Storia / La Sede del CSM intitolata a Vittorio Bachelet

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vittorio bachelet

“La sede del Consiglio superiore della magistratura, il 12 febbraio sarà intitolata a Vittorio Bachelet”. Ad annunciarlo era stata l’Azione Cattolica Italiana, per quello che dal 1962 è la sede del Consiglio superiore della magistratura, ossia il Palazzo dei Marescialli a Roma. Dal 12 febbraio la struttura ha preso il nome di Palazzo Vittorio Bachelet. La scelta non è da ricondursi solo alle circostanze della sua morte ma anche a quelle del suo vissuto.

Storia / Chi era Vittorio Bachelet?

Vittorio Bachelet, nato a Roma il 20 febbraio 1926, intraprende gli studi classici e da giovanissimo entra a far parte dell’Azione Cattolica arrivando a ricoprire la carica di presidente dal 1964 al 1973. Qui porta avanti con abnegazione e coraggio il compito di rinnovare l’organizzazione secondo i principi del Concilio Vaticano II. La carriera accademica in giurisprudenza e la vicinanza ad Aldo Moro, lo portano alla nomina di vicepresidente del Csm dal dicembre 1976 sino al 12 febbraio 1980. In quel giorno, fu assassinato da un commando delle Brigate Rosse sulle scale della facoltà di Scienze politiche dell’Università “La Sapienza”.

Storia / Bachelet: l’uomo del dialogo

palazzo dei Marescialli Roma
Palazzo dei Marescialli a Roma, sede del Csm.

Come si ricorda nel comunicato, Bachelet era un uomo del dialogo. In occasione del 40esimo anniversario dalla sua scomparsa, il Presidente Sergio Mattarella lo ha ricordato con queste parole: «L’azione che qui ha svolto è l’espressione del suo impegno per la teorizzazione del bene comune attraverso la ricerca delle possibilità d’incontro tra posizioni diverse, una ricerca fondata sull’ascolto e sulla reale apertura al confronto. Era convinto, infatti, che nell’impegno sociale, in quello politico, in quello istituzionale, proprio attraverso il dialogo fosse possibile ricomporre le divisioni, interpretando così il senso più alto della convivenza».

Eugenia Castorina 

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