Storia e attualità / Conferenza a Catania su “Regno d’Italia e Regno d’Epiro nell’Europa di ieri e di oggi”

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Un pubblico numeroso e qualificato ha partecipato – come si legge in una nota stampa – alla conferenza su “Regno d’Italia e Regno d’Epiro nell’Europa di ieri e di oggi”, organizzata dal Circolo dell’informazione di Catania in stretta collaborazione della delegazione etnea dell’Istituto nazionale per la Guardia d’onore alle reali tombe del Phantheon, che si è svolta a Catania il 23 aprile nella monumentale sagrestia della chiesa di San Camillo dei Mercenari ai Crociferi di Catania.regno d'Italia 2

L’evento, introdotto dalla Marcia Reale e dall’Inno greco, che è anche epirota, è stato aperto dalla presidente del circolo, dott.ssa Annamaria Agosta, che ha parlato del compito culturale e della diffusione di tematiche fondamentali del sodalizio; a seguire il delegato Ingortp (l’associazione che raccoglie le Guardie d’onore), l’ingegnere Salvatore Caruso, ha chiarito lo scopo dell’Istituto. L’importanza dell’incontro è stata sottolineata anche dalla lettera del Principe d’Epiro don Davide Pozzi Sacchi di Santa Sofia, inviata per l’occasione, nella quale viene precisato quanto sia importante conoscere la storia di questa piccola e coraggiosa nazione nel novero delle patrie che l’Europa deve tutelare; il messaggio del prof. A. Colleoni ha inteso affermare come sia necessario delineare l’identità degli epiroti nel presente come nel passato; la relazione dell’on. Rallo, letta in assenza dell’autore dalla dott.ssa T. Lisi, ha narrato la storia dell’Epiro nel biennio 1914-16 che lo vide nascere e soffocare come entità autonoma, monarchica o repubblicana secondo alcuni, comunque indipendente.

Il dott. Francesco Giordano, segretario del Circolo dell’informazione,  ha illustrato i legami di Catania col Re epirota Pirro, dalla sua venuta in Sicilia nel 278 a. C. al significato dell’elefante simbolo civico connesso al sovrano balcanico, e ha svolto una disamina sul ruolo di Casa Savoia nella storia del XX secolo, con la figura centrale del Re Vittorio Emanuele III, che salvò l’Italia sia combattendo da soldato nel primo conflitto mondiale e galvanizzando col convegno di Peschiera il valore nazionale nel 1917, sia garantendo la continuità statale nei tragici momenti dell’estate 1943.regtno d'Italia

Con la solita intensa passione è intervenuto l’avv.Nello Pogliese, che ha inteso – si sottolinea nel comunicato stampa – non già limitarsi alla Grande Guerra, ma analizzare la gloria di Casa Savoia nel corso della sua storia per l’Unità nazionale, dalla fondamentale importanza dello Statuto Albertino ai codici penale civile approvati durante l’età monarchica, con paragoni che fanno vergognare per l’attuale situazione politica. Pogliese ha, con commozione, ricordato come l’Italia sia in qualche senso “morta” il giorno dell’esilio di Re Umberto II, 13 giugno 1946, ma quanto oggi resti importantissima la divulgazione storica del periodo monarchico, nonché l’orgoglio di dirsi tali, anche in tempi repubblicani.

A concludere la serata un momento musicale molto applaudito: una brillante esibizione del giovane mezzosoprano Roberta Celano, accompagnata dalla pianista Miriam Giuffrida, che ha eseguito “Malia” e ‘”A Vucchella”, romanze di Francesco P. Tosti, di cui si è voluto ricordare il centenario della morte.

M. P. R.

 

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