Taormina Film festival / Pop, glamour e identità mediterranea nella 70esima edizione firmata da Marco Müller

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Taormina film festival

Sotto le stelle del Teatro Antico di Taormina, il prossimo 12 luglio, prenderà il via la nuova edizione del Taormina Film Festival che festeggia il 70 ° anniversario. Per l’occasione, un omaggio alla commedia italiana in un’edizione che coniuga divismo hollywoodiano, dimensione umana e sguardo sull’altrove. Il Festival, diretto da Marco Müller, sarà inaugurato con la serata evento dei Nastri d’Argento.

Nel concepire un programma che, sotto le stelle del Teatro Antico, sia capace di soddisfare tutti i tipi di pubblico, dagli appassionati di blockbuster pop al cinema italiano, il direttore Müller ha scelto di intrecciare diversi filoni. Dall’avventura action al thriller psicologico, dall’horror alla romantic-comedy. Il tutto accompagnato alle molteplici facce di un cinema siciliano che avanza a 360 gradi.

Dunque, la partecipazione di grandi protagonisti come Christian De Sica, Carlo Verdone e molti altri. E tante presenze internazionali, tra cui Sharon Stone, Nicolas Cage, Bella Thorne, Rebecca De Mornay.

Gaetano Di Vaio
Gaetano Di Vaio

Il festival renderà omaggio anche al produttore Gaetano Di Vaio, scomparso di recente. Uno dei coraggiosi protagonisti del cinema fatto da chi vuole “restare a Sud”. E lo farà attraverso Largo Baracche, documentario che lo stesso Di Vaio girò giusto dieci anni fa sui ragazzi della “Napoli di Gomorra”. E con Tre regole infallibili di Marco Gianfreda, l’ultimo film che Di Vaio aveva prodotto con la sua Bronx Film.

Una rassegna ad ampio spettro culturale e geografico

Il cuore del Taormina Film Festival è il Gala che ospiterà 7 titoli tutte le sere al Teatro Antico. Quattro prime mondiali e un’attenzione particolare al giovane cinema con opere prime e seconde. Il 13 luglio si partirà con l’horror statunitense Saint Clare di Mitzi Peirone con Bella Thorne, Rebecca De Mornay e Ryan Philippe. Per proseguire con il travolgente action movie Twisters di Lee Isaac Chung, interpretato da Daisy Jessica Edgar-Jones.

Seguirano il thriller-psicologico The Surfer di Lorcan Finnegan con Nicolas Cage; Il giudice e il boss e un trittico di rom-com con il britannico-islandese Touch, diretto da Baltasar Kormákur e interpretato da Kôki. E poi le due italiane L’invenzione di noi due di Corrado Ceron e Finché notte non ci separi di Riccardo Antonaroli.

Col Focus Mediterraneo il festival si apre al mondo

In un’ottica di internazionalizzazione e apertura, il 2024 segna un anno di svolta per il festival. La manifestazione mira, infatti, a proporre un modello di festival moderno e altamente multidisciplinare, con azioni formative per i giovani, incontri e performance. Sotto l’egida del cinema, le arti dialogheranno non come compartimenti stagni, ma in grado di creare nuove forme spettacolari, che possano prevedere anche attività coordinate con altri Paesi del Mediterraneo.

Aprirsi al mondo, dunque, e inserirsi nelle sue contraddizioni più scottanti. Questo si propone quest’anno il festival e lo fa con il FOCUS MEDITERRANEO, centrale nella programmazione del Palazzo dei Congressi. Iniziando con la prima internazionale di From Ground Zero, il film collettivo coordinato da Rashid Masharawi. Il film presenta il “racconto di storie non raccontate” firmate da 22 giovani cineasti palestinesi che hanno filmato la vita quotidiana a Gaza.

Giusy Buscemi
Giusy Buscemi, protagonista della serie ” Vanina -un vicequestore a Catania”

A Taormina torna anche il maestro del cinema israeliano, Amos Gitai, con Shikun, compendio del suo cinema e della sua visione delle contraddizioni del paese. Mahdi Fleifel, invece, con in To A Land Unknown, scava nel mondo degli immigrati arabi clandestini nei paesi della UE. Grandi ospiti  francesi: la prima internazionale della versione integrale di Va savoir di Jacques Rivette e la prima mondiale di Filmlovers! di Arnaud Desplechin, versione in lingua inglese di Spectateurs, il film in cui il regista francese ha celebrato la magia del cinema visto in sala.

Nel suo nuovissimo Madame Luna, il regista cileno-svedese Daniel Espinosa, fresco dei suoi successi hollywoodiani, ambienta nel Meridione italiano la storia di una trafficante di uomini. Thierry de Peretti con il suo A son image torna, invece, nella sua Corsica natale per raccontare attraverso la vita, le amicizie e gli amori di una giovane fotografa i tumulti politici dell’isola dalla fine degli anni ’70 in poi.

Spazio al cinema Made in Sicily

Sempre al Palazzo dei Congressi uno spazio speciale è dedicato a OFFICINA SICILIA con L’arte della gioia di Valeria Golino, Vanina – Un vicequestore a Catania di Davide Marengo, i primi episodi, diretti da Piero Messina, de L’ora – Inchiostro contro piombo. E ancora la Sicilia apocalittica di Anna di Niccolò Ammaniti.

Ma la Sicilia è laboratorio di sempre rinnovate esperienze che spingono il suo cinema in avanti ma a 360 gradi. Accanto a questo panorama, dunque, un formidabile quintetto di prime mondiali (quattro opere prime e un’opera seconda). Cioè Quir di Nicola Bellucci, La bocca dell’anima di Giuseppe Carleo, Tre regole infallibili di Marco Gianfreda, Pietra madre di Daniele Greco e Mauro Maugeri e Il ladro di stelle cadenti di Francisco Saia. Infine, nuovi esperimenti di autori consacrati siciliani come l’interpretazione free-jazz di Tony Sperandeo nel nuovo film di Aurelio Grimaldi, La rieducazione, un’altra prima mondiale.

Arricchita da una sottosezione di cinema siciliano ritrovato, intitolata Ieri oggi domani, OFFICINA SICILIA vuole recuperare le opere più audaci del passato che annunciavano il cinema di oggi e quello che verrà. Spazierà, quindi, da un omaggio alla leggendaria Panaria Film, fondata nel 1947 dal principe Francesco Alliata ai lavori dei giovani documentaristi del CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo.

Particolarmente prezioso è l’ultimo dei non-fiction in programma, Diario di Guttuso, un itinerario-mosaico che ricostruisce la vita di Guttuso attraverso luoghi, amici e quadri. Un lavoro televisivo del 1982 che già annuncia la cifra personalissima del Premio Oscar Giuseppe Tornatore.Logo 70esimo Taormina film festival

Taormina Film Festival, non solo cinema

Grazie a Gianna Fratta, direttrice artistica della Fondazione Taormina Arte Sicilia, accanto alla rassegna cinematografica vive un’iniziativa parallela: PROIEZIONI – Suoni e parole prima del film. Un format di natura performativa tra musica, teatro ed eventi multimediali che offre, prima delle proiezioni al Teatro Antico, spettacoli legati al mondo del cinema.

In particolare, la proiezione del documentario La Montagne Infidèle di Jean Epstein con il commento musicale dal vivo della pianista Omar Sosa. Lo spettacolo teatrale L’amore segreto di Ofelia di Steven Berkoff con Chiara Francini e Andrea Argentieri. E anche un omaggio a Maria Callas, Vissi d’arte. Vissi per Maria, che si svolgeranno tra la Villa Comunale di Taormina e il Teatro Antico.

La Fondazione Taormina Arte Sicilia e il Taormina Film Festival 70 desiderano ringraziare MiC, Ministero Della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Siciliana – Assessorato Turismo Sport e Spettacolo, Sicilia Film Commission,  Comune di Taormina, AdSP dello Stretto, Sac, Aeroporto Di Catania, CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia; i main sponsor Intercity, Belmond Grand Hotel Timeo, Belmond Hotel Villa S.Andrea; gli sponsor tecnici Ibfor, Wella, Delta Marriott Hotels; Rai Sicilia per il patrocinio e i media partner Rai, Ciak, Cinematografo, Cinecittà News, Taxi Drivers, Variety.

Cristiana Zingarino