Robot che capiscono le emozioni e parlano con ChatGpt. Ricercatori sulle frontiere più avanzate dell’Ai. Progetti industriali e prototipi per la bio medicina. Massimo Sideri, inviato ed editorialista del Corriere della Sera, nonché docente della Luiss, è intervenuto su questi importanti argomenti sulla frontiera tecnologa, giovedì 4 maggio nel Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università degli Studi di Catania per il primo appuntamento con le masterclass gratuite di giornalismo propedeutiche offerte da Taobuk in occasione della XIII edizione del festival letterario internazionale in programma a Taormina dal 15 al 19 giugno.
Masterclass Taobuk: dal blu egizio al blu dell’intelligenza artificiale
In apertura dell’incontro sono intervenute l’ideatrice di Taobuk, Antonella Ferrara, e la coordinatrice dell’Area per la comunicazione dell’Università di Catania, Laura Vagnoni, che sottolinea: “la storica sinergia e collaborazione tra i due enti, hanno evidenziato l’importanza delle “masterclass condotte da prestigiose personalità del mondo culturale e scientifico su innovazione, nuove tecnologie, cultura e informazione e coordinate da docenti universitari”. In questa occasione Massimo Sideri ha spiegato il rapporto tra Uomo e Tecnologia esplicato tramite la metafora del colore blu nel corso della storia, dai sarcofagi al metaverso. È nata prima l’arte come necessità espressiva dell’homo sapiens o la tecnologia?
In realtà questi due bisogni sono andati di pari passo nella storia dell’umanità, intrecciandosi come la doppia elica del Dna, influenzandosi a vicenda, profondamente. Ne è la riprova la storia del blu che coincide anche con la storia di tutto ciò che è artificiale. Il blu come colore nasce grazie agli antichi egizi che trovano per primi un procedimento per produrlo. Compare così il blu nell’arte, che prima poteva esprimersi solo negli oggetti e nelle sculture fatte con i preziosi lapislazzuli dell’Afghanistan. Oggi anche l’intelligenza artificiale si tinge di blu.
Il colore blu dell’artificiale
“Il blu si presta bene a raccontare”, ha affermato in apertura Sideri. Oggi pensiamo al digitale come quel qualcosa che si trova dentro i pc, ma l’uomo ha interagito sempre con la tecnologia con le grandi invenzioni, basti pensare alla ruota e alla scrittura. Umberto Eco diceva che alcune invenzioni nascono perfette. Nel Rinascimento il blu viene usato solo per le immagini sacre. Sideri commenta: “Dire di avere il sangue blu è legato ai faraoni egizi. Non a caso già ai tempi veniva utilizzato con parsimonia così come il suo utilizzo avveniva con molta oculatezza anche in tutta la storia dell’arte. Basti pensare al velo della Madonna nel corso dei secoli”.
Il blu ha una storia a sé stante nella storia dell’arte e della società e anche nel nostro rapporto con le immagini. Nel 1500, invece Michelangelo rivoluziona il paradigma artistico con il Giudizio Universale della Cappella Sistina. Fino ad arrivare così al blu della stoffa e al blu di Genova, ha detto in chiusura Massimo Sideri alla masterclass Taobuk, ovvero il blue jeans. Giungendo ai giorni nostri in cui il blu è il colore dell’Intelligenza artificiale. Il virtuale diventa reale e la moda del colore blu sbarca nel Metaverso.
ChatGpt: il futuro della scienza ?
Di fronte alla pervasività delle tecnologie e all’arrivo del nuovo paradigma dell’AI generativa, la tecnologia mantiene o cannibalizza le possibili influenze sulla vita? Su quel saliscendi urbano che sono le strade di San Francisco, a fare notizie in questi giorni adesso non è Elon Musk o Jeff Bezos ma Sam Altman, presidente di OpenAI che oggi spopola con l’app ChatGpt. Una chat all’interno di cui possiamo chiedere qualunque cosa. Per utilizzarlo è sufficiente andare su chat.openai.com/chat, si aprirà una finestra all’interno della quale potrete dialogare con la macchina.
È in grado di scrivere temi, fare risssunti, tradizioni, fare una lista di idee regalo per un amico sulla base dei suoi gusti e del vostro budget, può darvi suggerimenti su come migliorare un testo e addirittura scrivere delle linee di codice su richiesta e, ancora, riesce a spiegare concetti matematici astratti in maniera semplice ed efficace. ChatGPT presenta però innumerevoli falle e fragilità già contestate da molti scienziati, infatti capita spesso che si sbagli e a volte possiamo provare a correggerlo, altre volte, soprattutto se non ci si accorge dell’errore, diventa difficile.
Robot: eroi o Terminator?
Tra i corridoi e le scalinate dell’Università di Catania nessuno teme l’avvento dei robot “terminatori” come nel famigerato film con Arnold Schwarzenegger. Anzi dobbiamo essere consapevoli, aperti e in grado di abbracciare le capacità salvifiche dell’AI guidandola con la l’intelligenza umana. Per essere in grado di prevenire e distruggere i tumori. Di questo è capace l’AI.
“Manca ancora una visione a lungo termine. La capacità di pensare di cosa potrà essere capace la ricerca italiana e internazionale nei prossimi dieci anni“, conclude così Massimo Sideri la stimolante masterclass Taobuk. E rimane dunque saldo all’idea che questa AI sia applicabile in concreto più nella scienza che nella fantascienza, per un possibile futuro sviluppo dell’umanità.
Giuliana Aglio