Venerdì 4 e sabato 5 novembre, alle ore 20,30 nello spazio artistico Roots, in via Borrello, 73 a Catania andrà in scena lo spettacolo ‘Scarpe Rotte – Una storia d’amore e di Resistenza’. Seconda rappresentazione teatrale all’interno della rassegna ‘Rigenerazioni’, prodotto dal Centro Teatro dei Navigli di Abbiategrasso, provincia di Milano, con la regia di Simone Mastrotisi.
In scena – spiega una nota stampa – due attori, Simona Lisco e Simone Mastrotisi, che interpretano e raccontano le storie di Ines e Vittorio, Carlo e Tina. Giovani che, non ancora ventenni, dopo l’8 settembre 1945 si trovano a compiere imprese straordinarie nel tentativo di opporsi al nazifascismo. Un nuovo modo di raccontare la Resistenza attraverso gli occhi dell’amore. È un inno alla giovinezza, alla straordinaria capacità dei ragazzi e delle ragazze di riscattarsi spinti dall’unica forza che realmente muove le cose: l’amore.
‘Scarpe rotte’, la Resistenza raccontata con gli occhi dell’amore
Scarpe rotte è uno spaccato di vita reale composto da vicende realmente accadute. Una storia di una bellezza e profondità tali da trovarsi catapultati indietro nel tempo senza quasi accorgersene. In questo orologio temporale, la radio gioca un ruolo fondamentale, diventando un terzo personaggio che dialoga con gli attori.
La spinta che li muove, come dice Ines, sono le farfalle nella pancia, motore di vita e fonte di ribellione che rende i giovani audaci e desiderosi di lottare per un mondo migliore. Dove uomini e donne non solo possano essere liberi, ma anche pari nei diritti politici, sociali e civili. Ines e Tina diventeranno staffette, uscendo così per la prima volta dalla dimensione familiare dove sono relegate per il semplice fatto di essere donne. Vittorio e Carlo prenderanno la strada dei monti.
Insieme collaboreranno nella disperata ricerca della propria e altrui libertà. Ognuno, a suo modo, uscirà diverso alla fine del racconto, più consapevole, adulto e responsabile.
Trasmettere ai giovani valori e ideali
Antonella Caldarella e Steve Cable cercano di dare al pubblico una rosa di spettacoli che spaziano dal comico, alla prosa impegnata, al teatro denuncia. E dando anche la possibilità agli abbonati di usufruire di un laboratorio gratuito con gli attori sabato 5, alle ore 16,30 per confrontarsi con loro e apprendere nuove tecniche.
‘Abbiamo scelto questo spettacolo perché è importante trasmettere alle nuove generazioni i valori e gli ideali che ci hanno insegnato coloro che, con grande sacrificio, sono stati protagonisti della Resistenza. Attraverso il linguaggio teatrale si può far rivivere quel periodo con gli occhi di giovani pieni di speranza, aperti alla vita. E la produzione del Centro dei Navigli di Milano è riuscita nell’intento di far rivivere un periodo tanto complesso in maniera nuova, da una diversa prospettiva’.