Il secondo vertice della Comunità politica europea (CPE) si è tenuto in Moldova il giovedì 1 giugno. Capi di Stato e alti funzionari europei provenienti da 47 paesi sono stati accolti dalla presidente moldava Maia Sandu, presso il Castello Mimi, (Bulboaca). I temi affrontati in Moldova sono quelli su cui è nata la Comunità politica europea: sicurezza, energia e connettività.
Politica europea / Cos’è il CPE?
La Comunità politica europea è un forum governativo paneuropeo istituito nel 2022 su iniziativa del Presidente francese Emmanuel Macron. Lo scopo è affrontare tematiche di interesse comune e rafforzare la cooperazione tra i diversi paesi europei. Il primo vertice si è svolto a Praga il 6 ottobre del 2022. Nell’occasione si sono tenuti due discussioni, una intitolata “Energia, clima ed economia” e l’altra “Pace e sicurezza“. Il prossimo incontro è previsto invece, per il 5 ottobre 2023 in Spagna.
Politica / L’importanza del vertice per la Moldova
La scelta di riunirsi proprio in Moldova non è casuale stando alle parole dell’Alto rappresentante dell’Ue per la politica estera e di sicurezza Josep Borell:
“Spero che la presenza qui di tanti leader, a qualche chilometro dal confine con l’Ucraina, sia un messaggio sull’unità di tanti Stati nella difesa dell’ordine internazionale, dei diritti della persona, della sovranità del Paese. È importante che questo messaggio arrivi alla Russia”.
Per la Repubblica di Moldova si è trattato dell’evento politico più importante della sua giovane storia. Questa piccola terra, al confine con la martoriata Ucraina, infatti, sta facendo importanti passi in avanti verso l’Unione Europea. Ne sono prova i 75 mila moldavi che sono scesi in piazza per gridare al mondo la loro volontà di far parte della famiglia europea. L’evento ha visto coinvolti anche i cittadini della diaspora nei diversi paesi dell’Europa (Romania, Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Svizzera, Francia). Purtroppo, per motivi storici e politici, un’altra percentuale della popolazione filorussa non la pensa allo stesso modo. Essi chiedono che l’adesione avvenga previo referendum in cui sarà il popolo a scegliere e non un partito.
“Il vertice è una chiara espressione della nostra unità, forza e determinazione ad agire insieme come una famiglia che rimane unita e lavora insieme per risolvere i problemi comuni”, ha dichiarato Maia Sandu.
Politica europea / Le voci di Meloni e Zelensky
Il Primo Ministro Giorgia Meloni si è espressa così sull’importanza dell’odierno incontro ai vertici: “Questo vertice è determinante per ribadire che l’Europa è soprattutto una civiltà, fondata su valori come la libertà e l’uguaglianza tra gli uomini. Non c’è un’Europa di serie A e una di serie B, ma un’Europa che, come diceva Giovanni Paolo II, ha bisogno di respirare con due polmoni: uno occidentale e uno orientale. Tutto questo assume un significato nel momento in cui ci troviamo qui, nel contesto attuale”.
La stessa ha inoltre sottolineato il ruolo difensore che riveste l’Ucraina per tutto l’Occidente e la stessa Moldova “un’altra nazione che rischia l’aggressione se gli ucraini non la difendono come stanno facendo e se noi non la aiutiamo”. Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, la cui presenza non è stata annunciata prima per motivi di sicurezza, ha dichiarato: “Noi sosteniamo la Moldova, siamo molto felici di andare verso l’Ue l’insieme e ringrazio questo popolo per aver accolto i nostri rifugiati. Quello che è importante è che il nostro futuro sia nell’Ue”.
A tal proposito, il giorno prima, durante una conferenza congiunta Maia Sandu non ha nascosto che il suo Paese prevede anche di utilizzare il vertice per mostrare le riforme e convincere i leader ad aprire i colloqui di adesione all’UE il prima possibile. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si è dichiarata sorpresa dai progressi fatti. Per questo motivo ha stanziato un nuovo pacchetto di sostegno per il Paese del valore di circa 1,6 miliardi di euro.
Eugenia Castorina