Spiritualità / Il giovane beato Carlo Acutis si servì di Internet per proclamare il vangelo

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Il 12 ottobre è il giorno della venerazione del quindicenne milanese Carlo Acutis, classe 1991, deceduto in quella data 14 anni or sono, e dichiarato Beato qualche giorno addietro nella Basilica  superiore di San Francesco in Assisi con un solenne rito, alla presenza dei genitori Andrea e Antonia, con la reliquia del cuore del figlio in una teca depositata sull’altare.
Presente una eccezionale folla, non solo d’italiani, venuti da varie regioni, ma anche persone di altri Stati europei. Partecipano al rito il vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, mons. Domenico Sorrentino e altri prelati.Carlo Acutis, giovane ardente di fede, amante dell’Eucarestia, definita da lui in modo molto originale “autostrada” straordinaria per il Cielo; quale testimone del Vangelo, è un tipo simpatico con tutti, amante della natura, sempre sorridente, amico dei migranti, dei poveri e dei senza tetto; da sottolineare che, alla pari dei giovani dell’età contemporanea, è appassionato di calcio ed esperto di Internet.
In seguito ad una leucemia fulminante, muore nel 2006. Durante la malattia offre a Dio le sue atroci sofferenze e manifesta la volontà d’essere seppellito nella Basilica di San Francesco ad Assisi, dove andava spesso, dato che la famiglia possiede lì una casa. La mamma, molto addolorata, è consolata da lui con la profezia, che avrà altri bambini; infatti dopo la sua morte ha un maschietto e una femminuccia.
Diversi miracoli si verificano, dopo la salita di Carlo al Cielo. Papa Francesco, nella lettera apostolica, letta ad Assisi dal cardinale Agostino Vallini, quale legato pontificio  per le Basiliche di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli, delegato dal Papa per tale celebrazione, ne legge il messaggio che esalta Carlo Acutis, impegnato a servirsi della tecnologia, “per trasmettere il Vangelo, per comunicare valori e bellezza”; inoltre, Papa Francesco esplicitamente si pronunzia perché possa essere “chiamato  beato”, il giovane Carlo, protettore dei giovani.
Certamente è amato dai credenti, assieme a San Domenico Savio, anche lui salito al Cielo  su per giù alla sua età.  Nel Santuario della Spogliazione ad Assisi, fino al 17 ottobre, il corpo del Beato Carlo, con i suoi liberi riccioli, è esposto al pubblico in una teca di vetro.                                                                                                                       Anna Bella