Spettacoli / “Tosca” di Puccini aprirà il 10 agosto a Catania il Mythos Opera Festival

0
86

Sarà” Tosca” ad inaugurare, venerdì 10 agosto, al Cortile Platamone di Catania, la seconda edizione del Mythos Opera Festival, evento organizzato dal pianista di fama internazionale Gianfranco Pappalardo Fiumara.

Il baritono Alberto Mastromarino
Il soprano Emma McDermott

L’opera lirica in tre atti, la più drammatica di Giacomo Puccini – si legge in una nota dell’organizzazione – vedrà alla regia il maestro Enrico Stinchelli, quest’anno nella veste anche di direttore artistico del Festival, conosciuto al grande pubblico per la conduzione della “Barcaccia”, nota trasmissione radiofonica di Radio3.
A dirigere l‘Orchestra Filarmonica della Calabria sarà il maestro Valery Voronin, una scelta voluta dal direttore musicale del Mythos Opera Festival, Filippo Arlia. Il maestro Francesco Costa dirigerà, invece, il Coro Lirico Siciliano.
Al centro delle vicende, la storia d’amore tra la cantante Floria Tosca ed il pittore Mario Cavaradossi. Un amore, osteggiato dal barone Scarpia, destinato a concludersi tragicamente. Il cast vanta nomi di chiara fama internazionale, insieme a giovani talenti selezionati durante il corso organizzato a Fondi (LT) dalla Mythos Opera Academy.

Il tenore Roberto Cresca

A vestire i panni del barone Scarpia, capo delle guardie pontificie, sarà Alberto Mastromarino, tra i più grandi baritoni al mondo. Nella sua straordinaria carriera ha calcato i palcoscenici più prestigiosi, dal Teatro alla Scala di Milano al Metropolitan Opera di New York, dall’Arena di Verona alla Deutsche Oper di Berlino, solo per citarne alcuni.
Grande novità di questa Tosca sarà il debutto del soprano americano Emma McDermott. L’artista, che si esibirà per la prima volta in Italia, debutterà a Catania nel ruolo della cantante Floria Tosca.
Il tenore Roberto Cresca interpreterà, infine, il pittore Mario Cavaradossi. “Sarà una Tosca all’insegna della tradizione, ma presenterà anche molti elementi innovativi – spiega Roberto Cresca – La regia di Stinchelli punta su forti elementi simbolici per dare un tocco di modernità. Il Cortile Platamone, che è particolarmente suggestivo, non nasce certamente come teatro e quindi il maestro Stinchelli ha pensato ad una regia idonea a quello spazio scenico. Il contesto stesso diventerà parte integrante della scenografia. Sarà uno spettacolo nello spettacolo. Come protagonista dell’opera sono molto felice di cantare per la prima volta all’interno del Cortile Platamone – conclude il tenore – Ho già cantato più volte dentro il Palazzo ma il Cortile ha un fascino tutto suo”.

 

Print Friendly, PDF & Email