Sport / Trionfo boxe azzurra: Irma Testa è d’oro ai mondiali

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Irma Testa

Nuovo trionfo per la boxe azzurra: Irma Testa è d’oro ai Mondiali di Nuova Delhi. Dopo essere stata la prima pugile italiana a qualificarsi per un’Olimpiade a Rio 2016 e a vincere un bronzo a Tokyo 2020, da sabato la pugile napoletana è anche la prima pugile italiana a vincere una medaglia iridata ai Mondiali.

Dalle strade di Torre Annunziata alla palestra di Lucio Zurlo

L’atleta classe 97 che, dallo scorso sabato, con la vittoria ai Mondiali di pugilato femminile a Nuova Delhi si trova sul tetto del mondo è, però, partita dal basso, dalle strade di Torre Annunziata, una zona a rischio del capoluogo partenopeo. La stessa ha sempre ricordato le sue origini. «Ho iniziato a 12 anni, a Torre Annunziata non ci sono tante possibilità per i giovani. O vieni da una famiglia perbene e benestante, che ti fa studiare, ma se hai i genitori assenti perché devono lavorare dalla mattina alla sera è difficile prendere strade che ti portino lontano.»

La giovane Irma, però, ha avuto la fortuna di incontrare qualcuno che la aiutasse ad imboccare la giusta strada: il suo maestro Lucio Zurlo. Quest’ultimo, infatti, ha deciso di ospitarla nella sua palestra quando Irma aveva solo 12 anni. La scelta di Zurlo non era di certo stata dettata dall’interesse di crescere un’atleta perché aveva visto in lei la stoffa della campionessa. L’interesse del maestro era solo quello di salvare una ragazza dalla strada. Così come faceva con i tanti ragazzi della Provolera che portava nella sua Boxe Vesuviana. È per questo che l’atleta ha sempre avuto per il suo maestro solo parole d’affetto e riconoscimento.

«L’ho conosciuto che avevo 12 anni. Era più di un allenatore, una di quelle persone che cammina per strada e prende i ragazzi più ‘scostumati’, che non vanno a scuola, che fanno le marachelle e li portava in palestra. Fa ancora così. Loro lo seguono per divertimento, qualcuno ci resta e diventa un campione, qualcuno ci resta e non diventa un campione, ma comunque ha una motivazione perché si allena per obiettivi. Lo scopo è quello di toglierli dalla strada e da tutti i problemi che la strada comporta».

Dall’esordio alla qualificazione olimpica

Se Zurlo, però, non aveva accolto Irma per farla diventare una campionessa, di certo non lo ha nemmeno impedito. La giovane, infatti, dimostra in fretta il proprio talento e la propria voglia di riscatto e il suo maestro non poteva far altro che incoraggiarla.
A soli 14 anni, Irma viene convocata in Nazionale e si trasferisce ad Assisi. Da quel momento inizia a vincere gare sempre più importanti, fino ad arrivare alla qualificazione ai Giochi Olimpici. Nel 2012 vince il Campionato italiano juniores nella 50 kg e la medaglia di bronzo al Campionato europeo junior EUBC di Władysławowo, in Polonia. L’anno dopo, conquista l’argento ai campionati dell’Unione europea di Keszthely, in Ungheria ed il Campionato Mondiale Giovanile categoria 52 kg Junior ad Albena, in Bulgaria.

Nel 2014 sempre in Bulgaria, a Sofia, vince la medaglia d’argento ai Campionati mondiali di pugilato dilettanti Youth 2014. Nello stesso anno, ad Assisi, vince la medaglia d’oro nella categoria 54 kg al European Women’s Youth Continental Championships. Questo risultato le vale la qualificazione per i Giochi olimpici giovanili di Nanchino 2014, dove si aggiudica la medaglia d’argento nella categoria 51 kg. Nel marzo 2015 vince la Queen’s Women’s Youth Cup di Stralsund in Germania e a maggio la medaglia d’oro al Campionato Mondiale Giovanile Youth di Taiwan. Nell’aprile 2016 arriva, infine, la tanto sognata qualificazione alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016. Questa qualificazione sarà il primo grande trionfo per la boxe azzurra e per Irma Testa che scriverà la storia del suo sport diventando la prima pugile italiana a disputare i Giochi Olimpici.

Da Rio 2016 a Tokyo 2020

Al suo debutto olimpico, però, il sogno dell’azzurra viene spezzato ai quarti di finale. Qui  viene, infatti, sconfitta dalla campionessa mondiale e futura campionessa olimpica dei pesi leggeri Estelle Mossely. Da qui inizia un periodo di sconforto totale per la pugile che penserà, addirittura, di abbandonare il suo sogno. «Quella disfatta mi ha fatto quasi abbandonare il pugilato» affermerà più tardi la campionessa. Ma, per fortuna, Irma decidere di andare avanti guadagnando un’altra qualificazione alle Olimpiadi, quelle di Tokyo 2020 e una storica medaglia di bronzo per la boxe azzurra.

La medaglia a Tokyo diventa per l’azzurra una nuova rinascita, tanto dal punto di vista personale, che da quello atletico. Ma, nonostante gli ottimi risultati finora raggiunti e la storica vittoria ai Mondiali di Nuova Delhi, la giovane Irma non ha intenzione di accontentarsi.  Come ogni grande campionessa ha, infatti, ancora un sogno nel cassetto : l’oro alle Olimpiadi. La napoletana proverà a realizzare il suo sogno a Parigi con «La determinazione, il duro lavoro e la cazzimma che, da buona napoletana porto, sempre con me».

Noemi Di Benedetto

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