Notizie dalla Tanzanìa. Adesso che laggiù – nell’emisfero australe – sta per arrivare l’estate, Ciccio, il nostro “inviato speciale” in Africa, se ne va in ferie. Sono passati sette mesi e mezzo, da quando Ciccio sta in Africa, e ormai si è ben ambientato, nel contesto e nella sua attività, anche se ogni giorno c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire, perché l’Africa è così, non si finisce mai di conoscerla.
E sono soprattutto i bambini che ti riservano sempre nuove sorprese, come quella che hanno riservato a Ciccio qualche settimana fa. Ecco infatti che cosa egli scrive su facebook il 27 settembre: «I bambini sono capaci di regalarti ogni giorno momenti indimenticabili che rimarranno per sempre con te. Ti lasciano un segno indelebile che mai si cancellerà… A me più che un segno interiore ne è toccato uno abbastanza tangibile ed esteriore, per cui da quattro giorni le croste della varicella sono mie degne compagne di viaggio….». E sì, proprio così, Ciccio ha preso la varicella, contagiato da qualche bambino, e per una decina di giorni si è ritrovato pieno di crosticine, che man mano che s’asciugavano gli procuravano un prurito pazzesco. Perché Ciccio da piccolo, a casa, tra le tante malattie esantematiche la varicella non l’aveva proprio presa, e tra i tanti vaccini che aveva dovuto fare prima di partire quello per la varicella non c’era.
Adesso comunque gli è passato tutto e, come dicevamo, adesso che sta per arrivare l’estate, adesso che è finita la stagione secca e sta per arrivare la stagione delle piogge, Ciccio ha deciso di andare in ferie. Ma non tornerà a casa per le vacanze, ma sarà la casa che lo raggiungerà. Nel senso che quattro suoi amici (anch’essi capi-scout) lo hanno raggiunto per trascorrere con lui un mese in giro per l’Africa. Gli intrepidi Danilo, Matteo, Sara e Verusca sono già partiti e a quest’ora sono già in giro con lui per Zanzibar, Nyololo, Dar es Salaam e il parco nazionale di Ruaha, secondo un rigido programma predisposto dallo stesso Ciccio. Dal 22 ottobre al 7 novembre poi soggiorneranno con Ciccio a Ismani, facendo anch’essi due settimane di volontariato e condividendo la sua esperienza nel villaggio dove egli svolge la sua attività.
Quando sono partiti, avevano una valigia in più, la valigia di Ciccio, che aveva chiesto – alla sua famiglia e a loro stessi – di portargli tante cose: intanto il suo materiale da giocoleria per intrattenere i ragazzi; e poi qualcosa che lì è difficile da trovare: saponette, dentifrici, shampoo, materiale di cancelleria; e ancora alcuni tipi di medicinali, soprattutto antibiotici per uso topico, antidolorifici e creme antimicotiche; ma anche dolci e prodotti tipici della nostra terra: salami, formaggi, paste di mandorla, biscotti umberto. La stessa valigia tornerà piena di altre cose: prodotti tipici africani, o chissà che altro.
Aspetteremo con ansia, a metà novembre, il ritorno di Danilo, Matteo, Sara e Verusca.
Nino De Maria