Un prete di Solofra, comune della provincia di Avellino, in Irpina, don Patrizio Coppola, soprannominato “Don Joystick”, ha creato il primo corso di laurea italiano in videogiochi.
Don Patrizio Coppola sfata il mito che i videogiochi siano solo un passatempo o una pausa per ragazzi, anzi, reputa che questo settore sia molto interessante e stimolante.
Gioca a calcio, appassionato di videogiochi, si occupa dei malati dell’ospedale di Irpina, insegna in una scuola, ama la cultura e aiutare gli altri.
Qualche anno fa al Playmount Festival, un festival del multimediale in cui don Patrizio insegnava a costruire un videogioco ai bambini, organizzato da lui stesso, ha avuto l’idea di fondare questo nuovo corso di laurea. L’interesse dei bimbi verso questo settore ha reso possibile questa grande idea. Ciò dà la possibilità ai giovani di investire in questa attività, ormai in grande crescita.
Quattro anni fa, nel 2013, è nato lo IUDAV (Istituto Universitario Digitale di Animazione e Videogiochi) con sede a Pozzuoli, fondato insieme a Riccardo Cangini, fondatore di Artematica, società di videogiochi e a Carlo Cuomo, tutor all’Università Sapienza di Roma, creatore del Corso di laurea in “Digital Arts” con 22 docenti e 26 materie con esami semestrali e stage in grandi aziende.
Don Patrizio ha dichiarato: “Oggi le professioni sono cambiate e i giovani devono essere competitivi. Un’università che insegni a costruire videogiochi è richiesta da molte aziende e, tra i ragazzi che si laureano quest’anno, il 60% sarà assunto con un contratto a tempo indeterminato. Questo mi rende molto felice. Abbiamo già 150 iscrizioni per il prossimo anno. E da quest’anno lo IUDAV, campus italiano della VHEI, si sposta a Solofra, dove vivo io, in provincia di Avellino, per dare una chance anche al nostro territorio e ai giovani del sud”.
Un’idea davvero originale e creativa: tramite questo corso di laurea tutti gli amanti dei videogiochi saranno felici di crearsi un futuro lavorativo divertendosi e guadagnando allo stesso tempo.
Michela Abbascià