Nella replica del concerto de “Il volo” al teatro Antico di Taormina il primo impatto dello spettatore è con una grande orchestra di 68 elementi, ordinatamente disposti su uno scenario suggestivo.
I ragazzi fanno proprio sul serio – pensiamo- e sulle note di “Un amore così grande” si materializzano sul palco Gianluca Ginoble, 19 anni, Piero Barone, 21 anni e Ignazio Boschetto,20 anni, due tenori e un baritono, che poco hanno dei ragazzini che, appena cinque anni addietro, debuttarono in Tv a “Ti lascio una canzone” di Antonella Clerici.
Sono cresciuti. Le voci più definite, padronanza del palco, abili intrattenitori, interagiscono col pubblico con la spontaneità e la freschezza della loro giovane età.
E si divertono pure, prendendosi bonariamente in giro.
In due ore di spettacolo, con piglio di artisti consumati, sciorinano più di venti brani, spaziando, in trio, da celebri melodie come “Caruso”, “Mattinata” di Leoncavallo, “Torna a Surriento”, “O sole mio”, a canzoni d’amore senza tempo, passando per la loro “We are love”, tratta dall’album omonimo, nel quale hanno duettato con Placido Domingo ed Eros Ramazzotti.
Tre personalità differenti, eppure complementari: Gianluca ascolta Sinatra e la grande musica americana e predilige un repertorio più soft, intimistico, con un soffio di internazionalità. Suadenti le interpretazioni individuali di “Can’t help falling in love” di Presley e “Anema e core”, eseguita anche in inglese.
Piero proviene da una formazione classica, ama la lirica e adora i grandi tenori, il suo modello è Placido Domingo. Superbe le sue esecuzioni “a solo” di “Granata” e “Non ti scordar di me”.
Ignazio con la sua voce da baritono fa da collante tra i due tenori, ma non lesina grinta e sentimento nell’interpretazione di generi musicali diversi.
La sua ”Memory” è un omaggio a Barbra Streisand, con la quale hanno duettato in America e l’esecuzione di “Quando l’amore diventa poesia” renderebbe orgoglioso Massimo Ranieri.
Piero e Ignazio, da buoni siciliani (di nascita l’uno e naturalizzato l’altro), non potevano mancare una performance con canti popolari dialettali accompagnati da un gruppo folk locale, con tanto di balletto e soffio nel “bummulo”.
A sorpresa, l’esecuzione del famoso brano “Mamma” (di Bixio- Cherubini) ha coinvolto le tre mamme degli artisti, finalmente riunite a Taormina per assistere ad un concerto italiano dei figli sempre in giro per il mondo.
Ignazio ha tenuto a sottolineare quanta parte di merito abbiano avuto nella loro carriera il sostegno delle famiglie e la guida paterna del loro manager, Michele Torpedine, che “ li tratta come persone e non come prodotti industriali”.
Fa piacere vedere come questi ragazzi, nonostante siano diventati star internazionali, abbiano conservato intatti umiltà, sani principi, passione e voglia di studiare per crescere ancora musicalmente.
Dopo avere affascinato le platee di tutto il mondo, con i concerti di Taormina “Il volo” si libra ora alla conquista di tutta Italia, dove sono previste altre tappe all’insegna del “sold out” – tutto esaurito – com’è stato in Sicilia.
Graziella Maugeri
Comments are closed.