Teatro Stabile Catania / “Appassionati” è l’invitante titolo del cartellone della nuova stagione

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presentazione cartellone teatro Stabile

Accattivante il titolo della nuova stagione 2024/25 del Teatro Stabile di Catania: “Appassionati” inteso nella doppia accezione di esortazione o di affermazione.
Il programma degli spettacoli è stato presentato al Teatro Verga.
Ad apertura dei lavori, per il consiglio di amministrazione è intervenuto il notaio Carlo Zimbone, ricordando che i componenti del consiglio dott.ssa Rita Gari Cinquegrana, presidente, prof.ssa Ida Nicotra, il prof. Enrico Nicosia, il dott. Raffaele Marcoccio, svolgono il loro incarico a titolo gratuito. Ha sottolineato poi che tutti i membri intendono  impegnarsi nell’interesse esclusivo della città  e per il suo sviluppo sociale e culturale.

Il consiglio ha scelto come direttore del teatro Graziano Piazza.  Artista a tutto tondo, attore, regista e scultore, Piazza è conoscitore della realtà italiana ed internazionale.
Ha mosso i primi passi  principalmente a Torino; ancora adolescente, Ugo Gregoretti gli  aveva già affidato un ruolo alla TV nel Conte di Carmagnola. Nelle sue vene scorre sangue siculo, entrambi i genitori, infatti, sono nati nella nostra isola. Il direttore ha accettato la nomina con grande entusiasmo,  apprezzando anche  il  ritorno alle origini.conferenza stampa delllo Stabile di Catania

“Appassionati”, un titolo accattivante…

Il titolo ‘Appassionati’ scelto dal nostro nuovo direttore – ha evidenziato in una sua nota la presidente Cinquegrana, assente per motivi personali – compendia la passione con cui tutti abbiamo operato per riportare il Teatro Stabile ad occupare di nuovo la posizione centrale che ha storicamente avuto nella vita culturale di Catania”. E ha ricordato i traguardi raggiunti in questi anni,  e le collaborazioni con le maggiori istituzioni della città.

Alla presentazione del cartellone, formato da 30 spettacoli, di cui 16 prodotti dallo Stabile e 16 ospiti ha partecipato il sindaco Enrico Trantino. Sintetico ma efficace l’intervento del primo cittadino.  Nel suo discorso ha sottolineato che le scelte teatrali della nuova stagione hanno un ampio respiro europeo, grazie ad autori come Tolstoj, Cechov, Gogol.
“Lo spettacolo “Anima Mundi”, diretto da Monica Felloni e Piero Ristagno,  è un progetto multidisciplinare nato dalla collaborazione del Teatro Stabile con la compagnia Neon.
E’ una pièce che mi ha veramente emozionato- ha affermato il primo cittadino. E’ un esempio classico del significato di inclusione. Catania attraverso questa realizzazione scenica si proietta a dare calore all’anima”.

Gabriele Lavia apre la nuova stagione

Questa nuova stagione si apre con una serata d’onore dedicata al celebre attore, pilastro della drammaturgia italiana, Gabriele Lavia che leggerà Giacomo Leopardi.

Come ha evidenziato Enrico Trantino, sono presenti nel programma tre giganti russi  Tolstoj, Cechov, Gogol.    Nel segno della continuità con la stagione precedente, Luca De Fusco, già regista di Anna Karenina di Tolstoj, porta in scena Guerra e Pace. Scritto, come è noto, dallo stesso  drammaturgo. Pamela Villoresi, una degli interpreti, ha evidenziato  che questa opera teatrale nasce dal sodalizio tra lo Stabile di Catania, il Biondo di Palermo e il teatro Nazionale di Roma. L’attrice ha constatato che il titolo appare appropriato in questi tempi sciagurati e  fa sì che il teatro diventi motivo di riflessione.

Trantino, Piazza e Zimbone
Da sx: Il sindaco Trantino, il direttore Piazza e il vice presidente Zimbone. Foto Parrinello

Continuando a presentare le opere degli autori russi, il noto regista Peter Stein propone “Crisi di nervi, tre atti unici di Cechov. Cioè “L’orso”, con Maddalena Crippa, “I danni del tabacco” e “La domanda di matrimonio.”   Per concludere la triade russa, altra rappresentazione  sarà “L’ispettore generale” di Gogol, interpretato dal bravo Rocco Papaleo, e con la regia  di Leo Muscato.

Dopo i  classici russi, il cartellone propone “A torto o a ragione”, di Ronald Harwood  sceneggiatore e scrittore , nato a Citta del Capo. La trama è incentrata sulla autobiografia di Wilhelm Furtwangler, direttore di orchestra e compositore tedesco che ha anche diretto l’orchestra filarmonica di Berlino. Nel dopoguerra fu accusato di avere una posizione ambivalente nei confronti del Nazismo. L’opera diventa momento di riflessione per interrogarsi su un tema di grande attualità: il rapporto che si crea tra artisti e rappresentanti politici.

Spettacoli di spessore nel nuovo cartellone

Altro spettacolo è quello tratto dal noto romanzo “Il male oscuro” di Giuseppe Berto.  Il testo incentrato sulla vita dell’autore, ripercorre i rapporti con il padre. E’ un viaggio all’interno del proprio io, della propria depressione, l’analisi è condotta  mediante il flusso di coscienza. Attori principali Antonio Vassallo e Ninni Bruschetta, regista Giuseppe Dipasquale.

“La coscienza di Zeno”, sarà rappresentato da Paolo Valerio, ed interpretato da Alessandro Haber.  “Don Giovanni” opera di Moliere, di Lorenzo da Ponte e di Mozart, con l’adattamento e la direzione di Arturo Cirillo è interpretato da Arturo Cirillo.

Rallegrerà il pubblico una nota commedia: “San Giovanni Decollato”, di Nino Martoglio, attori protagonisti Tuccio Musumeci e Mirko Magistro.  Quest’ultimo   ha divertito il pubblico in sala raccontando il suo primo provino, ai quale era andato  soltanto per accompagnare un amico, e invece fu il prescelto.

Sulla scia del teatro comico si colloca: “La strana coppia”, di Neil Simon, recitata da Gianluca Guidi (anche regista e curatore dell’adattamento ) e Giampiero Ingrassia.
Altro spettacolo che sarà molto apprezzato “Dove eravamo rimasti”, protagonisti  esilaranti Massimo Lopez e Tullio Solenghi.
Sulla scia della commedia satirica si colloca “La caccia al tesoro”, di Bruno Fornasari, prodotta dal teatro filodrammatico di Milano, testo che affronta il problema dell’inclusività.  Un breve accenno agli spettacoli per le scuole: La pianta della parola, di Luigi Capuana, regia di Giuseppe Bisicchia e Massimo Giustolisi, La favola ecologica,  testo e regia di Ezio Donato, docente di Pedagogia Generale, e Anima Mundi.

Altre rappresentazioni degne di nota: “Terra matta” , che ricordiamo è la storia di un contadino siciliano che, nonostante fosse analfabeta, si cimentò in scritti pubblicati da Einaudi.
Ricordiamo poi “Sarabanda”, opera di Ingmar Bergman, nella quale si prosegue la storia del famoso capolavoro: “Scene di un matrimonio”, interpreti Renato Carpentieri e Alvise Reale.  Altro titolo “La Chunga” di Mario Vargas Llosa, premio Nobel per la letteratura, regista Carlo Sciaccaluga, che dello stesso autore ha rappresentato: “I racconti della peste”.

Infine nella Sala Futura, in via Macallè, andranno in scena: Amori Rubati, Gina e Fidel , Fratellina, Il vangelo secondo Giuda, Sogno di un valzer, Don Giovanni involontario, Non domandarmi di me, Marta mia, Azzurro e In cerca di un sì.

 

                                                                          Mirella Cannada

 

 

 

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