Sport acquatici in Sicilia / Andrea Nicita e l’Onda Fenicia Surf School

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surf andrea nicita

Il surf è uno sport molto diffuso in Sicilia grazie anche al lavoro di ragazzi come Andrea Nicita e della sua scuola Onda Fenicia Surf School. In Sicilia, è risaputo, l’estate è caratterizzata dal sole, dalle alte temperature e dalle meravigliose spiagge che la circondano. Nelle varie coste, oltre alla presenza di numerosi bagnanti, non passano inosservati gli sportivi che praticano sport acquatici o nautici. Tra questi, il surf e il kitesurf dominano la scena.

Surf e Kitesurf / Sport simili ma estremamente diversi

Occhio alle differenze. Il surf è uno sport acquatico che consiste nel “cavalcare” le onde utilizzando una tavola da surf. La tecnica consiste nel planare lungo la parete dell’onda, restando in piedi sulla tavola. Risalendo alle origini di questo sport, le prime rudimentali tavole sono datate alla prima metà dell’800. La massima diffusione del surf da onda si è avuta negli anni ’60 e ’70, quando le onde venivano “surfate” su tavole piuttosto grosse (longboard). Dalla metà degli anni ’80 ai giorni attuali la tecnica si è evoluta particolarmente in fatto di velocità e di ricerca di manovre aeree (aerials).

Il kitesurf è uno sport velico, nato nel 1999 come variante al surf. Consiste nel farsi trainare da un aquilone (“kite” in inglese), che usa il vento come propulsore. L’uso di aquiloni per trainare oggetti o persone è una pratica che risale al 1200, in Cina. Nel corso degli anni ’80 l’aquilonismo da trazione cominciò ad essere applicato agli sci, allo skate e alle canoe. Ma fu grazie ai fratelli francesi Bruno e Dominique Legaignoux, dopo una lunga ricerca cominciata nei primi anni ’80, che l’aquilonismo da trazione in acqua divenne più sicuro, praticabile ed accessibile. Per approfondire meglio la realtà di questi sport in Sicilia abbiamo intervistato Andrea Nicita.

Andrea, cosa puoi raccontarci di te e della tua storia di surfista?

Ho 28 anni e nasco come istruttore di nuoto. Per 22 anni ho giocato a pallanuoto ma dopo due anni nell’Esercito Italiano ho cominciato a fare surf guidato da una scuola. Tutto iniziò per caso, dalla mia curiosità di scoprire questa attività. Ai tempi i surfisti erano pochi e c’era una sola associazione a Scoglitti che mi guidò. Nel contempo ho cominciato a lavorare nella Decathlon, diventando responsabile surf per la Sicilia e per il sud Italia. Grazie a questa esperienza ho avuto la possibilità di conoscere gli spot siciliani, di formarmi e di andare in Oceano.

Ho cominciato a viaggiare, formandomi sia dal punto di vista atletico che dal punto di vista professionale. La passione è cominciata a crescere a tal punto da farmi capire che volevo dedicarmi interamente a questo nella mia vita. Grazie alla mia esperienza come istruttore di nuoto, ho deciso di creare la mia associazione di surf “Onda Fenicia”, parallelamente al mio primo lavoro. Il feedback da parte delle persone è stato molto positivo, negli ultimi anni siamo cresciuti parecchio e sono riuscito a far avvicinare molte persone al mondo del surf. A Ragusa Onda Fenicia è stata la prima ad essere associata al CONI e alla Federazione Italiana Surf e Sport Acquatici. Altre realtà di questo tipo si trovano a Catania, Siracusa e Palermo.

Di cosa vi occupate con Onda Fenicia Surf School?

surf bambina onda fenicia

Il nome dell’associazione deriva da una storia molto interessante. Quando dalla rigidità della vita militare sono passato alla libertà del surf, i miei amici mi hanno soprannominato “il fenicio” (dall’animale mitologico la fenice). Inoltre, da appassionato di storia, ho deciso di dare questo nome alla scuola perchè noi siamo stati colonizzati dai Fenici. Ed ecco che, dalla volontà di richiamare il territorio e la nostra storia, nasce Onda Fenicia Surf School. Inizialmente insegnavo solo agli adulti. Successivamente, essendo legato molto ai bambini per il mio trascorso da insegnante di nuoto, ho deciso di allargarmi anche alle fasce più giovani. Ho iniziato con 7 bambini e sono arrivato ad averne quasi 50, con i quali lavoro tutto l’anno.

Per me è stata una sfida, perchè la mentalità tipica è quella degli sport acquatici solo nel periodo estivo. Combatto per sradicare questa idea, e far comprendere che il surf è praticabile tutto l’anno, con i dovuti accorgimenti. Lavorando con i bambini sono riuscito a trasmettere le emozioni e l’adrenalina che solo il surf sa donare. Molti bambini hanno deciso di seguirmi, abbandonando sport più classici come il calcio. Ormai seguo quasi tutte le fasce d’età. Da due settimane faccio anche corsi di “Adaptive Surf” per persone affette da autismo. In Sicilia siamo una delle poche realtà associative che segue anche le persone diversamente abili. Insegniamo surf, sia per chi vuole farlo per svago o divertimento, sia per chi punta a farlo in modo agonistico.

Com’è il contesto ambientale e sociale per questi sport in Sicilia?

surf onda fenicia surf school

Per quanto riguarda il contesto ambientale, c’è poco da dire. Viviamo in un isola circondata dal mare. Certamente non è l’oceano, è un mare chiuso, ma riesce comunque ad offrire onde molto qualitative durante tutto l’anno. In particolar modo le province di Ragusa e Siracusa vantano una posizione privilegiata, essendo bagnate sia dal mar Jonio che dal mar Mediterraneo. Per cui i surfisti hanno la possibilità di cambiare mare con facilità, in base alle proprie esigenze. Nella parte dello Jonio ci sono molti spot impegnativi che tal volta offrono onde simili a quelle oceaniche. Tra il catanese ed il messinese non si “surfa”. Bisogna spostarsi dopo Palermo per poter trovare qualche punto interessante dove praticare surf. Per quanto riguarda il kite, lo si può fare ovunque. Addirittura la zona di Marzara Del Vallo e di Marsala è una delle zone più grandi d’Europa dal punto di vista logistico.

In riferimento al contesto sociale in genere, il fenomeno del localismo è purtroppo particolarmente rilevante in questi sport. E’ un fenomeno molto diffuso anche a livello globale (specialmente nei paesi anglosassoni) e si caratterizza per una vera e propria discriminazione degli sportivi provenienti da altre zone. In molte località i surfisti sono sempre stati pochi (essendo uno sport a lungo poco praticato): ciò ha permesso questo paradossale crearsi di regole interne discriminatorie e locali. Nel tempo, in Sicilia, il fenomeno si è attenuato. Nella mia scuola insegno a sradicare questa mentalità ed educo al rispetto e alla condivisione.

Perchè consiglieresti di fare surf? Che benefici apporta questo sport alla salute fisica e mentale?

Dal punto di vista fisico, è uno sport che coinvolge tutto il corpo. Per l’aspetto mentale, molti studi americani ed australiani testimoniano come il surf apporti molti benefici. Primi fra tutti, il rilassamento ed il rilascio di endorfine, dopamine e serotonina durante l’attività. Ma il surf è anche uno stile di vita, una possibilità di fuggire dalle serrate scadenze che la società ci impone e dalla frenetica vita giornaliera. Negli USA, la maggior parte dei reduci di guerra hanno sofferto di stress post traumatico. Alcuni studi hanno dimostrato che fare Surf Therapy aiutava parecchio la riabilitazione di queste persone. Questo sport ti mette a tu per tu con il mare, con la natura. In questo modo si acquisisce padronanza di se stessi, in situazioni tal volta pericolose. 

Christopher Scollo