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	<title>mostra a Noto Archivi - La Voce dell&#039;Jonio</title>
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	<description>Fondato nel 1958 da Orazio Vecchio</description>
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	<title>mostra a Noto Archivi - La Voce dell&#039;Jonio</title>
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		<title>Mostre / Riapre oggi a Noto &#8220;Artisti di Sicilia&#8221;, sintesi della varietà del genio artistico isolano</title>
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		<dc:creator><![CDATA[Redazione]]></dc:creator>
		<pubDate>Sat, 30 May 2020 16:20:19 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Cronaca]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>Da oggi,  sabato 30 maggio, riapre al pubblico la mostra “Novecento &#8211; Da Pirandello a Guccione &#8211; Artisti di Sicilia”, ospitata al Convitto delle Arti &#8211; Noto Museum di Noto e curata da Vittorio Sgarbi. L’esposizione sarà visitabile nei weekend e nei festivi di maggio e giugno (dalle ore 10 alle ore 20, ultimo biglietto [&#8230;]</p>
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										<content:encoded><![CDATA[<p>Da oggi,  sabato 30 maggio, riapre al pubblico la mostra “Novecento &#8211; Da Pirandello a Guccione &#8211; Artisti di Sicilia”, ospitata al <strong>Convitto delle Arti</strong> &#8211; <strong>Noto Museum</strong> di Noto e curata da Vittorio Sgarbi.<br />
L’esposizione sarà visitabile nei weekend e nei festivi di maggio e giugno (dalle ore 10 alle ore 20, ultimo biglietto alle ore 19) e da luglio tutti i giorni (dalle ore 10 alle ore 24, ultimo biglietto alle ore 23). Il percorso espositivo prevede il rispetto delle linee guida governative sulle norme anti contagio COVID-19 ed il personale provvederà a far rispettare tutte le nuove disposizioni.<br />
Sotto il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Siciliana e del Comune di Noto &#8211; si legge in una nota informativa &#8211; la mostra è prodotta da Mediatica ed organizzata da Sicilia Musei.</p>
<figure id="attachment_78750" aria-describedby="caption-attachment-78750" style="width: 487px" class="wp-caption aligncenter"><img fetchpriority="high" decoding="async" class="size-large wp-image-78750" src="https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2020/05/cor-Vucciria-816-x-612-487x365.jpg" alt="" width="487" height="365" srcset="https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2020/05/cor-Vucciria-816-x-612-487x365.jpg 487w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2020/05/cor-Vucciria-816-x-612-scaled-300x225.jpg 300w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2020/05/cor-Vucciria-816-x-612-360x270.jpg 360w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2020/05/cor-Vucciria-816-x-612-200x150.jpg 200w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2020/05/cor-Vucciria-816-x-612-768x576.jpg 768w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2020/05/cor-Vucciria-816-x-612-260x195.jpg 260w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2020/05/cor-Vucciria-816-x-612-220x165.jpg 220w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2020/05/cor-Vucciria-816-x-612-160x120.jpg 160w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2020/05/cor-Vucciria-816-x-612-400x300.jpg 400w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2020/05/cor-Vucciria-816-x-612-600x450.jpg 600w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2020/05/cor-Vucciria-816-x-612-scaled.jpg 373w" sizes="(max-width: 487px) 100vw, 487px" /><figcaption id="caption-attachment-78750" class="wp-caption-text"><strong>La Vucciria di Renato Guttuso</strong></figcaption></figure>
<p>Quando, nel 2003, Vittorio Sgarbi scandagliava con occhio attento e curioso il patrimonio pittorico e scultoreo italiano nella “ricerca di un’identità” artistica nazionale, vi comprendeva anche la Sicilia, di cui, come è suo gusto, cercava e indagava personalità nascoste e pur sorprendenti.<br />
Offrì allora un panorama inedito e affascinante. Ma più ne raccolse, giungendo fino alle ultime generazioni, nel 2014, con la prima edizione di “Artisti di Sicilia”, che attraversò con un grosso bagaglio di opere, una buona parte dell’isola da Favignana, a Palermo e a Catania. Una esperienza che raccolse ben 60.000 visitatori in soli sei mesi nelle tre sedi.<br />
“Artisti di Sicilia” viene riproposta a Noto variandone in parte il panorama con eliminazioni e aggiunte di nomi e con opere diverse degli stessi artisti, per ribadire e sottolineare ancora una volta l’ampiezza, la varietà e la forza del genio artistico dell’isola.<br />
Sgarbi ha allargato al massimo, sia numericamente sia nelle generazioni, sia nella diversità degli “esercizi di stile”, il panorama, offrendo al numeroso pubblico dei visitatori una rara occasione, per vedere raccolte insieme prove significative ormai storicizzate sia dei più noti maestri sia di personalità defilate, ma non ignorabili, sia dei più giovani artisti, spesso costretti ad una diaspora o ad un isolamento, che non ne ha consentito una pronta conoscenza. Obiettivo: una lettura pressoché unitaria, complessiva dell’arte siciliana, nel cui eclettismo predomina, per lo più, un fil rouge, quello del realismo, della figurazione, che, ad eccezione di alcune parentesi di sperimentalismo innovativo, non trova ostacoli nel suo percorso.</p>
<figure id="attachment_78752" aria-describedby="caption-attachment-78752" style="width: 302px" class="wp-caption alignright"><img decoding="async" class="size-large wp-image-78752" src="https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2020/05/cor-Ragazzi-seduti-Pina-Cali¦Ç-1934-539-x-651-302x365.jpg" alt="" width="302" height="365" srcset="https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2020/05/cor-Ragazzi-seduti-Pina-Cali¦Ç-1934-539-x-651-302x365.jpg 302w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2020/05/cor-Ragazzi-seduti-Pina-Cali¦Ç-1934-539-x-651-224x270.jpg 224w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2020/05/cor-Ragazzi-seduti-Pina-Cali¦Ç-1934-539-x-651-260x314.jpg 260w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2020/05/cor-Ragazzi-seduti-Pina-Cali¦Ç-1934-539-x-651-220x266.jpg 220w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2020/05/cor-Ragazzi-seduti-Pina-Cali¦Ç-1934-539-x-651-160x193.jpg 160w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2020/05/cor-Ragazzi-seduti-Pina-Cali¦Ç-1934-539-x-651-scaled.jpg 232w" sizes="(max-width: 302px) 100vw, 302px" /><figcaption id="caption-attachment-78752" class="wp-caption-text">Ragazzi seduti, Pina Calì</figcaption></figure>
<p>Un realismo, però, che agganciandosi a questi stimoli di innovazione e alle personali fantasie immaginative, perviene a interpretazioni sempre nuove, segnate dal sigillo delle singole personalità. Figura, Ritrattistica, Interni, Paesaggismo, Nature morte sono i maggiori ambiti di riferimento di questo realismo, su cui si sono cimentati e si cimentano ancora in molti: il nodo di una rete, in cui confluiscono le testimonianze creative delle più importanti personalità artistiche dell’isola.<br />
Dal ritorno all’ordine, tra la fine degli anni Venti a tutto il decennio degli anni Trenta e nell’affacciarsi dei primi tragici anni Quaranta, per la maggioranza degli artisti si era suggellata la fine del rapporto con l’Avanguardia, che nelle ultime sue propaggini aveva imboccato anch’essa i sentieri dell’interiorità.<br />
Il ritorno alla poesia dell’intimo sembra quasi obbligato allora e le scene da lessico familiare appaiono componenti interscambiabili di un’arte pacificata, che cerca equilibrio tra modernismo internazionale e tradizione.  E i giovani artisti dell’isola, “incontentabili ricercatori di valori pittorici” (Pippo Rizzo, Giovani Pittori e Scultori Siciliani. Catalogo della Mostra, Roma, 1929), finiscono con l’esporre a Milano e a Roma, esportando novità di idee e di segni. “Guttuso ci apparve come un contatto mitico, sorprendente, con un territorio ignoto ed evocante&#8230;”, scrive Raffaele De Grada nel 1932 e Leonardo Sinisgalli nel 1934 (4 siciliani al Milione, in “L’Italia letteraria”, 9 giugno 1934) confessa con stupore a proposito del Gruppo dei Quattro: “Hanno forse il diavolo in corpo”, mentre Raffaello Giolli (Sei pittori siciliani a Milano, in “Il Giornale d’Italia”, 24 giugno1932) si chiede: “Perché mai la loro dovrebbe essere soltanto pittura siciliana?”</p>
<p>Poi, dal dopo-guerra ad oggi, è stato tutto un susseguirsi di sperimentalismi e di ritorni figurali, di oscillazioni del gusto, che negli anni Sessanta-Settanta hanno inclinato verso una critica pungente contro la società del falso benessere e in anni successivi hanno permesso soluzioni formali spesso sorprendenti. Oggi sembra che l’artista ondeggi in un mare agitato, senza direzioni sicure, senza poetiche meditate, senza mete. Perfino in quella che è ritenuta l’arte alla moda, la Street Art, la sua persona si defila, spesso senza lasciare traccia, pur regalando a tutti i suoi sms inequivocabili. Un’arte effimera, tuttavia, come effimera è spesso la realtà odierna, in cui la comunicazione rapida e immediata, il più delle volte confusa non lascia segni duraturi e salvifici.<br />
La mostra “Novecento &#8211; Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Guccione”, a cura di Vittorio Sgarbi, è un tributo alla Sicilia, ai siciliani e alla sicilitudine e si innesta perfettamente nel ciclo quinquennale, che ha visto Noto diventare palcoscenico di grandi mostre d’arte.<br />
ORARI DI APERTURA<br />
Maggio, giugno: weekend e festivi 10 – 20 (ultimo biglietto alle 19)<br />
Luglio, agosto e settembre: tutti i giorni 10 &#8211; 24 (ultimo biglietto alle 23)<br />
Ottobre: tutti i giorni 10 &#8211; 20 (ultimo biglietto alle 19).</p>
<p>BIGLIETTI<br />
Intero € 12,00<br />
Ridotto € 7,00 (over 65, gruppi di almeno 6 persone)<br />
Ridotto plus € 6,00 (universitari, ragazzi fino ai 18 anni, residenti)<br />
Ridotto scuole € 4,00</p>
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		<title>Arte e turismo / Sicilia, le mostre da non perdere a Ferragosto</title>
		<link>https://www.vdj.it/arte-e-turismo-sicilia-le-mostre-da-non-perdere-a-ferragosto/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Redazione]]></dc:creator>
		<pubDate>Thu, 15 Aug 2019 09:20:15 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Cronaca]]></category>
		<category><![CDATA[Cultura]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>Dal Palazzo Valle di Catania al Convitto delle Arti di Noto, dall’ex Convento di S. Francesco d’Assisi al Palazzo della Soprintendenza di Siracusa, il Ferragosto siciliano offre agli amanti dell’arte numerose occasioni per visitare alcune delle mostre più importanti. A Catania “Leonardo Da Vinci &#8211; I volti di un genio” Il Palazzo Valle di Catania [&#8230;]</p>
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										<content:encoded><![CDATA[<p>Dal Palazzo Valle di Catania al Convitto delle Arti di Noto, dall’ex Convento di S. Francesco d’Assisi al Palazzo della Soprintendenza di Siracusa, il Ferragosto siciliano offre agli amanti dell’arte numerose occasioni per visitare alcune delle mostre più importanti.</p>
<p><strong>A Catania “Leonardo Da Vinci &#8211; I volti di un genio”<img decoding="async" class="alignright size-full wp-image-69848" src="http://www.vdj.it/wp-content/uploads/2019/08/Leonardo_Catania-600-x-400.jpg" alt="" width="400" height="267" srcset="https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2019/08/Leonardo_Catania-600-x-400.jpg 400w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2019/08/Leonardo_Catania-600-x-400-300x200.jpg 300w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2019/08/Leonardo_Catania-600-x-400-405x270.jpg 405w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2019/08/Leonardo_Catania-600-x-400-548x365.jpg 548w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2019/08/Leonardo_Catania-600-x-400-260x173.jpg 260w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2019/08/Leonardo_Catania-600-x-400-220x147.jpg 220w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2019/08/Leonardo_Catania-600-x-400-160x107.jpg 160w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2019/08/Leonardo_Catania-600-x-400-600x400.jpg 600w" sizes="(max-width: 400px) 100vw, 400px" /></strong><br />
Il Palazzo Valle di Catania ospita “Leonardo Da Vinci &#8211; I volti di un genio”. Installazioni audiovisive, ricostruzioni realistiche, applicazioni di realtà mista e aumentata, infografica, repliche dei manoscritti di Leonardo e sorprendenti applicazioni tecnologiche accompagneranno i visitatori alla scoperta del genio.<br />
“Leonardo Da Vinci &#8211; I volti di un genio” è un progetto di Christian Gálvez. Il percorso espositivo è suddiviso in cinque aree tematiche: “Il Rinascimento di Leonardo”, “Un’eredita universale”, “L’ultima cena”, “Lo specchio dell’anima”, “Leonardo da Vinci: faccia a faccia”. La mostra sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 20.00 (ultimo biglietto alle 19.00) e sabato e domenica dalle 10.00 alle 22.00 (ultimo biglietto alle 21.00).</p>
<p><strong>“L’Impossibile è Noto”<img loading="lazy" decoding="async" class="alignright size-full wp-image-69849" src="http://www.vdj.it/wp-content/uploads/2019/08/cor-Noto-1504-x-1004-496-x-331.jpg" alt="" width="400" height="267" srcset="https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2019/08/cor-Noto-1504-x-1004-496-x-331.jpg 400w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2019/08/cor-Noto-1504-x-1004-496-x-331-300x200.jpg 300w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2019/08/cor-Noto-1504-x-1004-496-x-331-405x270.jpg 405w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2019/08/cor-Noto-1504-x-1004-496-x-331-260x174.jpg 260w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2019/08/cor-Noto-1504-x-1004-496-x-331-220x147.jpg 220w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2019/08/cor-Noto-1504-x-1004-496-x-331-160x107.jpg 160w" sizes="(max-width: 400px) 100vw, 400px" /></strong><br />
Il Futurismo, il Cubismo, la Metafisica, Dada, il Surrealismo, sono questi i principali movimenti rivoluzionari del Novecento, la prestigiosa mostra dal titolo “L’Impossibile è Noto” a cura di Giancarlo Carpi e Giuseppe Stagnitta, prodotta da Sicilia Musei, espone i principali artisti di questi movimenti che sempre sperimentarono andando alla ricerca dell’inaudito e di quanto fino ad allora era stato ritenuto “impossibile” nell’arte. La mostra, costituita da oltre 100 opere, provenienti da Fondazioni, Archivi e importanti collezioni private, è ospitata al Convitto delle Arti di Noto ed è aperta tutti giorni dalle 10 alle 24. Il percorso espositivo si articola in 10 tappe: l&#8217;invenzione del movimento nella foto- grafia e nella pittura, Futurismo e Cubismo, Metafisica e Dada tra Europa e Italia, Surrealismo, il Futurismo negli anni trenta; tra volo-sogno e cosmo, Astrattismo e Astrattismo lirico, Mirò e Depero, l&#8217;Astrattismo e la materia, Dalì-stravaganze, focus sul futuro.</p>
<p><strong><img loading="lazy" decoding="async" class="alignright size-large wp-image-69850" src="http://www.vdj.it/wp-content/uploads/2019/08/corSiracusa_Caravaggio-668-x-875-279x365.jpg" alt="" width="279" height="365" srcset="https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2019/08/corSiracusa_Caravaggio-668-x-875-279x365.jpg 279w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2019/08/corSiracusa_Caravaggio-668-x-875-206x270.jpg 206w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2019/08/corSiracusa_Caravaggio-668-x-875-260x341.jpg 260w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2019/08/corSiracusa_Caravaggio-668-x-875-220x288.jpg 220w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2019/08/corSiracusa_Caravaggio-668-x-875-160x210.jpg 160w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2019/08/corSiracusa_Caravaggio-668-x-875-600x786.jpg 600w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2019/08/corSiracusa_Caravaggio-668-x-875.jpg 214w" sizes="(max-width: 279px) 100vw, 279px" />A Siracusa esposta la “Crocifissione di Sant’Andrea” di Michelangelo Merisi da Caravaggio, collezione Spier Londra (già collezione Back Vega)</strong><br />
I prestigiosi locali del Palazzo della Soprintendenza di Siracusa ospitano “Caravaggio. Per una crocifissione di Sant’Andrea”. La mostra è curata da Pierluigi Carofano e Nicola Barbatelli ed è una vera e propria “Caravaggio experience” che vede al centro del progetto espositivo la “Crocifissione di Sant’Andrea” di Michelangelo Merisi da Caravaggio, collezione Spier Londra (già collezione Back Vega). L’opera la cui proprietà è di un fondo privato è stata esposta al museo di Cleveland nel 2017 in occasione del restauro dell’altra versione della “Crocifissione di Sant’Andrea” di proprietà del museo americano. In quella occasione è stato possibile effettuare tra i principali studiosi al mondo di Caravaggio il confronto tra le due opere. Nell’ambito dello spazio espositivo, grazie alla collaborazione del Polo Museale di Messina per i siti culturali, potranno essere apprezzate due opere di Mario Minniti, grande amico di Caravaggio, che ospitò nel suo periodo siciliano: “Miracolo della vedova di Naim” e “Maddalena ai piedi della croce”. La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 21.</p>
<p><strong>100 sculture dei più grandi artisti internazionali a “Ciclopica&#8221;<img loading="lazy" decoding="async" class="alignright size-full wp-image-69851" src="http://www.vdj.it/wp-content/uploads/2019/08/cor-CICLOPICA_XiÔÇÖan-Warriors-6-teste-di-Zhang-Hong-Mei-No-Effort-di-Ma-Yuan-e-Dolalr-di-Song-YongPing-750-x-500.jpg" alt="" width="400" height="267" srcset="https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2019/08/cor-CICLOPICA_XiÔÇÖan-Warriors-6-teste-di-Zhang-Hong-Mei-No-Effort-di-Ma-Yuan-e-Dolalr-di-Song-YongPing-750-x-500.jpg 400w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2019/08/cor-CICLOPICA_XiÔÇÖan-Warriors-6-teste-di-Zhang-Hong-Mei-No-Effort-di-Ma-Yuan-e-Dolalr-di-Song-YongPing-750-x-500-300x200.jpg 300w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2019/08/cor-CICLOPICA_XiÔÇÖan-Warriors-6-teste-di-Zhang-Hong-Mei-No-Effort-di-Ma-Yuan-e-Dolalr-di-Song-YongPing-750-x-500-405x270.jpg 405w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2019/08/cor-CICLOPICA_XiÔÇÖan-Warriors-6-teste-di-Zhang-Hong-Mei-No-Effort-di-Ma-Yuan-e-Dolalr-di-Song-YongPing-750-x-500-548x365.jpg 548w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2019/08/cor-CICLOPICA_XiÔÇÖan-Warriors-6-teste-di-Zhang-Hong-Mei-No-Effort-di-Ma-Yuan-e-Dolalr-di-Song-YongPing-750-x-500-260x173.jpg 260w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2019/08/cor-CICLOPICA_XiÔÇÖan-Warriors-6-teste-di-Zhang-Hong-Mei-No-Effort-di-Ma-Yuan-e-Dolalr-di-Song-YongPing-750-x-500-220x147.jpg 220w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2019/08/cor-CICLOPICA_XiÔÇÖan-Warriors-6-teste-di-Zhang-Hong-Mei-No-Effort-di-Ma-Yuan-e-Dolalr-di-Song-YongPing-750-x-500-160x107.jpg 160w, https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2019/08/cor-CICLOPICA_XiÔÇÖan-Warriors-6-teste-di-Zhang-Hong-Mei-No-Effort-di-Ma-Yuan-e-Dolalr-di-Song-YongPing-750-x-500-600x400.jpg 600w" sizes="(max-width: 400px) 100vw, 400px" /></strong><br />
L’ex Convento di S. Francesco d’Assisi di Siracusa ospita “Ciclopica”. La mostra, a cura di Vincenzo Sanfo, offre una grande panoramica sul concetto di scultura attraverso quasi due secoli, dalla fine dell’800 ai giorni nostri.
Il percorso espositivo prende il via con tre esempi che racchiudono le linee guida di “Ciclopica”: una testa di Buddha in pietra del XVI secolo proveniente dalla Cina, una scultura ellenistica e un gruppo di antiche sculture africane utilizzate come maschere rituali. Questo a simboleggiare le tre direzioni della cultura internazionale, cioè Africa, Asia ed Europa. Oltre ad un percorso di tipo geografico, con artisti provenienti da ogni parte del mondo, dagli Stati Uniti alla Cina, dal sud est asiatico all’Africa, dall’Europa al Canada per finire al Sud America, l’esposizione ha tra le sue peculiarità l’obiettivo di rappresentare la varietà dei materiali utilizzati dagli artisti. Nelle sale dell&#8217;ex Convento di S. Francesco d&#8217;Assisi non sono esposte solo opere di marmo e bronzo, ma trovano spazio capolavori realizzati con materiali inconsueti, come la carta, la terracotta, il poliuretano, la plastica e la vetroresina, a significare la ricchezza dell’ispirazione artistica dell’arte contemporanea e le innumerevoli possibilità che oggi sono offerte agli artisti del nostro tempo. La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 20.</p>
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