Tecnologia / A Catania nascono gli occhiali “intelligenti”con realtà aumentata, progettati per riconoscere i luoghi di interesse culturale

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Il monastero dei Benedettini di Catania è stato scelto come sito sperimentale

Un nuovo progetto è quello realizzato dal prof. Giovanni Signorello e il prof. Giovanni Maria Farinella, ed esso coinvolge gli enti di ricerca Cutgana (Centro Universitario per la Tutela e la Gestione degli Ambienti Naturali e degli Agroecosistemi) e IPLab (Image Processing Laboratory) – Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università di Catania, oltre alle aziende Xenia Gestione Documentale srl e Imc Service (Servizi di Ispezione Manutenzione e Consulenza).

Il monastero dei Benedettini di Catania è stato scelto come sito sperimentale

Il progetto si chiama “Vedi” (Vision exploitation for data interpretation) e consiste nell’uso di occhiali “intelligenti” che permettono ai visitatori di sapere esattamente dove si trovano e di fruire, durante la visita dei luoghi di interesse, di una “realtà aumentata”. Quindi hanno una percezione sensoriale arricchita da informazioni, manipolate elettronicamente, non percepibili con la sola nostra visione umana.
Attraverso questi cosiddetti “wearable glass” (occhiali indossabili) è possibile ottenere, appunto, informazioni che permettono al manager del sito naturalistico e/o culturale di turno, mediante una dashboard (applicazione), di sapere quali sono gli interessi mostrati dai visitatori di un determinato sito. Tra i dispositivi indossabili sono in sperimentazione gli “Hololens” di Microsoft.
Il prof. Signorello afferma: “Le tecnologie che sono state studiate nel progetto permettono inoltre di creare un servizio innovativo in cui le “memories” digitali dei visitatori potranno essere riviste dagli stessi o condivise con altri utenti (ad esempio sui social network) al fine di innescare un circuito virtuoso di divulgazione dei siti culturali e naturali presenti nel territorio”.
Il prof. Farinella spiega: “Gli algoritmi di computer vision e machine learning che stiamo progettando e sviluppando sono in grado di riconoscere gli ambienti in cui un utente si muove, gli oggetti osservati e le tempistiche di osservazione, fornendo informazioni utili ai due attori del settore turistico, ovvero i visitatori e i gestori dei siti”.
All’inizio del progetto i partner si sono concentrati sullo sviluppo dell’architettura del sistema, sulla caratterizzazione e la progettazione del dispositivo indossabile e sullo sviluppo degli algoritmi che sono già stati testati sperimentalmente, considerando come sito di interesse il Monastero dei Benedettini di Catania.
Inoltre, il progetto prevede di estendere la sperimentazione nella Galleria Regionale Palazzo Bellomo di Siracusa e nell’Orto Botanico di Catania.

Michela Abbascià

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