Teatro / In scena ad Acireale “La Resurressioni” del 1400 con la regia di Camilla Patti Strano

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Nella sala teatro San Paolo, ha avuto luogo la sacra rappresentazione in siciliano “La Resurressioni” di Marcu Di Grandi, autore del 400; inoltre nell’introduzione all’Evento della Resurrezione è stato inserito un “Pianto di Maria” del 300. Stile icastico di riduzione, adattamento e regia della prof. Camilla Patti Strano.

Il testo del Di Grandi consta di 893 versi, in metrica varia, con prevalenza di endecasillabi: ne è stato portato sulla scena poco più della metà; omessa la prima parte, incentrata sulla discesa di Cristo agli Inferi e la liberazione delle anime dei Giusti.corretta resurressione (816 x 459)

Di rilievo, le emblematiche scene dell’apparizione di Gesù a Maria Maddalena, ai discepoli di Emmaus, agli Apostoli nel Cenacolo.

Il sacro è stato recepito dagli spettatori con immediatezza, sia per la bravura degli attori, che hanno interpretato con passione la loro difficile parte, in un linguaggio antico con termini del tutto in disuso, sia per il gioco delle scene, in un palcoscenico abbastanza ampio e ben attrezzato. I colori tenui e sfumati hanno contribuito a creare un’atmosfera di “suspence”, densa di richiami ai Vangeli, attraverso simboli scenografici. Caratteristici i costumi e rispondenti all’epoca; in particolare, d’effetto quelli di Maria, Maria Maddalena, Cristo, Pietro e Tommaso.

IMG-20150413-WA0006La compagnia teatrale ha validamente contribuito all’ottima realizzazione della sacra rappresentazione, realizzata nei secoli scorsi sul sagrato delle chiese: essa costituisce per il pubblico momenti emotivi di accostamento al mistero divino.

Attori: Lella Costa, Morena Mauro, Domenico Altobello, Salvo Leone nelle convincenti e impegnate interpretazioni, rispettivamente di Maria, Maria Maddalena, Cristo, Pietro; Riccardo Naty per i personaggi di Giovanni e Luca; Cettina Leotta per Maria di Cleofa; Andrea Musmeci per Pilato e Filippo; Antonio Presti per Messaggero e Garzone; Vera Fazio per Venditrice di unguenti; Salvo Bella per Cleofa; Salvo Scuto per Tommaso; Turi Castorina per Andrea.

Assistente all’allestimento, Maria Patané; scene, Turi Castorina; costumi, Sartoria San Paolo; tecnico delle luci e del suono, Francesco Leotta.

Nella conclusione, incisivi interventi del parroco, mons. Sebastiano Raciti, e della regista, Camilla Patti Strano, sulla valorizzazione dei testi antichi in dialetto siciliano, specialmente di quelli riguardanti le sacre rappresentazioni.

                                     Anna Bella