato il suo percorso nel programma La sai l’ultima?.

L’ironica comicità  di Valentina Persia

Propone attenzione al cambiamento delle abitudini nel corso del tempo. Sulla realtà del piccolo e grande schermo. Riporta le parole di sua nonna novantottenne: “Ma questi film sempre in mezzo ce li mettono?”, a proposito della pubblicità che predomina sulle proiezioni in tv.
Racconta il passaggio dalla giovinezza alla maturità con una battuta sul sentimento. “A quarant’anni se vedi un bel ragazzo ti accalori e senti le farfalle. A cinquanta non passa nessuno e ti accalori lo stesso!”.

Sdrammatizza sulla fatica necessaria a mantenere una buona forma fisica nonostante l’avanzare dell’età e delle difficoltà relative. Ponendo se stessa in prima persona. Riportando le “sue fatiche” per mantenere il suo aspetto oltre i cinquanta. Ad esempio, conservare l’amico inseparabile, ovvero il tacco sedici centimetri.
Il suo look ne ha messo in risalto l’attenzione per l’immagine. Pantalone nero di pelle, giacca nera e l’immancabile tacco nello stivaletto nero luccicante.

La simpatia ha caratterizzato la sua prestazione. Ha sviscerato i rapporti di coppia con fatale ironia. Il tutto accompagnato dalla modulazione della voce, dolce, con un timbro basso, poi acuta al momento giusto. Omaggio finale a Catania ma anche a tutta la sicilianità. Ha intonato la canzone Vitti ‘na crozza. Gli applausi lunghi, reiterati ne hanno confermato il gradimento. Ultima raccomandazione: “Sorridete anche nei momenti più difficili.  Un sorriso un po’ triste ha un grande valore. Non riuscire a sorridere nelle difficoltà peggiora le cose”.

    Rita Messina

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