Anche quest’anno è abbastanza interessante e coinvolgente il circuito dei presepi acesi, quello che per qualche anno è stato denominato dal Comune “Stupor mundi”.
Si parte dal famoso Presepe settecentesco allestito in una grotta lavica con statue a grandezza naturale sulla strada che porta alle frazioni marinare e che finalmente ha avuto uno stanziamento per i restauri; è quello che più di tutti suscita stupore e ammirazione nei turisti che lo vedono per la prima volta, ma anche in chi lo conosce da tempo. Si prosegue con le due storiche mostre di presepi artigianali, l’una organizzata dall’Associazione Artigiani Acesi nei locali dell’ex collegio Santonoceto in corso Umberto e iniziata dal compianto cav. Rosario Lizio, l’altra allestita dal Gruppo Liberi Artisti e intitolata “La Stella di Betlemme”, all’interno del convento San Rocco, nei pressi di piazza Garibaldi. Un altro presepio divenuto tradizionale e che di anno in anno si arricchisce sempre più di nuove statue e ambientazioni è il monumentale presepe napoletano visitabile nella cripta della basilica di San Sebastiano. Abbiamo poi due presepi che presentano ogni anno degli elementi di interesse e originalità: il “presepe della tradizione siciliana” presso l’Oratorio dei Padri Filippini e quello realizzato dai volontari camilliani nella chiesa di San Camillo, a cui è pure annesso il centro di assistenza e la mensa per i meno abbienti. Entra invece nel circuito, quest’anno, anche il Museo del Natale “San Francesco” (corso Savoia, 134), che non ha allestito stavolta la consueta vetrina espositiva in piazza Duomo. E poi, uscendo dal centro urbano, a Santa Maria La Scala si può ammirare un bellissimo presepe nella chiesa parrocchiale e una piccola mostra negli annessi locali del Museo del Mare; inoltre nella stessa borgata marinara (zona Scariceddu) sarà allestito un presepe vivente “con rappresentazione degli antichi mestieri del pescatore e delle donne scalote” nei giorni 26, 29, 30 dicembre e 5 e 6 gennaio, dalle ore 16 alle 19,30; un altro presepe vivente, con “rappresentazione degli antichi mestieri”, sarà messo in scena nella chiesa di San Benedetto (in via Davì) dalle associazioni A.T.E., Voce per tutti e A.A.A., nei giorni dal 26 al 29 dicembre e 1, 4, 5, 6 gennaio (dalle 16 alle 19,30).
Vorremmo inoltre segnalare alcuni presepi non presenti nel circuito predisposto dal Comune e che sono sicuramente degni di attenzione, così come lo sono tanti altri allestiti in tutte le chiese parrocchiali e in altri posti, ma dei quali – purtroppo – non abbiamo notizie dettagliate. Tra quelli di cui vogliamo parlare c’è anzitutto un pregevole presepe esposto permanentemente all’interno della sacrestia (cappella del Divino) della basilica di San Pietro, costruito da Giovanni Grasso, un artista ultranovantenne che due anni fa volle donarlo alla basilica perché facesse da ricordo della sua persona e della sua opera; il presepe si caratterizza per la ricchezza dei costumi dei vari personaggi, dal momento che l’autore era un esperto nella confezione di arredi artistici e paramenti sacri. Un altro artistico presepe animato lo possiamo ammirare nella chiesa di San Giuseppe, allestito con pastori in terracotta e stoffa e inserito in una tipica ambientazione siciliana. Proseguendo il giro, troviamo nei locali dell’ex Collegio Santa Venera (in via Dafnica) il “Presepe dell’autodeterminazione”, allestito da un gruppo di ragazzi e ragazze del “Gruppo Teatro Fucsia verso un Dopo di Noi”, nato con l’idea di far sì che gli stessi ragazzi siano i protagonisti delle loro attività; il presepe è aperto fino al 6 gennaio, ma solo di mattina, dal martedì al venerdì.
E segnaliamo infine una mostra di originali presepi allestiti con materiali di riciclo presso la scuola elementare “Grassi Pasini” (in via Marchese di Sangiuliano): sono tutti presepi di piccole e medie dimensioni costruiti con tanta fantasia dai bambini della scuola primaria e dell’infanzia – naturalmente sotto la guida dei loro insegnanti – e che potranno essere ammirati fino al 31 gennaio (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 11), anche durante le vacanze di Natale; qui è possibile osservare pure un presepe particolare con la capanna-stalla vuota (ci sono solo il bue e l’asinello), mentre nelle vicinanze S. Giuseppe accompagna la Madonna, col pancione, in groppa ad un asino; già dall’anno scorso questa mostra è gemellata con il Museo del Natale, che ha creato nei propri locali un angolo (“green corner”) in cui sono disposte le opere più belle dell’esposizione.
Nino De Maria