Perché questo strano calendario?
Lo chiediamo direttamente al professor Pietro Attinasi che, con la figlia Arianna, ha ideato e curato la realizzazione di quella che io considero una vera opera d’arte: un calendario sulla strada statale 120.
“Il calendario della SS 120 – risponde Attinasi – nasce da un atto d’amore verso una delle tante Sicilie. Quella Sicilia, interna e montana, caratterizzata dalla vista e dall’imponenza dell’Etna, attraversata da una strada che congiunge le due antiche capitali dell’Isola: Palermo e Messina senza passare dalla costa, un tempo a rischio degli attacchi delle navi pirata. La strada SS 120 dell’Etna e delle Madonie, detta anche Termini-Taormina o Cerda-Taormina, attraversa i paesi e/o i territori di Caltavuturo, Polizzi, Castellana, Petralia Sottana, Petralia Soprana, Geraci, Gangi, Sperlinga, Nicosia, Cerami, Troina, Cesarò, Randazzo, Linguaglossa, Piedimonte e raggiunge Fiumefreddo, sul Mar Ionio, alle porte appunto di Taormina. Lungo questa strada c’è una ricchezza incredibile di eredità materiale e immateriale, di natura economica, sociale, culturale che può essere assunta a base, a materia prima per lo sviluppo locale, unico motivo per trattenere su questa Area interna la popolazione, invertendo la rotta del continuo spopolamento”.
La SS 120 attraversa tutti e quattro i Parchi Regionali dell’Isola: parco delle Madonie, dei Nebrodi, dell’Etna e dell’Alcantara, Natura, Arte, Poesia, Cucina, Artigianato, Sport, Agricoltura possono diventare settori produttivi nei quali i giovani possono trovare lavoro.
“Ma ci vuole un intervento dello Stato, che deve spendere, spendere sempre di più per la Piena Occupazione, la Regione, poi, deve fare il suo dovere, rivendicando in primo luogo quello che le spetta in base al suo Statuto Autonomistico. Agli intellettuali il compito di stare qui, con i piedi ben piantati nel territorio, con la visione della memoria e del futuro glorioso da immaginare per tutti i siciliani.
“Il calendario rappresenta tutto questo, vuole essere punto di partenza e d’unione di quest’inversione di rotta ormai inevitabile che tutti noi ci auguriamo per la Sicilia.
“Sono felice di poter dire che di artisti dietro e dentro il calendario ce ne sono tanti, io stessa ho curato la parte riguardante il paese di Randazzo in cui vivo ed ho inserito una poesia, ‘Grazia dondolante di foglie arancio’, che è proprio un inno al calar della sera nelle diverse stagioni.
“La professoressa Marinella Fiume apre il calendario parlandoci del Papiro della riserva naturale orientata del fiume Fiumefreddo e trascinandoci in un mondo che sta al limite tra la storia e il mito. Le illustrazioni incantevoli di Pia Panzarella sottolineano con leggerezza e dolcezza le caratteristiche dei mesi e dei comuni, le meravigliose fotografie di Pietro Romano ci restituiscono, in un’esplosione di emozioni, la verità della nostra terra. Penso di potermi augurare a nome di tutti noi, innamorati di questa prima edizione, che sia appunto solo il primo di una lunga serie di libri-calendario della SS 120”.
Alessandra Distefano