Storia infinita delle cartiere della Siace e della Keyes

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Sulla storia infinita della cartiere della Siace e della Keyes che hanno rappresentato negli anni ’60 e ’70 l'”Eldorado” dei livelli occupazionali di Fiumefreddo e dell’intera area jonico-etnea restano i muri perimetrali che danno la sensazione di “ecomostri” in un’area geografica ancora “vergine” da un punto di vista di speculazione edilizia.

Dopo 14 anni dall’acquisto della Siace da parte della Provincia regionale di Catania per un importo complessivo di 17. 38.211.000 di lire con un abbuono di 4 miliardi di lire (decisione assunta da perizia tecnica) per provvedere allo smaltimento della quantità di amianto e di altri solventi chimici. Nella volontà dell’allora Giunta a guida di Nello Musumeci nei 46 ettari di terreno, di cui 5 mila metri quadrati coperti, doveva sorgere il parco divertimenti più grandioso del Mezzogiorno d’Italia, secondo, in Italia, solo a Gardaland. Le parole si tramutarono nell’unico atto reso pubblico che fu la presentanzione del progetto di fattibilità nel marzo del 2001 con un costo di 250 milioni affidato alla Società Forrec con sede in Canadà. (La delibera 782 porta la data del 23 settembre 2000). In una fase successiva, delibera di Giunta provinciale 105 del 12/10 2000 viene approvato un progetto di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio ( Prusst Valdemone ) per la valorizzazione della riserva orientata “Fiumefreddo” e provvedere all’inizio dell’opera di parco a tema.

Nel 2004 con delibera di giunta del 14 giugno si costituisce una società mista pubblico-privato con le seguenti quote azionari: Provincia 30% di capitale; comune di Fiumefreddo 10% e Russotti 60%. Da allora sono andati a farsi benedire tutti gli impegni, nonostante il “vento favorevole da un punto di vista economico, per procedere alle operazioni di competenza di ogni singolo socio della Siciyland. Dei quattro miliardi per spese di bonifica sono passati sette anni (con due sequestri del sito ex industriale da parte della Compagnia della guardia di Finanza di Riposto) e a dire degli organi tecnici si é realizzata la messa in sicurezza di emergenza, ricercando un ulteriore finanziamento alla Regione Sicilia-Assessorato all’Ambiente per un costo di progettazione e ultimazione lavori che varia dai 5 miliardi a 10 miliardi euro. Delle infrastrutture necessarie al decollo tutto scritto nel “libro dei sogni”, mentre il Comune di Fiumefreddo si é dotato dello strumento urbanistico indicando quell’area come vocazione turistica. Il privato in una conferenza programmata dalla Provincia Regionale ha ufficializzato, tramite figure tecniche, che non ci sono le condizioni di mercato per un parco divertimenti e che, a suo dire, si poteva trasformare il progetto originario in una scelta di porto canale.

Il Consiglio provinciale nel dicembre 2010 affida incarico per uscire dalla società per mancato rispetto dei patti parasociali. Il presidente Castiglione voleva dismettere l’area mentre poi  si é arrivato ad una soluzione mediana di un bando pubblico internazionale. Ora sta per partire la campagna elettorale comunale e assisteremo alle solite “belle parole” di disponibilità per la caccia dei consensi. Per la Keyes chiusa dal novembre del 2002 e affidata, a seguito di fallimento, ad un curatore fallimentare nessuna opera di bonifica in atto, due sequestri per presenza di amianto, proposte di vendita all’asta prive di concorrenti. Aspettiamo l’esito della Procura di Catania per accertare eventuali inadempienze nell’esecuzione dei lavori, mentre con l’arrivo dell’estate ci “gloriamo” dell’assegnazione della bandiera blu per la qualità della balneazione delle acque e per i servizi resi al forestiero. Per il resto: disoccupazione giovanile, sospetti morti da tumori; e si parla a voce bassa per non creare inutili allarmismi.

Angelo Vecchio Ruggeri