Si è appena conclusa la sessantanovesima edizione del Festival di Cannes, allora tiriamo le somme.
Due cose attirano maggiormente l’attenzione su questo festival cinematografico: il buon film ed il buon look. Iniziamo dall’utile, per poi passare al dilettevole.
Palme d’or per il regista britannico Ken Loach con la pellicola “I, Daniel Blake”, consegnata dall’attore americano Mel Gibson.
Applaudito il discorso di Loach al momento della premiazione “Ci vuole un cinema di protesta contro i potenti, questa tradizione non deve interrompersi”. Loach, sei volte premiato a Cannes, resta fedele allo sfondo sociale e drammatico, raccontando la storia di un falegname malato di cuore e di una ragazza madre che uniscono le loro forze per sopravvivere alle inefficienze del welfare britannico.
Il premio come miglior regia è da dividere tra due colleghi: Cristian Mungiu per “Baccalauréat” e Olivier Assayas per “Personal Shopper”. Miglior sceneggiatura spetta a Asghar Farhadi per “The Salesman”, mentre il Premio della giuria va ad Andrea Arnold con il film “American Honey”. “Divines”di Houda Benyamina conquista la Camera d’Or per la migliore opera prima e “Timecode” dello spagnolo Juanjo Giménez riceve la Palma d’Oro per il miglior cortometraggio.
Xavier Dolan ottiene il Grand Prix per “Juste la fin du monde” e, commosso, ringrazia la sua famiglia: “Spero che il film dia fiducia a chi subisce ogni giorno violenza e discriminazioni: tutto quello che facciamo, lo facciamo per essere amati, per me almeno è così”. Concludiamo con le migliori interpretazioni. Shahab Hosseini ottiene il titolo di miglior interpretazione maschile nel film “The Salesman”di Asghar Farhadi; la collega è invece Jaclyn Jose per “Ma’ Rosa” di Brillante Mendoza.
Dopo l’utile, passiamo al dilettevole.
Tante le attrici sotto esame per l’edizione 2016 del festival di Cannes,
la prima a stupire, il Premio Oscar Julia Roberts che, a braccetto al suo storico amico George Clooney, si è presentata davanti ai fotografi scalza… Scarpe troppo scomode, ma lei può tutto. Super acclamata, forse anche per la dolcezza della seconda gravidanza, l’attrice statunitense Blake Lively. Un po’ principessa, un po’ fata turchina, Lively ha comunque raccolto consensi con ogni suo outfit. Stupenda in look androgino è stata l’eterea Charlize Theron. L’attrice da poco single, è stata diretta proprio dal suo ex, Sean Penn, nel film presentato a Cannes. Una delle poche che con smoking risulta super femminile. Alquanto provocante la modella, sorellastra di Kim Kardashian, Kendall Jenner; ha regalato un red carpet di fuoco con il suo abito dalle ampissime trasparenze, che non ha lasciato nulla all’immaginazione.
Croisette ormai vuota; star, fotografi e giornalisti tutti a casa. Il Festival di Cannes si conclude tra discorsi di protesta contro governi inesistenti, inaspettate lacrime di commozione, incontri d’obbligo post “amore finito”, bellissime donne in ancor più belle gravidanze, scelte di stile azzeccate ed altre un po’ meno. Alla prossima!
Giulia Maria Fichera