Teatro / Brillante debutto della neo compagnia “I PersonACI” con “A famigghia difittusa”

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a famigghia difittusa

La neo compagnia teatrale amatoriale acese “I PersonACI” ha debuttato con la commedia brillante di Calogero Maurici “A Famigghia difittusa”. Ad accoglerla il salone parrocchiale “Vittoria” a San Giovanni Bosco, frazione di Acireale.

La regista Giusy Pagano ha presentato la compagnia affiancata dal piccolo Giuseppe Cuturi, al suo esordio teatrale nel ruolo della “creatura”.
La Pagano non è nuova alle esperienze teatrali, infatti il suo amore per il cinema ed il teatro risale alla sua infanzia, quando affascinata dalle immagini che scorrevano in tv o al cinema, immaginava già di poter calcare un giorno anche lei il palcoscenico.

E così è stato, visto che fin da adolescente ha iniziato a seguire corsi di formazione e poi essere interprete di tanti personaggi, sotto la guida di registi come Franco Cannata che le ha permesso di crescere professionalmente, con esperienze sempre più importanti e coinvolgenti.I PersonACI

I PersonACI nascono in tempo di Covid

La compagnia amatoriale “I PersonACI” nasce in un periodo difficile, quello dell’isolamento per la pandemia da Covid. Ed è proprio in questo difficile momento che alcuni volontari della Misericordia di Acireale decidono di fare qualcosa per ritornare pian piano a riprendere in mano la vita e i rapporti sociali, fortemente penalizzati dalla paura del contagio.

Creare una compagnia teatrale non è cosa facile, specialmente quando gli attori sono spesso alla prima esperienza. Ma il teatro è vita, è scommettersi, calandosi nei panni di vari personaggi  plasmati dall’infaticabile lavoro del regista che deve curare tutto nei minimi particolari.
E Giusy Pagano in questo ruolo si è calata perfettamente, dirigendo i 13 attori che hanno formato la compagnia, infondendo loro motivazione e determinazione. Spronandoli a scommettersi e a fare gruppo, togliendo tempo al riposo e alla famiglia. Visto che le prove per la preparazione dello spettacolo si sono svolte sempre in orari serali per permettere a tutti i componenti di essere presenti.

La scelta del testo teatrale non è un caso perché, oggi come ieri, purtroppo, i difetti fisici e le diversità non sempre vengono accettati. E le critiche, le offese e gli sguardi a volte indiscreti ed indagatori non mancano. Il messaggio della commedia è forte e diretto: tutti possiamo avere delle diversità. Ma ciascuno di noi è speciale ed unico proprio perché diverso e non replicante dell’altro.Giusy Pagano e la compagnia

Nel cast anche un vicario parrocchiale e un bambino aggiunto

La regista ha anche portato un suo personale contributo al testo di Maurici, scritto tempo fa, accennando alla pandemia, e inserendo il personaggio della “creatura” di cui già accennato, per permettere a Giuseppe, che seguiva la mamma durante le prove, di cimentarsi anche lui in questa interessante esperienza.  Al piccolo, a fine spettacolo, è stata consegnata una medaglia dal vicesindaco Palmina Fraschilla come miglior talento. Nel cast anche il vicario della parrocchia santuario Sacratissimo Cuore di Gesù e della parrocchia Cuore Immacolato di Maria, don Salvatore Grasso che ha interpretato il sacerdote don Gaetano.

Dopo il brillante debutto, inizia una tournée della compagnia, che si esibirà in alcuni saloni parrocchiali dell’acese. E continuerà l’opera di volontariato, visto che le parrocchie ospitanti usufruiranno del ricavato dello spettacolo.
Intanto la regista Giusy Pagano, insieme alla sua compagnia, è pronta per portare in scena altri testi teatrali. Perché l’avventura è appena cominciata e la compagnia è felice di regalare al pubblico momenti di spensieratezza e divertimento.

 Gabriella Puleo