Si è svolto nel pomeriggio di sabato 28 ottobre il pellegrinaggio organizzato dal “Circolo Santa Venera” di Acireale, che ha condotto a Grotte (Agrigento), sulle orme di Santa Venera, una cinquantina di fedeli acesi, guidati dal parroco della Cattedrale don Mario Fresta insieme al vicario parrocchiale don Rosario Pappalardo.
Un primo, breve momento di preghiera ha avuto luogo in contrada Mandra, presso l’edicola votiva dedicata alla Santa. Qui ad accoglierli il presidente dell’associazione culturale “Santa Venera” di Grotte, Domenico Vizzini, e il parroco della chiesa Madre “Santa Venera” don Salvatore Zammitto. Questi ha rivolto a tutti il messaggio di benvenuto: “possano le nostre comunità rinnovarsi nella fede sullo stile di Santa Venera”.
Unione delle comunità di Acireale e Grotte
Il festoso suono dei tamburinari del gruppo “Santa Venera e San Vincenzo, Città di Grotte e Aragona” ha accolto i pellegrini. Poi ha accompagnato il corteo con il braccio reliquiario di Santa Venera fino in chiesa Madre. Sul sagrato, l’accoglienza da parte delle autorità civili e militari, con in testa il sindaco Alfonso Provvidenza, e il vicario foraneo don Calogero Morgante. Questi ha poi presieduto la solenne concelebrazione eucaristica, animata dal coro della parrocchia grottese.
Nella sua omelia, commentando i brani delle sacre scritture, don Morgante ha evidenziato che solo l’amore salverà il mondo. “Questa è l’unica certezza: senza amore andiamo alla deriva, ci perdiamo nei labirinti dell’egoismo e della sopraffazione! Quelli che Gesù indica ai farisei nella pagina evangelica sono due amori inseparabili: verso Dio e verso il prossimo”. Il celebrante ha anche ricordato tra coloro che hanno scommesso la loro vita su Gesù gli esempi luminosi di Santa Venera e del beato Rosario Livatino.
I simboli dell’unione tra le due comunità di Acireale e Grotte
A conclusione della S.Messa, concelebrata anche dai parroci del paese agrigentino, don Mario Fresta ha preso la parola per ringraziare la comunità di Grotte per la calorosa accoglienza. Ha ricordato il legame che le unisce nel nome della vergine e martire. “Tutti – ha detto – siamo chiamati a essere santi, sull’esempio di Venera, che è raffigurata con in mano il crocifisso, simbolo dell’amore supremo, quello che scaturisce da un cuore privo di orgoglio”. Anche il parroco di Grotte ha preso la parola per ringraziare il vicario foraneo. E spronare anche tutti i devoti di Santa Venera a lavorare per il bene delle rispettive comunità, annunciando sempre il nome di Gesù e Santa Venera. A ricordo dell’evento, don Salvatore Zammito e l’associazione “Santa Venera” hanno donato alla comunità di Acireale un cuore d’argento.
Al termine della celebrazione si è data lettura di una pergamena a suggello del patto di alleanza ed amicizia tra le comunità di Grotte ed Acireale. Entrambe accomunate dalla stessa devozione a Santa Venera. Documento firmato dai presidenti delle rispettive associazioni, Domenico Vizzini e Pietro Trovato, unitamente ai loro parroci. Era presente anche il consigliere comunale acese, prof.ssa Simona Postiglione, già presidente della Deputazione della Reale Cappella di Santa Venera, delegata dal sindaco per rappresentare il Comune di Acireale. La professoressa ha omaggiato il sindaco di Grotte con la copia di un’antica stampa di Santa Venera, regalo della Deputazione. Ha porto poi i saluti anche al presidente del locale consiglio comunale, Angelo Carlisi.
A seguire si è svolta la processione dello scrigno reliquiario della Santa Patrona di Grotte per le vie del paese. Portato a spalla dai devoti del circolo acese, è rientrato in chiesa Madre con solenne benedizione delle sacre reliquie. Prima del rientro a casa i fedeli acesi hanno avuto anche la possibilità, dopo il rinfresco organizzato presso i locali parrocchiali, di visitare un’antica grotta, che la tradizione ritiene essere stata frequentata dalla Santa nella sua attività di predicazione.
Guido Leonardi