Jessica Long, abbandonata dai suoi genitori in un orfanotrofio della Siberia, poi adottata, è oggi una campionessa paralimpica nota sul piano internazionale. Parliamo, numeri alla mano, di una delle atlete più vincenti di sempre alle Paralimpiadi. Jessica è nata in in un piccolo paesino russo vicino a Bratsk, nel mezzo della Siberia. I suoi genitori l’avevano chiamata Tatiana, ma una volta nata hanno deciso di abbandonarla. La piccola soffriva un’assenza congenita di fibula su entrambe le gambe. I medici le avevano dato poche possibilità di poter camminare o correre.
Jessica Long: la storia della campionessa paralimpica
Tatiana ha trascorso i primi anni di vita in un orfanotrofio molto povero della Siberia. Le risorse erano così scarse che non c’erano neanche pannolini per i bambini: venivano utilizzati vecchi stracci. Quando i coniugi americani Beth e Steven Long sono venuti a sapere delle condizioni in cui viveva Tatiana insieme agli altri ospiti della struttura, hanno deciso di volare fino in Russia e adottare la bambina. Aveva perciò appena 13 mesi quando ha trovato una famiglia adottiva. A 18 mesi si ritrovava già amputate entrambe le gambe e aveva imparato a camminare servendosi delle protesi. Intanto i genitori adottivi le avevano cambiato il nome in Jessica.
Jessica Long: l’incontro con la madre biologica della campionessa paralimpica
A 19 anni Jessica chiede ai suoi genitori adottivi di poter conoscere cosa sia successo alla sua madre biologica. La ragazza sa di essere stata adottata e vorrebbe avere informazioni sulla famiglia di origine. Si mette così in contatto con le autorità russe e scopre che i genitori vivono ancora non lontano da Bratsk. Anche la madre della ragazza, Natalya, aveva deciso di mettersi sulle tracce della bambina: le aveva scritto per concordare un incontro poichè aveva sentito che sua figlia era diventata una campionessa paralimpica. Nel dicembre del 2013, quando incontrò la madre, questa le disse in russo ”mi dispiace tanto”.
Jessica Long / Tutte le vittorie della campionessa paralimpica
A 12 anni, ai Giochi paralimpici del 2004 tenutisi ad Atene, Long è stata al contempo la più giovane partecipante e la più giovane atleta medagliata della squadra paralimpica statunitense. Nell’edizione, infatti, si aggiudica tre medaglie d’oro, tutte nello stile libero, due individuali nei 100 e 400 metri e una in squadra nella staffetta 4×100. Ai Giochi di Pechino del 2008 si aggiudica altre sei medaglie, quattro delle quali d’oro, una d’argento e una di bronzo nei 100 metri rana.
Oltre alle vittorie olimpiche vanta nove titoli mondiali conquistati nel 2006 a Durban, in Sudafrica, nel corso dei III Campionati mondiali Paralimpici di nuoto: 100 metri stile libero, farfalla, dorso e rana; 200 misti, 400 stile libero, staffetta 4×100 stile libero, 50 stile libero, staffetta 4×100 misti, stabilendo il record mondiale nei 100 stile libero e rana, 200 misti e 400 stile libero. Dal 2006 la Long ha battuto complessivamente 18 record mondiali nelle varie specialità per le quali è scesa in vasca.
Jessica Long / Lo spot con Toyota
lo spot racconta la storia della Long attraverso delle bellissime immagini, che seguono la Long nuotare attraverso la sua storia. C’è il dormitorio dell’istituto, e lo squillo di un telefono, con il quale la responsabile dell’ufficio adozioni chiama una coppia di genitori in America e dice loro che ci sarebbe una bambina per la loro richiesta di adozione. Solo che questa bambina ha una rara malattia e le dovranno essere amputate le gambe: “So che è difficile sentirlo, ma la sua vita non sarà facile” – recita la responsabile. Al telefono la la mamma risponde: “Potrebbe non essere facile, ma sarà fantastico. Non vedo l’ora di incontrarla”. Nel frattempo la Long nuota senza fermarsi: si vede la bambina muovere i primi passi con le stampelle, mettere il costume da bagno per la prima volta. L’inizio di uno storia meravigliosa.
Clara Privato